Forum Tic e Tourette - AST-SIT ONLUS (Associazione Sindrome di Tourette - Siamo In Tanti)

 
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Due sensazioni da raccontare...

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2018 12:13
26/11/2007 23:00
 
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Incubo da piccolo...forse l'inizio della sindrome?
Ola a tutti,

Spero di aver azzeccato la sezione giusta..

Vi volvevo raccontare, su consiglio di Giglio, due cose che in qualche modo mi hanno segnato davvero molto.

La prima è un incubo che facevo da piccolo...piccolissimo, non saprei dire a che età ma ero davvero piccolo, forse prima che arrivasse la tourette...
Non vedevo immagini ne sentivo suoni, erano solo buio e sensazioni.
E' davvero difficile spiegarlo a parola, diventa banale e poi è passato davvero molto tempo.
Comunque, la sensazione che provavo era di: enorme e rapidissimo contrasto tra due "grandezze"...cerco di spiegarmi meglio...per esempio una voce con volume bassissimo, ma così basso che è quasi impercettibile e dopo in tempo zero diventava di volume fortissimo, così forte da non saperlo immaginare. Una specie di big bang che esplodeva all'istante...
La sensazione che provavo non la ricordo così bene, ma so che era pura angoscia...totale incapacità di gestire quella potenza..
Giglio quando l'ho raccontata si è ricordato della storia di Eddie che racconta della spirale che ha visualizzato in mente la prima volta che è nata la tourette...In qualche modo potrebbero essere simili, e magari anche nel mio caso è stato li l'esordio.

Che ne pensate?
[Modificato da Seeking 26/11/2007 23:00]
26/11/2007 23:19
 
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[Post rimosso dall'autore]
[Modificato da owlly 02/04/2018 14:47]
26/11/2007 23:28
 
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Lo ricordo chiaramente anche io.
Lo ho sognato mentre avevo la febbre, ero molto piccolo forse 4-5 anni nn saprei...
Ci sono io che mi vedo in terza persona sulla terra(intesa come pianeta, siuale lontana ma nn troppo), ed ad un certo punto esattamente questa sensazione di enorme e rapidissimo contrasto tra due "grandezze", nel momento in cui mi sovviene l immagine dell interezza del pianeta, che ora che ci penso nn era neanche la terra, ma semplicemente una superficie ignota ed infinitamente grande, COSI' GRANDE DA NN SAPERLA IMMAGINARE. E poi la stessa sensazione con delle esplosioni, all inizio abb grandi ma solo nella zone dove stavo io e poi immensamente grandi, che mi avvolgono e nn so fin dove arrivano.
E' curioso Seeking perchè io sono lo stesso che ha scritto quella cosa di vita vera vita blanda, in cui dici entusiastamente di esserti ritrovato........
Cmq questa sensazione dello scontro tra le due grandezze, mi capita tutt ora di sentirla talvolta, in maniera molto più lieve , di solito quando sono steso e rilasssato.
Però pensandoci può essere una sorta di effetto sinestetico o qualcosa legato all ossessioe dell infinito......

Ciao nicola
26/11/2007 23:30
 
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Esperienza di "Contatto interiore..."
E qui vi racconto la seconda...

