...Ho appena capito qualcosa di forse molto importante...

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Seeking
00venerdì 19 settembre 2008 17:11
"Pressioni" di Settembre...
Ho appena realizzato quale possa essere una delle cause della mia forte antipatia per il mese di settembre e della fine dell'estata..
Una che già conoscevo è ovviamente la fine della libertà e l'inizio della scuola, cosa per me sempre stata tragica dato il mio difficile rapporto con essa..
Ciò che però realizzo solo ora è che a settembre, mi pare del 1990 (avevo 12 anni..) è morto il mio cane di un solo anno di età, per colpa di un errore di valutazione da parte del veterinario nel curare una semplice tonsillite..
Ora detta così non di dirà niente..ma allora quel cane per me, era quasi un fratello.. e ed era importante anche per i miei che si erano affezionati prendendolo proprio come un componente della famiglia..
Il giorno culmine, dopo alcuni in cui già stava molto male, eravamo corsi dal veterinario.
Ero in sala d'aspetto, e pregavo che ce la facesse, ed ero certo che sarebbe andato tutto liscio, essendo in "buone" mani e non potendo capitare una cosa così brutta.
Dopo qualche decina di minuti uscì mio padre, dicendo che Charly, era morto. ..
Mi crollò il mondo addosso, non ci volevo credere..
Tornando a casa, e ribadisco che avevo solo 12 anni, mi ricordo come fosse ora che facevo discorsi filosofici sulla morte, sull'accettarla e distaccarsi dagli attaccamenti o qualcosa del genere..
Tornati a casa, ho visto mio padre piangere, è l'unica volta in tutta la mia vita che l'ho visto piangere.
Da li a pochi giorni, guardando la tv mi ero tolto un capriccio che i miei avevano acconsentito per lasciarmi superare quel dolore..
Avevamo ordinato ad una televendita degli strumenti da cucina, di vario tipo...tutto un set, che onestamente ora come ora non so perchè, ma mi piacevano un sacco..(li abbiamo ancora, uso uno di quelli per fare il tiramisù [SM=g7576] )

Vado al punto, era settembre quando succedeva tutto questo.. e ricordo bene la sensazione di forte malinconia, di tragica accettazione e quel sapore di morte, di impotenza.. il tutto goffamente tamponato da quel vuoto acquisto..che sapevo essere del tutto privo di anima e in un certo senso aveva lui stesso assorbito il retrogusto di quel clima orribile..
E poi, l'inmancabile ritorno a scuola.. credo sia significativo quello che ho capito..
Davvero, le sensazioni di settembre, sono sempre state quelle, me ne rendo conto solo ora, la stessa sensazione di fine di qualcosa, di un era, di una vita in un certo senso..
Quell'andare verso il buio dell'inverno, verso il freddo, verso la difficoltà della scuola..e anno dopo anno, settembre si è sempre più appesantito delle scelte universitarie, così sofferte.. e ad ogni anno in quel periodo, la possibilità di cambiare corso, vita, mondo mandava in totale crisi la mia testa, e ossessivamente scandagliavo senza pausa fino al limite della ragione, le infinite possibilità che avevo e che potevo scambiare con quelle sensazioni amare e insopportabili.

Tuttora è così..
Nei prossimi giorni i miei andranno due settimane in Sardegna..
Sarebbe l'unica volta che resto a casa da solo (non ho mai fatto neppure una notte a casa mia da solo..) e Dio solo sa quanto ho sognato quest'occasione per vivermi la casa in completa autonomia, cucinando e lasciandomi andare ai miei ritmi.
Solo che si mescolano varie cose, e in piena regola tourettica non riesco ad uscirne come al mio solito e sono ossessionato dalla scelta.
Il magone che mi da settembre, più il fatto che in Sardegna c'ero andato da piccolissimo e conservo uno dei ricordi più belli della mia vita, soprattutto con mia mamma ma anche con mio padre, mi fa vacillare e pensare se non sia una buona idea andare con loro..(dato che per natura del viaggio posso decidermi fino al giorno prima..e proprio questo di solito è il mio nemico..troppa scelta fino all'ultimo..)..

