Forum Tic e Tourette - AST-SIT ONLUS (Associazione Sindrome di Tourette - Siamo In Tanti)

 
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Ultimo Aggiornamento: 06/04/2018 09:32
03/02/2013 19:49
 
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Ho scelto con difficoltà le parole per scrivere questo messaggio.
In realtà questo testo non a senso. Per questo lo inserito nella categoria non pertinente alla caratteristiche Tourette.
Questo post è imbevuto di ispezione interiore. Ogni lettera battuta, per quanto semplicemente una lettera, può essere senza significato se non è composta da altre lettere per formare una parola, sono cadute nel meccanismo di esame interiore.
Questo mi porta a un continuo susseguirsi di introspezione esterna ed interna.
Scrivo con desiderio di lavarmi (o levarmi) da questa sensazione fastidiosa. Una sensazione appiccicosa che non se ne va con un semplice movimento.
Adesso non so come proseguire. Da una parte c’è il flusso di coscienza impetuoso e irrefrenabile che vuole essere sputato fuori, se no c’è il desiderio ossessivo di schematizzare il tutto. Proviamo a dargli forma…
Per quanto desideri non riesco a sfuggire dalla mia personalità. Ogni collegamento con il mondo esterno e come mi approccio, ogni mezzo con cui percepisco la realtà (sentire, ragionare, pensare, scrivere, leggere) non resiste al controllo dell’ombra di questa forza impellente estranea a me e pure intrica dentro di me. Sempre un passo avanti, essa decide le regole del gioco e i fili da tirare.
Sì, perché per quanto cerchi di sfuggire a tale influenza, non ci riesco a sfuggire da me stesso. Ma la domanda è? Sono me stesso?
Questa “entità” che comanda a me estranea è creata dal mio io o dal mondo esterno?
Penso che i pensieri altrui e le loro influenze per quanto avvolte le filtriamo e le allontaniamo (se sono negative) ci influenzano lo stesso. Allora mi chiedo se in fine sono io a pensare da me o sono gli altri? E’ il risultato di una serie di influenze e giudizi che plasmano il pensiero che poi si produce in azione. Posso essere considerato libero?
Scusate forse sto andando troppo sul filosofico.
Penso che per quanto mi riguarda, sono influenzato dalle influenze esterne che dalle influenze interne mie, (ma queste ultime sono totalmente libere da tale influenze o sono adulterate dall’esterno?)
Questo processo complicato porta alla mia formazione.
Ma c’è un altro elemento che entra in questo meccanismo multi sfaccettato.
Quanto la tourette influenza il mio modo di ragionare? O sono io a far ragionare la mia tourette? Questi elementi neurologici quanto toccano della persona?
Il desiderio di ecolizzare ogni cosa è irrefrenabile.
Adesso basta. Come sempre vorrei scrivere e scrivere dettato dal mio impulso di farlo di ragionare scavare come esaminare un eterno frattale.

A presto!
03/02/2013 21:20
 
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Il tema della "dissociazione" tra "io" e "tourette", se non ricordo male lo cita Sacks in "vita da chirurgo", nel libro "Un antropologo su Marte". Di primo acchito ti avrei solo detto "ma che dici, tu sei Andrea, tourettico, sei fuso con la tourette, non esiste un Andrea senza la tourette! Non è una malattia, è una caratteristica: c'è chi ha gli occhi azzurri, e chi sbatte gli occhi." - E questo comunque te lo dico. Il gioco è nell conoscerla e gestirla. Però, aggiungo anche, che quella sensazione "dissociativa" la vivo continuamente, ci sono solo molto abituato; ad esempio, la gran rottura, quando cammino, specialmente da solo, di dover stendere in piedi o la gamba: sono interruzioni continue al flusso della camminata, e sì, so che sono tutt'uno, che sono io, ma quel continuo disturbo può dare momentaneamente la sensazione di entità aliena.

Ciao!
03/02/2013 21:21
 
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P.S. i frattali sono nel mio cuore :-)
04/02/2013 01:25
 
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Mi sembra che invece sia in "Ray dai mille tic" che parli della dissociazione. Sacks scrive che Ray non poteva essere senza tic, lui era fatto di tic.
Sempre Sacks nel racconto "La posseduta" scrive che Gilles de la Tourette era molto interessato all'argomento dell'essere "posseduti". E i tourettici provano questa sensazione.
Il fatto è che ultimamente dopo aver scoperto la tourette e certe mie caratteristiche, ci sono state due reazioni in me. Una è che ho trovato una certa pace nel sapere certe risposte alle mie domande, dall'altra provo difficoltà e me ne devo fare una ragione su quello che ho. Adesso vivo questa fase doppia tra pace e difficoltà ad accettare certe cose. Ma è un problema mio questo. Penso che devo accettarmi per le caratteristiche che ho.
A, ho detto dei frattali perchè mi piacciono tanto. E provo una certa soddisfazione nell'esaminarli e scoprirci cosa si nasconde in una insenatura che si estende all'infinito. Che sia la stessa cosa della spesso citata Spirale?
04/02/2013 07:28
 
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Socio AST-SIT
eheh, la psicologia tourettica è un po' frattale, e quante volte mi perdo a cercare livelli più piccoli o, ancora più arduo, più grandi!