Per raccontarla devo premette un "giochetto" mentale che facevo fin da piccolino, quasi un ossessione che ogni dovevo fermarmi a soddisfare.
Mi piaceva portare la mia ragione in "cortocircuito" con ragionamenti e pensieri più grandi di me (e allora non lo sapevo ma più grandi di chiunque altro...).
In particolare ragionavo sulla creazione del mondo, sul big bang e cosa ci fosse stato prima. Andavo a ritroso "spogliando" sempre di più il ragionamento. Per cui, prima del big bang cosa c'è, ok mettiamo ci sia stato un qualche dio, bene poi prima di questo dio cosa c'era..mettiamo sia stato generato da qualche altro dio...avanti (o meglio inidetro) così fino ad arrivare al blocco...
Arrivando al punto in cui non potevo darmi risposte e neppure capire le domande, nella mia mente avveniva una specie di errore. E' come se la puntina saltasse.
Quando mi veniva voglia di fare questo ragionamento dovevo star li a pensarci finchè non generavo quel blocco.
Bene, quando ero più grande avevo deciso di produrre lo stesso effetto ragionando però non più sull'universo ma su me stesso.
In pratica il lavoro mentale era scovare il nucleo più denso e primitivo dell'osservatore che sentivo di essere. E come una cipolla toglievo uno strato alla volta alla ricerca del centro.
L'effetto era simile a quello con soggetto l'universo.
Il bello arriva quando, circa nel 2000 in un periodo di difficile identificazione con quello che facevo (purtroppo non è cambiato poi molto...), ho benpensato di produrre quel pensiero guardandomi allo specchio.
L'effetto è stato centuplicato dal guardarsi mentre analizzavo chi ero e dove risiedeva la mia "presenza" e consapevolezza di essere.
Ho raggiunto ben presto quel blocco, ma questa volta è stata una fiammata, che mi ha portato alla totale presenza di me ai comandi di questo corpo, di questa mente e responsabile di ogni minimo muscolo o ragionamento che facevo o avrei fatto.
Mi sono spaventato moltissimo, mi sono sentito avvolto da un calore intenso per il panico...e non potevo sopportare quel modo di percepire..
Ho subito cercato contatto umano per distrarmi e cercare punti fermi..
Durante la giornata è successo una seconda volta..
Da quel momento per mesi nulla è stato più come prima, vedevo tutto come di plastica, finto...le persone mi sembravano solo involucri di carne. Quel contatto con una parte forse più profonda di me mi aveva spaventato..ma alla luce di quello nulla sembrava più avere senso.
Durante quel momento, una domanda mi girava chiara: "ma chi diavolo sono stato finora??".
Poi sono passati anni, e ho sepolto quella sensazione per paura di provarla.. Anche se qualche anno fa ho tentato di riprodurla ma un pò la paura e un pò l'averla nascosta bene me l'hanno impedito.
Spero di essere stato comprensibile, ogni volta è una faticaccia
spiegare cose così intime e interne.

Che ne pensate?

Detto questo devo precisare una cosa. Per vari motivi e per mia ricerca credo molto all'esistenza di, chiamiamola così, un'anima.
Ho notato che nel forum ci sono persone che non condividono questa visione. Accetto senza ombra di esitazione le idee altrui e qui (e cmq sempre) riporto solo la mia esperienza personale e le idee che mi muovono nella vita. Credo che il confronto, nel rispetto e accettazione delle idee altrui, sia un arma sempre vincente per dare una maggiore prospettiva alla propria visione delle cose.

Attendo feedback!
[Modificato da Seeking 26/11/2007 23:43]
26/11/2007 23:37
 
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Non mi sono spiegato bene..
In effetti non la riconduco ad una spirale...penso solo che è la prima cosa "strana" che ricordi mi sia capitata...e che come nel caso di eddie ha prodotto (o era forse solo il campanello d'allarme...) la tourette magari era così anche nel mio caso. Che poi lo "scatto" tra debolissimo e fortissimo potrebbe essere quasi visto come un tic...
Ma le mie sono solo ipotesi [SM=g7554]
Cmq non ricordo rumori...forse il discorso della voce..ma era solo un immagine mentale.

X Nicola06..

Esatto hai centrato in pieno..ma dai che figo una sensazione così lontana e misteriosa non sono l'unico ad averla provata!!
Ah sei tu della vita vera...anche quella è azzeccata con quello che mi frulla in testa...in effetti è curiosa la "coincidenza" di condividere due pensieri così singolari..
[Modificato da owlly 02/04/2018 14:36]
27/11/2007 00:26
 
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Se ti può far piacere Seek...

... anch'io prima di essere tourettico avevo il pensiero di andare a ritroso nel tentativo di scoprire cosa c'era prima del Big Bang e di Dio e dell'Eternità e dell'Infinito, non arrivando mai a una fine...

Quando ho letto il tuo scritto qui sopra mi è venuta una mezza sincope, queste nostre sensazioni potrebbero essere i prodromi di quel malessere che chiamiamo Tourette...

Molto curiosa questa cosa... sarebbe da discutere profondamente... e collettivamente...

Tra l'altro questa "sensazione passata" l'ho pensata anche l'altro giorno...

Grande Seek
Eddie
27/11/2007 01:52
 
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[Modificato da owlly 02/04/2018 14:48]
27/11/2007 02:36
 
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Paradosso...