In questi giorni sono davvero all'inferno..non ne esco..mi sento schiacciato dal passato, in bilico sul burrone del futuro, di ogni singolo secondo che prima di arrivare è ancora futuro..e in equilibrio su un presente viscido e in discesa verso quel burrone..
Anche se so di non esserlo, a volte mi sento vecchio, mi giudico e quelle piccole rughette che spuntano mi mandano in crisi totale ricordandomi quanto tempo ho buttato, e quanto ne sto buttanto di continuo..
Se gli altri anni questa pressione aumentava fino a far scattare un meccanismo di sicurezza che staccava la mente e spesso mi faceva fare qualche cazzata (almeno però la pressione calava..) quest'anno o nel prossimo futuro non so come la gestirò...più vado avanti più penso al passato, più ci penso più mi viene la vertigine guardando l'abisso che aumenta sempre più..
Mi sento come un missile sparato verso l'universo, a quella velocità l'altezza da terra aumenta tremendamente, ma avendo un solo e preciso obiettivo, concentrati sull'arrivare a quell'obiettivo l'altezza fa meno paura...
Io invece, a quella velocità supersonica, sto ancora scegliendo il mio obiettivo, sperando di trovarne uno e preciso, prima che sia troppo tardi, e che il carburante sai finito...e intanto guardo le terra che si allontana, e il paesaggio intorno a me che si modifica..
Mi viene male a rievocare scene passate, migliaia di Alessandri tutti uguali ma tutti immensamente diversi, che danno testimonianza ognuno del suo momento, di quell'emozione e atmosfera mentale..
Quale di quelli è quello vero? O quello da prendere come esempio?
Sono davvero così alto da terra, ma così inutilmente lontano? Questo viaggio è servito a qualcosa?
Cos'ho in mano?
Perchè, oltre a settembre, molte altre cose mi fanno così tanto male?

E mi viene ancor più male se penso che da questo missile non posso scendere, e non sono il solo, nessuno può scendere dal proprio..e proprio come un vero missile mandato nello spazio, i calcoli devono essere perfetti, perchè non puoi tornare indietro, puoi solo accettare gli sbagli e cercare che siano sempre entro una certa tolleranza, e se non lo sono sperare di trovare sempre una meta vicina..

Alla fine, nonostante la stupenda esperienza in Normandia, le basi dei miei disagi sono sempre le stesse.. si, sono sempre più forte, sempre più cosciente di come sono e di quello che posso fare.. ma a che prezzo? Sono sempre in attivo..o sto fallendo col falso in bilancio??

A volte, soprattutto ultimamente, mi sento vicino ad un crac, alla fine della mia logica, del mio mondo..della mia ragione..

W le scelte, i cani, e settembre.. [SM=g9597]
SIMONA8
00venerdì 19 settembre 2008 21:01
Vado di getto a scriverti, nel leggere queste righe provo una sensazione di buio freddo solitudine, lo stomaco che trema come quando prendo una serie di caffè a digiuno...sono davanti alla finestra è buio ma non provo dolore...arrivi dentro all'anima quando scrivi riesci a rendere l'idea chiara e a farla vibrare dentro...prova a scrivere un libro proprio nei momenti più bui escono le cose più vere...e tu hai una grandissima dote!
marmotta@
00venerdì 19 settembre 2008 22:19
concordo.
Leggendo la risposta che hai dato ieri a Luce (credo) ho proprio pensato che eri davvero bravo ad esprimenrti.
Nei tuoi post le emozioni passano.
Forse è questa la tua strada
con affetto

marcimari
00sabato 20 settembre 2008 08:55
Ehi SeeKandro

spesso fai considerazioni al limite dell'anima e del razionale.
E' questo che affascina del tuo modo di essere qui.
Le tue sensazioni le sento anch'io dentro...tutti i settembre.
Strano?
Questo però è sempre stata una mia considerazione interna...tutta mia.
Questo è quello che mi accade anche alla fine di dicembre, tutti i dicembre, per poi placarsi piano piano sino alla primavera.
Oserei dire il suo inizio e non oltre il mese di maggio.
La mia stagione preferita, proprio per quello che vivo dentro.
Ogni anno che passa, lo guardo passare ed è come se su quel missile non ci fossi più...lo vedo solo passare e faccio le tue stessissime considerazioni.
Non partire...stacca.
Il viaggio sarà bello, ma la cosa importante ora sarebbe vivere quell'indipendenza, quel senso di libertà ad un ritmo tutto personale, cadenzato senza spartito...va da solo.
...Caro nordista, la tua dote è grande e quelle sensazioni messe su un foglio fanno bene.
Non è poco quel che dici e scrivi.
Mi sento solo di abbraciarti e dire: va grande amico dove ti porta quel senso di libertà e malinconia.
Eugenio
Bruna Tibaldi
00lunedì 22 settembre 2008 23:03
Che ti dicevo Seeking?
Ora non ci sono solo più io a dirlo... pensaci.
Non puoi tirarti indietro!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com