Già, "La posseduta", mi è tornata in mente prima, svegliandomi (non avevo ancora letto la tua risposta). Quel caso mi angosciò tanto quando lo lessi da ragazzino (mai come il capitolo 2, quello del marinaio con la sindrome di Korsakov). Ad ogni modo, Gilles de la Tourette, non è stato un grande scienziato, ci ha solo descritti per primo, ma non ha dato contributi rilevanti.

Può essere una strada lunga quella del conoscersi, accettarsi, gestirsi, ma sembra che tu l'abbia imboccata; probabilmente, in quanto tourettico, la tua sarà complessa, ramificata, tortuosa, anzi, frattale! Non c'è da stupirsi che tu sia così irrequieto.

Buon viaggio, caro mio!
04/02/2013 10:53
 
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una precisazione
"Questa" sindrome in realtà non é stata scoperta da Gilles de la Tourette, medico...lui in realtà la ri-scoprì, dandole il nome, tra gli scritti e gli studi di Itard. Anche Itard era medico, ma medico sensista ed é considerato tra i fondatori della pedagogia speciale...un educatore quindi, esattamente come la Montessori che a lui faceva riferimento. Itard si occupò di "questa cosa" ma poi la abbandonò per occuparsi dell'educazione speciale dei ritardati (é dalla sua esperienza che é stato tratto il film "l'enfant sauvage").
Se Itard avesse continuato ad occuparsi di questa sindrome, che lui considerava di origine sensoriale, probabilmente essa avrebbe un altro nome ed avrebbe ben altra priorità di trattamento...ma le cose andarono diversamente, la storia é fatta di casualità e così é andata.
Riassumendo:
La scoprì Itard con visione sensista......poi anni di silenzio; la riscoprì LaTourette tra le carte di Itard e le diede un taglio medico-organicista...poi anni di oblio a causa della psicanalisi; la riscoprino ancora i coniugi Shapiro (fondatori della TSA) che erano medici e che puntavano innazitutto sull'uso dell'alloperidolo, ancora taglio medico-organicista quindi, e con tale taglio e denominazione la sindrome é arrivata sino a noi e in tutto il mondo.

Noi, nel nostro piccolo, stiamo ricollegando la sindrome alla sua radice originale per visione e per trattamento. Alla fine é questo l'immane compito che ci siamo dati, si tratta di ridimensionare il taglio medico, cioé di ricondurre la neurologia allo sviluppo, e di andare per dei pezzi di storia in controcorrente. Non é facile.

Scusate l'interruzione della discussione.

GFM

PS nel merito della discussione:
Secondo me se c'é una cosa che questa sindrome dimostra é l'irrazionalità dell'idea unitaria del sistema nervoso e del cervello, se non abbiamo un solo cervello e siamo plurimi possibile quindi che più rappresentazioni di ogni cosa giochino in noi (in diversa misura)...alla fine uno dei problemi di questa sindrome sta proprio nella fatica a ricondurre le varie percezioni ad una forma di unità accettabile.
[Modificato da Gianfranco Morciano 04/02/2013 10:59]
04/02/2013 12:33
 
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Grazie dottore per le sue precisazioni.
Mi accorgo, che spesso devo lottare con queste diverse sfaccettature nella mia mente. Questa sensazione di estraneità, non la vivo in maniera inconsapevole, ma ne sono molto cosciente e questo mi da molto fastidio.
La vivo come se dovessi coabitare continuamente con una persona che sfugge al mio controllo o parzialmente incontrollabile.
Senta se non la disturbo, in una vecchia discussione che avevo aperto, aveva parlato del pensiero janusiano. Però non ho capito bene il suo meccanismo. Può spiegarmelo meglio? Grazie per l’attenzione!

Arrivederci!
05/02/2013 11:48
 
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L'inutile e necessaria ricerca del senso della vita.

"Dare senso alla vita può condurre alla follìa, ma una vita senza senso è la tortura dell'inquietudine e del vano desiderare, è una barca che anela il mare eppure lo teme".
da Edgar Lee Master Antologia di Spoon River
05/02/2013 12:17
 
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Metti su google e cerca, intanto leggi qui
cultura.panorama.it/libri/Ho-12-anni-scrivo-romanzi-Il-mondo-inesplorato-degli-scrittori-ado...