... sono sempre più convinto che la Verità sta nel paradosso che noi creature finite non possiamo "cogliere" in quanto costrette all'interno di una dimensione spazio-temporale che ci preclude la visione dell'opposto o per meglio dire dell'unione dei contrari... ma non apro una discussione perchè si andrebbe troppo fuori dalle righe e io, al momento, non sono abbastanza allenato per affrontare un tema di dimensioni cosmiche... avevo solo bisogno di dirlo...

... il paradosso mi ha sempre intrigato cmq...
27/11/2007 02:36
 
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[Modificato da owlly 02/04/2018 14:48]
27/11/2007 12:04
 
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Mamma mamma!!! Quanti stimoli!!!
E chi lo dice ora al mio povero cervellino tourettico dimenticone che deve organizzarsi tutte le idee e metterle comprensibili? [SM=g7576]

X Eddie: WOW veramente facevi anche tu quei ragionamenti da piccolo??
In effetti la coincidenza è grossa..anche che tu c'abbia pensato ultimamente e ora arrivo io che lo dico. Sono d'accordo, non escludo che lo studio di questo possa portare luce anche sulla tourette stessa.
Riguardo al paradosso che citi... il tuo pensiero fila, è davvero difficile (forse impossibile?) capire il tessuto della realtà nella quale siamo immersi...sarebbe come chiedere a una goccia d'acqua di spiegare il mare di cui fa parte.
Tuttavia sono convinto, e questi sprazzi di percezioni sottili lo confermano, che nella lista delle nostre evoluzioni prima o poi ci sia anche questo. D'altronde una volta si credeva DAVVERO e TUTTI che la terra fosse quadrata...pensare il contrario era "new age" (oltre che eretici) ma ora è fisica. Allo stesso modo ora pensare di capire altre dimensioni è "new age", ma un giorno magari sarà solo scienza...e conoscienza.

_________

Nella vita in genere le esperienze, le sensazioni e quant'altro sono in larga misura già codificate dalla società e dalla famiglia che ti hanno insegnato come "percepire" il mondo. Di sensazioni e intuizioni vere e profonde la gente media non ne ha. O ne ha ma non le sa riconoscere e darne il giusto valore. Sensazioni come le nostre qui descritte invece sono informazioni nostre, in tutto e per tutto. Nessuno potrà mai capirle e quindi nessuno potrà mai inquinarle perchè le sentiamo dentro intimamente. Può far male a volte...e capita che vorrei essere nato stupido, insensibile, straricco e di gran carisma. La vita sarebbe una pacchia...(forse non poi così tanto...).
"Purtroppo" però sento, capisco...percepisco e quindi soffro e mi indigno.
Ma anche Vedo e non guardo. Sento e non ascolto. Posso con la ragione, e con la compagnia di amici come voi, spingermi oltre la comune comprensione delle cose. E' una possibilità che non mi negerò mai...sarebbe un delitto buttare la nostra predisposizione e sensibilità.
Qualunque spiegazione potrai tentare alla tua esperienza...non conta poi molto. Ora sei più profondamente connesso a te stesso, sai che in qualche modo ci sono dimensioni del pensiero che possono dare risposte su noi stessi VERE. E' questo ciò che conta davvero.

Io credo a molte cose, molte teorie. Ma anche non credo a nulla davvero se non a quello che sento dentro. Cerco di usare la ragione e l'intuizione in simbiosi, ma anche sto attento a non farmi ingabbiare dalle mie stesse convinzioni. I grandi maestri, di vita come di arti marziali non vogliono che gli allievi dipendano da loro. Chiunque si cerca un maestro, una fede, un dogma è destinato a non andare oltre e vivere in funzione di quel punto fisso.

E qui devo precisare una cosa. Vengo da una vita di parrocchia. Ho fatto tutto: il chierichetto, l'animatore e il catechista. Credevo in Dio e pregavo Dio.
Poi mi sono reso conto di quanto quei dogmi erano lontani dalla realtà che sentivo. Non rinnego nulla, soltanto sono passato avanti. Al livello successivo. Per contrasto sono andato all'opposto..mi sono tuffato nell'esoterismo, quello più spinto e forse un pò "new age". Ho letto molte cose, tante avevano senso per me altre erano più lontane. Pian piano sono andato affinando le letture e l'inrepretazione delle cose.

