Che porcheria

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owlly
00lunedì 28 giugno 2010 11:18

non sapevo dove metterla e ho scelto qui...se qlcn sa dove riposizionare il post.. prego

ancora si parla di Down....e dell'iniquità oltre che della demenza di chi ci governa e si fa bello con la lotta ai falsi invalidi.... Qlcn si è mai vestito da down a carnevale riuscendoci....??


trovato qui
www.ilpost.it/2010/06/10/assegni-di-invalidita-alle-persone-down-t...

Assegni di invalidità alle persone down: tagliatiIl governo alza la soglia d'invalidità richiesta per avere l'assegno, e le persone down rimangono fuoriLa misura serve a combattere i falsi invalidi e le truffe allo stato, dice il governo10 giugno 2010 | Italia, Politica La manovra finanziaria promossa dal governo taglia parecchia roba che altri paesi non si sono sognati di tagliare, durante la crisi, come gli investimenti sulla scuola, gli stipendi degli impiegati nonché vari programmi di welfare a sostegno delle categorie più svantaggiate. Una di queste discutibili misure è contenuta nell’articolo 10 della manovra, che alza all’85 per cento il grado di invalidità richiesto per ricevere un assegno mensile dallo stato (parliamo di poco più di duecento euro, e solo per chi ha redditi molto bassi). Una volta tradotta in legge, questa misura avrebbe la conseguenza di escludere dal programma di welfare tutte le persone affette da sindrome di down, per la quale viene concessa un’invalidità al 75 per cento.
Il governo dice che alzando la soglia si combatteranno i falsi invalidi, facendo sì che possano pesare meno sulle spalle dello stato. Si tratta però di una motivazione bizzarra, inefficace e soprattutto profondamente sbagliata. Bizzarra perché le inchieste sui falsi invalidi mostrano come il problema stia spesso nell’assenza di controlli e nelle pensioni elargite come clientele dagli stessi amministratori pubblici, piuttosto che nelle persone che si fingono sorde o handicappate. Inefficace perché comunque è complicato che una persona sana possa fingersi affetta da sindrome di down. Profondamente sbagliata perché, ammesso che la ratio della norma sia combattere i falsi invalidi, un governo degno di questo nome non risponde a un’ingiustizia con un’altra ingiustizia.
Nei giorni scorsi si è occupato della questione il Fatto, che ha raccolto anche l’opinione allarmata di diverse associazioni a sostegno dei disabili.
Pietro Vittorio Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, non crede ai suoi occhi. Legge e rilegge l’articolo 9 della manovra anti sprechi là dove si spiega che la soglia dell’handicap per cui è previsto il mantenimento dell’assegno di assistenza passerà dal 74% all’85%. Quasi tutti i 38mila down italiani hanno un handicap riconosciuto del 75%, e resteranno quindi tagliati fuori dal contributo. “Si tratta di 256 euro al mese. La finanziaria li ha cancellati così, in due righe”. Secondo il governo, la misura è un efficace antidoto contro i falsi invalidi e le truffe allo Stato. Ma Barbieri scuote la testa: “Qui si mettono in gioco i diritti fondamentali dell’individuo. I falsi invalidi, secondo il ministro Tremonti, sarebbero le persone ai margini della società che – alla faccia del principio costituzionale della non discriminazione e del pieno sviluppo della personalità – vengono private dell’unica misura nazionale capace di incentivare la permanenza nel contesto familiare. Un aiuto che restituisce una seppur minima opportunità di inclusione sociale”. Perché, a essere precisi, i 256 euro vanno solo a chi è iscritto alle liste di collocamento in quanto disoccupato e dichiara un reddito annuo non superiore ai 4.408 euro.

Auguri a tutti e se siete veri invalidi preparate la valigia per la Svezia...


Gianfranco Morciano
00mercoledì 30 giugno 2010 11:44


...nella Italia manichea é difficile esprimersi senza esser tirati di qua o di là, difficile trovare anche dei giudizi sulla stampa che siano equilibrati o non interessati (il terzo settore ricorda é comunque un settore economico e le associazioni, tranne ASTsit, hanno interessi che vanno oltre a quelli dei loro soci o assistiti).

L'intreccio di interessi, legittimi e no, fa sì che ogni cambiamento spinga ognuno a difendere tutto per difendere il proprio pezzetto, sono convinto che questa faccenda che riguarda l'inserimento lavorativo dei down sarà presto chiarita...e sono scettico sulla possibilità che l'economia italiana possa liberarsi da un sistema assistenziale drogato, falso e spesso sostitutivo di altri diritti.


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