Cara Ariella,
non era mia intenzione farti attendere così tanto…. sono giornate un po’ troppo pesanti!
Leggo però con piacere che altri ti hanno anticipato gran parte dei consigli che avrei potuto darti io,
Questo è quanto scrissi ad Aprile 2009:
“In occasione del 1° convegno AST SIT a Sorrento il Prof. Parisi, membro del nostro Comitato Scientifico che molti di voi conosceranno personalmente, nel corso della sua relazione aveva ribadito l’importanza di agire su più fronti, di non affidarci unicamente alla
pastiglia giornaliera ma di mettere in campo un approccio integrato con l’utilizzo di farmaci,se necessario, psicoterapia, terapia riabilitativa psico-comportamentale, alimentazione,attività sportiva ecc….
Naturalmente può essere quanto più importante e necessario l’agire su più fronti in quei casi in cui i disturbi sono particolarmente forti per contenere o ridurre l’uso dei farmaci e di conseguenza dei possibili effetti collaterali che questi possono causare.
All’epoca e parlo di tre anni fa, mio figlio viveva un periodo particolarmente difficile,assumeva diversi farmaci e gli effetti collaterali erano particolarmente pesanti. Con l’aiuto del Prof. Parisi e sotto il suo controllo è stato possibile ridurre, con molta gradualità, la posologia dei farmaci con l’inserimento di una dieta priva di latte, latticini e glutine.
La scelta dell’esclusione cadde su questi prodotti in quanto sembra che sempre più persone accusino disturbi per l’assunzione di questi cibi.
Quando mio figlio iniziò la dieta non c’era nessuna certezza del risultato, si convinse che valeva la pena tentare.
Una volta ottenuto in consenso di mio figlio, mi venne consigliato di evitare di parlare continuamente di dieta e di restrizioni: fornire la dispensa e il frigorifero con i prodotti “utili”, eliminando ed evitando di acquistare i prodotti “no”.
Non è difficile fare ciò, come sempre è questione di organizzazione ed è abbastanza facile al giorno d’oggi acquistare anche prodotti confezionati privi di latte e glutine.
Il latte del mattino è stato sostituito con orzo, tisane e frutta.
Il burro è stato sostituito dall'olio, la farina bianca con la farina di Kamut, o con la fecola di patate, o con la farina di granoturco, o con la fecola di riso.
Per i primi è altrettanto facile: nei supermercati è possibile trovare la pasta di kamut, e di farro, poi c’è il riso che può essere consumato a volontà e a piacere.
Scegliendo quello che più piace, quello bianco o quello integrale. Preparare i sughi con poco olio, avendo cura di insaporirli con erbette; di variare gli stessi preparandoli con verdure varie (ad. Esempio spaghetti con zucchine e salvia; pennette al sugo di melanzana; gnocchetti con broccoli, o cavolfiori; e ancora spaghetti con rondelle di porri e dadini di prosciutto privo di latte, sughetti di pesce, ecc… ).
Per la cottura di carni bianche e rosse e pesce il burro e la panna latte possono essere sostituiti da brodo vegetale di verdura, da limone, da succo di arancia, o pompelmo, vino oppure aggiungendo erbette ed aromi naturali.
Nella besciamella il latte può essere sostituito da latte di soia o da margarina vegetale; le salse e gli intingoli a base di latte e panna possono essere validamente rimpiazzati da creme a base di verdura con l’utilizzo di carote, zucca, piselli, asparagi ecc….
E’ importante organizzare al meglio la preparazione del pasto serale avendo cura di sostituire il “formaggio” utilizzato molte volte per mancanza di tempo.
Le intolleranze al latte vaccino sono generalmente le più frequenti per cui potrebbero non esserci problemi con il consumo di formaggi di capra e di pecora.
Ci sono inoltre un’infinità di alimenti ricchi di calcio quali ad esempio albicocche, mandorle, broccoli, cavoli, spinaci, bietole, cioccolato ecc…; occorre inoltre tenere presente che l’attività fisica favorisce l’assorbimento del calcio mentre una dieta ricca di grassi, zucchero o proteine potrebbe ostacolarlo.
La verdura ed il suo utilizzo fantasioso possono venirvi in aiuto e poi c’è la frutta buona e di stagione che è importante consumare tutti i giorni e più volte al giorno.
Se ci pensiamo bene, le nostre abitudini alimentari sono state profondamente modificate negli ultimi anni dai media e dalle case produttrici di prodotti pronti e semi-pronti abituandoci a consumare cibi non preparati in casa direttamente da noi.
L’abitudine a mangiare fuori casa, ad acquistare la focaccetta, la brioche o il trancio di pizza nella panetteria sotto casa, l’utilizzo di snack fruibile nelle scuole attraverso i distributori automatici , ha sbilanciato la nostra dieta e la dieta dei nostri ragazzi con un apporto maggiore di carboidrati a discapito del consumo di frutta e verdura (consigliati 5 spuntini al giorno dall’organismo mondiale della sanità).
Il nostro esperimento ci ha fatto riflettere molto “sul consumo pilotato” e ci ha permesso di riappropriarci della scelta consapevole degli alimenti buoni, necessari ed utili a noi, al nostro benessere e non da ultimo del nostro portafoglio.
Se provate ad osservare con occhio critico la merce esposta nei super-mercati vedrete quanti sono i prodotti in vendita “non necessari” e che molto sovente riempiono i carrelli della nostra spesa.
Se teniamo ben presente, mentre facciamo la spesa al supermercato, che per sfamarci e per preparare i nostri pasti sono necessari :
RISO - PASTA – CARNE – PESCE – UOVA – OLIO - AFFETTATI – VERDURA - FRUTTA.
Capiremo meglio quante cose possono essere eliminate dalla nostra lista settimanale, e vedremo presto che è possibile risparmiare acquistando cibi di qualità ed evitando tutti quelli alimenti che ci sono presentati “dai media” come necessari.
Tutti questi alimenti eliminabili, sono i maggiori responsabili dell’aumento di peso della popolazione italiana in genere ed in particolare per i nostri ragazzi che giornalmente assumono psico-farmaci.
La nostra esperienza ci ha permesso di toccare con mano la validità e l’efficacia di una maggiore attenzione all’alimentazione, ha permesso a mio figlio di diminuire con molta gradualità e poi di abbandonare definitivamente le cure farmacologiche da due anni e più,di recuperare un migliore riposo notturno e di acquisire una migliore forma fisica.
I primi risultati su mio figlio si sono visti dopo un mese; la dieta è stata seguita don rigore per circa 6 mesi; in questo momento lui osserva la dieta con attenzione a casa,
qualche eccezione viene fatta nelle occasioni di feste o quando è fuori con gli amici.
Mia nonna di estrazione contadina, molto semplicemente, usava ripetere con frequenza “NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO!” e ora più che mai credo che lei avesse ragione.”
Qualche ricetta semplice ce l’ho, se credi possiamo aprire un ristorante virtuale!
[Modificato da owlly 02/04/2018 22:02]
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