Ora, come dimostra la mia presenza in questo forum, sono tornato con i piedi per terra. Ho affrontato una cosa che più materiale non si può.
Questo perchè sempre di più ho capito che la verità, le risposte..non sono in un dogma...e neppure nella spiritualità più spinta e purista.
Il trucco è l'equilibrio. Ma non l'equilibrio statico, quello dinamico. Stare in equilibrio su qualcosa che cambia si evolve e non resta mai lo stesso. Non posso certo dire di averlo, però ho capito che è la via per crescere. Non avere certezze ma sempre domande pronte, non per questo essere in balia degli eventi. Scrutare dentro se stessi e nelle situazioni, ma non per questo perdere la spontaneità e potersi lasciare andare.

Credo si abbia un grande spazio di manovra, credo ci sia un gran potenziale in ogni essere umano. Il lavoro è discernere, scavare, osservare e trarre conclusioni. Accettare la possibilità di aver sbagliato a valutare. Lasciare la strada sbagliata e ripartire di nuovo.

Altra precisaione: Quando mi riferisco all'anima, o ad una essenza; non lo faccio in senso dogmatico. Tento con le parole (che sono del tutto inadatte per questo tipo di cose) di spiegare ciò che sento.
Per quel che ne so potrebbe limitarsi il tutto ad un capolavoro di ingegneria biochimica. Mi interessa fino ad un certo punto. La cosa che mi stupisce ogni santo giorno, e che io sono qui. Sono vivo, penso, agisco e soffro. Oppure rido sono contento...
Sono una macchina che funziona. Tutto ciò quando ci penso mi pervade e tutto il resto diventa poco importante. Questo pensiero è padre della sensazione provata anni fa, o della spirale di Eddie. Chissà magari è il nucleo biochimico che mi anima. Che differenza fa nel momento in cui mi rende senziente? Se penso al passo che ho fatto, alla paura che ho sciolto...posso capire che non ci sono limiti a ciò che si può fare in noi stessi. Era da tanto che lo pensavo ma per ora erano solo convinzioni. Averlo fatto davvero da forza alla mia idea, non sono solo congetture e bei pensieri.

Altra patata bollente: Sono convinto che non esiste il "paranormale". E' una parola sbagliata che crea una dicotomia tra ciò che si conosce e ciò che è appiccicato a noi ma non si conosce (e qundi spaventa). Sono certo che la scienza stessa con gli anni capirà fenomeni che ci muovono e dei quali siamo intrisi che ora ci sembrano "new age" e "paranormali" ma in realtà è solo la natura della quale siamo fatti.


Empatia, telepatia, e tutte le cosiddette energie sottili sono fenomeni di onde, magari mai rilevati per tali. Io sono convinta che così come le onde radio non esistevano per i cavernicoli e ora le usiamo come ben si sa, cosi come vediamo dal rosso al violetto ma se avessimo altri occhi vedremmo con gli occhi anche le altre frequenze
di chissà quali altri meravigliosi colori, allora ci sfugge tanta di quella materia….che magari darebbe spiegazione anche a questi fenomeni di lettura delle frequenze nascoste.



E vi posso anche fare un esempio pratico. Negli ultimi 20 30 anni studiosi famosi (bohm, aspect..) stanno studiando la fisica quantistica e come questa può spiegare fenomeni davvero curiosi della realtà.
La scienza in questo ambito è molto vicina al paranormale.
Si nota che in esperimenti quantistici, con particelle subatomiche, l'osservatore cioè lo studioso stesso influenza l'esperimento.
Ciò significa che la realtà non è fatta di oggetti fermi e freddi separati da noi.
A qesuto punto uno strumento potentissimo siamo noi stessi. Con la nostra infinita curiosità. Siamo noi stessi osservatori e allo stesso tempo fenomeno osservato. Siamo un perenne esperimento scientifico semovente dei quali siamo gli studiosi imparziali.


Per quanto rigurada i sogni, un tasto importante secondo me, qui si va nell'ambito pratico, cioè strumenti reali per capire meglio quanto abbiamo dentro.
Parliamo di sogni che si possono quasi controllare. Già questo è qualcosa di "paranormale" per la gente comune. Ebbene questi si chiamano "sogni lucidi". Esistono tecniche e studi per arrivare a controllare perfettamente i sogni. In questo modo si ha accesso a parti nascoste e profonde di noi stessi, che danno risposte quasi autonomamente. Si ha l'impressione che qualcosa dentro di te ti possa aver indirizzato per farti capire delle cose.
Vi consiglio un film grandioso sui sogni lucidi "A WAKING LIFE".
Questo va oltre il personale credere o no all'anima o cose del genere.
Qui si va sul pratico, non c'è dogma che tenga dopo un esperiennza così.