Se c'é una cosa che mi piace delle persone con la nostra sindrome é che rimangono adolescenti per sempre, non su tutto ovviamente. Se c'é un'altra cosa che mi piace é che la maggior parte dei tourettici é in grado di calarsi nelle vite degi altri facendole proprie, sentendole. La ricerca di unità della personalità é una cosa tipica dell'adolescenza ed é per questo che in quell'età se ne percepiscono di più, dopo una certa età i contrasti possonoifarsi insopportabile é vero...ma che noia le persone senza contraddizioni! Gli altri magari ti considerano "immaturo"...tu fottitene, la maggior parte é invidiosa. Stai male perché cerchi unità o perché non ce l'hai? E se rinunciassi?

GFM

05/02/2013 18:52
 
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Grazie della risposta dottore.
“…una barca che anela il mare eppure lo teme”. Trovo queste parole di Edgar Lee Master molto interessanti. In un primo momento quelle parole mi hanno dato un senso di malinconia. Vivere sempre delle contraddizioni. Eppure mi danno anche un senso di carica. Non so spiegare.
Nei momenti più tristi, dove non si è molto obbiettivi, desidero essere come le persone che di contraddizioni non ne hanno proprio e neanche si fanno troppi problemi. La stupidità, e non avere l’empatia ti fanno vivere “sereno”. Ma in effetti perdono molto.
Non mi cambierei mai con loro però. Preferisco le mie contraddizioni e sentire tutto questo, che diventare un perfetto idiota.
Il pensiero janusiano, credo sia una grande fonte di creatività!

[Modificato da Andrea@sindr 05/02/2013 18:56]
06/02/2013 00:53
 
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...centrato, quindi a che ti serve tutta sta fatica per cercare di cambiare, di controllare e di uniformare. Stai così no?
Lascia perdere il "dottore", là dove mi son laureato io (DK) i "dottori" sono i medici, quelli in ricerca...oppure, dicono ironicamente, "gli italiani". [SM=g1362237]
06/02/2013 19:58
 
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"Non riuscire a sfuggire da se stessi"
è proprio quello che il mio ragazzino (12 anni) ha espresso alcuni anni fa, nel disegno che gli chiesi di fare per cercare di spiegarmi cosa gli accadeva.. visto che con le parole non era abbastanza eloquente ed io non riuscivo ancora ad afferrare il senso profondo di ciò che avveniva in lui, disegnò una grande mano nera che incombeva minacciosa dall'alto, su di una piccola manina ingabbiata e per terra, nient'altro nel disegno!
Tu Andrea, con il tuo racconto l'hai descritto ancora più completamente e di questo ti ringrazio perchè "entrare" in voi, per quanto empatici si possa essere è veramente difficile.
Caro Morciano, ti mando un caloroso saluto e approfitto per chiederti:
[Modificato da Gianfranco Morciano 07/02/2013 23:42]
06/02/2013 20:14
 
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Registrato il: 16/11/2012
Ciao!
Come sempre non immaginavo che i miei post fossero così di aiuto per voi tutti.
Sono contento di questo!
Mi dispiace per tuo figlio che prova molte ansie e ossessioni. So cosa vuol dire. Specie quando si è piccoli.

Ti auguro cose buone!
Ciao!
07/02/2013 16:35
 
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Registrato il: 16/11/2011
Consigliere AST-SIT
Grazie Andrea
Ciao Andrea, sai che questa discussione è una delle più interessanti che abbia letto?
Davvero, penso sia utilissima per capire ancora meglio cosa prova un tourettico.
Grazie!!!
07/02/2013 19:56
 
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Post: 105
Registrato il: 16/11/2012
Grazie a voi che posso condividere queste cose!
Sono contento di esservi di aiuto! [SM=g7554]

Il linguaggio figurativo a volte mi aiuta.
Hard disk, file corrotti, bug, molto informatico. Simpatico.
Non so se il mio file corrotto cerca di somigliare al file “sano”.
La mia parte “cattiva” sembra dispettose. Come se fosse rimasta bambina. Avvolte però diviene immensa e si depersonalizza diventando solo una energia tirante.
Non so cosa succederebbe se invertissi le parti. Sarebbe un bel esperimento! [SM=g7576]
Sicuramente come dici, prenderebbe il sopravvento! In ogni modo è come se dentro di me ci fosse un “equilibratore” automatico. Cioè, se provassi a invertire le parti, o la parte buona cercasse di elevarsi e occupare più controllo della parte cattiva, ci sarebbe il bisogno di riequilibrare questo equilibrio (scusate il gioco di parole). Si dovrebbe apporre una regola matematica in modo da riportare le due parti nella giusta posizione. (mamma mia come sono contorto!) [SM=g8081]
Questo è quello che sento e penso succederebbe. Ma come modificare queste strutture e regole di default? Questo proprio non lo so, e non so perché ho queste regole.
E’ vero sarebbe interessante sapere chi sceglie per noi!
[Modificato da owlly 06/04/2018 09:32]
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