Riguardo il discorso tourette..
Credo che noi da questo punto di vista si sia molto fortunati.
Siamo portati per questo tipo di introspezioni. E forse come dicevi quel sistema di controllo del subconscio in noi viene meno o ha qualche "bug".
La nostra sensibilità, causata anche da anni di introspezioni per capire i motivi di tali manifestazioni, ci da una marcia in più.
Ma sono convinto che anche le persone "normali" possano e debbano dischiudere questi mondi. Di tutte le persone che conosco e con le quali condivido questi studi e argomenti sono l'unico tourettico.
Nel mio caso però vedo la tourette come un ottimo strumento per indagare. Per esempio il discorso nodale secondo me è la consapevolezza. Essere presenti qui ed ora è fondamentale.
Ci sono anche qui varie tecniche per creare momenti di presenza durante il giorno...dal sentire il respiro al mettersi una sveglia e guardarsi attorno assaporando quell'istante ecc..
Nel nostro caso si potrebbe usare il nostro "ritmo" interno per renderci consapevoli. E allo stesso tempo continuare a studiare il fenomeno. Beh almeno parlo per me che lo studio a voce altra da pochi giorni... [SM=g7535]


Per concludere, tutto ciò che ho detto non esclude a priori la scienza medica. Soprattutto quella "illuminata" cioè scevra da giochi di potere ed economici. Mi piace l'idea di poter mettere assieme le forze, scienza, spiritualità, pura ragione ecc...
Ogni punto di vista può portare luce...e anche se porta ombra è un indizio utile anche quello, almeno di sa cosa evitare.
Vi prego di immaginare un bel "secondo me" ad ogni cosa che dico...
Come ho già detto ho una certa ansia comunicativa...e quando vengo lasciato libero divento pericoloso... [SM=g11271]
[SM=g7566]
[Modificato da owlly 02/04/2018 14:45]
27/11/2007 17:31
 
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Sì seeking, qui ci sono anche i

"non credenti" ma non temere di urtare la nostra suscettibilità, siamo stati "credenti"....prima, e quindi possiamo capire.
Per quanto riguarda il sottoscritto e chi altro conosco qua dentro che risulta scettico come me, l'approdo allo scetticismo, all'agnosticismo o all'ateismo, é il risultato di un lungo cammino di ricerca, anche spirituale.
Magari la cosa che ci potrebbe infastidire davvero sono i portatori e sbandieratori di dogmi religiosi (le verità rivelate) che ci appaiono come scelte ossessive che rispondono a bisogni che poco hanno di ricerca spirituale. Non certo tu dunque, di cui cogliamo la sofferta inquietudine ed il coraggio di strapparsi tutte le maschere che di volta in volta gli altri o la nostra stessa psiche ci propongono.
In generale sono le chiese che non ci piacciono.

Per me non usare più parole tipo dio o anima, e professionalmente inconscio, e dico "per me" allo stesso modo in cui tu dici "secondo me", é stato fortemente liberatorio ed ha aperto frontiere di ricerca, anche introspettive, nuove ed affascinanti.

Ma non voglio rubare la scena ora, perché é vero che é il tuo momento. Solo tre cosine.

1) Tantissimi tourettici in età infantile o preadolescenza hanno questi pensieri sull'infinito/finito, pieno/vuoto, sostanza e nulla (etc.), e frequenti sono coloro che a questi pensieri associano tic di carattere compulsivo/ritualistico. "Secondo me" i tourettici hanno bisogno di dare una direzione a quella sensazione d'ansia che li caratterizza e per questo si addentrano volentieri in problematiche che anziché stemperare, accentuano il senso di indeterminatezza e inafferrabilità e imprevedibilità degli aventi. Altri tourettici si procurano lo stesso senso di angoscia solo pensando a cose come un angolo di strada, una espressione del viso, una parola o un oggetto fobico qualunque.

2)"Secondo me" questa cosa del pensiero esteso é una delle cose che rende interessante il pensiero tourettico.

3)Lo stato d'ansia generalizzato (prodotto della disfunzione nervosa che comprende processi attentivi e working memory) dipende dalla difficoltà a controllare gli eventi (è una risposta reattiva del sistema nervoso), ed é per questo che "secondo me" i tourettici sono portati a cercare il controllo e ad azioni e pensieri di carattere perfezionista (compresi i tic di allineamento e parificazione)

4)Lo stato d'allerta generalizzato porta i tourettici a tenere a mente e correlare tra loro particolari che ad altri sfuggono e "secondo me" nella testa tourettica la sintesi di questo lavoro arriva prima come sensazione e poi come consapevolezza. Spesso in forma onirica, "secondo me" .

Detto questo, mi scosto volentieri

GFM


[Modificato da owlly 05/04/2018 12:10]
27/11/2007 17:59
 
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WOW!

Mi stanno affiorando nuove comprensioni, e nuove spiegazioni a tante sensazioni. Non sapevo fosse così comune sta cosa...

Sono davvero contento, questi scambi mi stanno arricchendo davvero tanto!! Grazie a tutti!! [SM=g8431]
28/11/2007 00:31
 
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Seek...

... mai sentito parlare di Fritjof Capra?

28/11/2007 11:06
 
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X Owwly: Devo ammettere che a livello pratico sei più preparata di me..
Un pò per incostanza e un pò per l'oggettiva difficoltà non ho mai avuto grossi risultati finora.

Da piccolo ho avuto un sogno lucidissimo. Sognavo gli zombi in quel periodo. Una notte mi sveglio in sogno e uno zombie si sta avvicinando al mio letto. Stanco di questi incubi ricorrenti, ho pensato che invece di scappare gli fossi salatato addosso, lui mi avrebbe mangiato e sarebbe stato soddisfatto quindi non si sarebbe più presentato. Con un ghigno malefico mi butto addosso a lui, e mi sveglio. Non ho mai più sognato zombie in vita mia [SM=g7576]

A parte questo caso ultimamente ho avuto spesso la sensazione di capire di star sognando...ma oltre la sola sensazione non andavo e restavo identificato con la realtà del sogno.

Ora come ora libri sui sogni lucidi non me ne vengono in mente.
Conosco però varie tecniche, descritte anche nei libri di castaneda e realmente funzionanti.
In caso per non annoiare chi non è interessato ti mando una ffz mail.

X eddie: No, non l'avevo mai sentito. Ma san google mi ha colmato la lacuna. Grandioso!! Dice in pratica dice quello che penso anch'io sulla natura della realtà. Grazie della dritta, cercherò un pò di materiale, questo argomento cattura totalmente la mia attenzione!

Cmq io rilancio con questo: www.riflessioni.it/dal_web/paradigma_olografico.htm

[SM=g7566]
28/11/2007 11:39
 
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Occhio...

... a fare dei riferimenti agli ologrammi qui dentro, potresti scatenare l'inferno...

... sto scherzando naturalmente, ma il passato a volte è spesso dispettoso... gli anziani del forum sanno a cosa mi riferisco...

[SM=g1362237]

28/11/2007 11:54
 
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Posso immaginare ti riferisca a qualche utente del vecchio forum...sbaglio?
Ho letto che erano nati casini per via dell'accesso libero...

Non c'è problema...sentendomi a mio agio e vedendo che a varie mie idee ci sono persone che rispondono bene mi lascio un pò andare. Il lato positivo è che ricevete la "confezione" Seeking intera e senza filtri.
Il lato negativo è che non si può essere d'accordo su tutto e avere le stesse idee e interpretazioni del mondo. Credo che finchè non si vada sull'offensivo, pesante o personale le idee personali non possano nuocere a nessuno. Se non piacciono basta ignorarle.

Certo è che...me l'hai servito su un piatto d'argento l'invito al paradigma olografico [SM=g7566]

[SM=g7554]

28/11/2007 12:15
 
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In effetti...

... è molto interessante... il paradigma olografico voglio dire...
28/11/2007 14:07
 
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Riflettevo di nuovo su quanto detto da Morciano...


Altri tourettici si procurano lo stesso senso di angoscia solo pensando a cose come un angolo di strada, una espressione del viso, una parola o un oggetto fobico qualunque.



C'è un'altra cosa che mi caratterizza da sempre.
Mi scuso se scrivo a rate, ma sono cose che do per scontate di me..a volte non le considero..ma pian piano le sto collegando.
E' da quando esisto che provo una sensazione di struggente malinconia.
La provo spesso, è di base e costante in quello che faccio.
Spesso è in sordina e non ci faccio caso..ma quando può esce..facendomi sentire pensieroso..malinconico appunto.
In realtà è strano perchè sono un ottimista, e vivo spesso quelle fiammate di vitalità e energia di cui vi parlavo.
Nonostante ciò alcune volte vengo sopraffatto da questa sensazione.
In particolare c'è un evento che ricordo spesso e che ho collegato ad una canzone.
3 4 anni fa sono stato a capodanno con gli amici a Trento.

Il pomeriggio del primo di gennaio, stanchi dai festeggiamenti ci siamo buttati in camerata (era un ostello) a fare un pisolo.
Nell'occasione avevo buttato nello stereo un concerto live dei "Fourplay" (ve li consiglio a manetta...è smooth jazz!) che era la prima volta che sentivo.
Io stavo nel letto a castello di sopra, e dalla mia posizione disteso vedevo, attraverso lo spazio tra le due tende, la cima della montagna illuminata dal sole arancione della giornata che stava finendo.
Ascoltavo quella musica, così delicata nelle melodie ma forte e sicura nel ritmo. E intanto osservado quella punta della montagna.
La sensazione che provavo è indescrivibile. Assolutamnete.. Misto di malinconia, profonda connesione, pace e calore...era come se mi cullasse e mi desse sicurezza...
In quella sensazione c'era tutta la mia vita. Sarei potuto morire li, provando quel momento perchè era tutto quello che so davvero.
Milioni di volte ho riascoltato quella canzone, quell'atmosfera ripensando a quella cima. E ogni volta riprovo le stesse emozioni.
Ogni volta sono fiumi di lacrime, perchè mi annulla totalmente e ogni volta potrei morire li non mi importerebbe.
(La traccia è "Chant" dei Fourplay appunto.)

Una cosa simile che può essere un indizio mi succedeva da piccolo.
Quando avevo l'influenza e stavo a casa da scuola giocavo spesso con i lego.
Ero in camera mia, con i balconi quasi chiusi...e nella penombra giocavo in questa città inventata. Muovevo le persone, le macchine...costruivo e animavo robot.
Ma soprattutto illuminavo le casette da dentro con le luci di natale.
Ecco, ricordo come fosse ora..la vista della luce che illuminava le pareti di plastica, e le superfici degli oggetti mi dava la stessa sensazione di quella cima illuminata.
Un silenzio terribile, ma pieno di dignità. La totale assenza di moto e la saggezza profonda del mondo che era attorno a me.
La sensazione pervade molti anni della mia infanzia...per certi versi è come se ogni istante della mia vita fosse stato permeato dalla sensazione di impotenza e rassegnata accettazione di una specie di disgrazia..o evento drammatico.
Non ha senso perchè a parte litigi dei miei (che ho sempre sofferto) non ci sono mai state disgrazie o situazioni terribili.

A sto punto scrivo subito un'altra strana sensazione di quando ero piccolissimo.
Ero da mia nonna una domenica e guardavo la tv, avrò avuto 5 anni..
C'era un documentario sulla savana.
Per qualche strano motivo ero convinto (e la sensazione la ricordo perfettamente) che io non fossi figlio dei miei. Addirittura ero convinto di non essere neppure umano, secondo me ero un leoncino della savana. O meglio sapevo di essere un bambino li per li..ma ero convinto che pochi anni prima (era come se pensassi ad una vita precedente...non scherzo la sensazione era quella..) ero stato un leone.
E ricordo come fosse ora chiedevo a mia mamma se sarei potuto tornare con i leoni e i mie fratellini leoni. Era una sensazione di distacco, mi sentivo solo e non stavo bene dov'ero.

Bene...sono da ricovero immediato? [SM=g8330]
28/11/2007 15:03
 
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[Post rimosso dall'autore]
[Modificato da owlly 02/04/2018 14:48]
28/11/2007 19:24
 
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Io sono batterista...mi sarebbe sempre piaciuto scrivere canzoni..
Ma ogni cosa che scrivo...mi sembra...finta...non mia...recitata...bah
Solo da piccolo alle media ho scritto una poesia...era anche carina.

[Modificato da owlly 02/04/2018 14:47]
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