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COMPITI

Ultimo Aggiornamento: 01/04/2018 22:45
07/02/2010 21:58
 
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COMPITI E ANCORA COMPITI
E' da stamattina che seguiamo (in due) Giovanni nel fare i compiti: otto tavole complete di disegno geometrico (8!!), tre pagine di inglese più esercizi, tre pagine di francese con 6 esercizi (uno di ascolto del CD), comprendere e studiare la definizione di "strutture proiettive", "strutture portanti" etc. etc. etc.
Unica pausa di oggi un'uscita per una conferenza, nel resto della giornata nervosismo, sconforti, rabbia, parolacce...(sogno ad occhi aperti di di fermare gli insegnanti uno a uno mentre escono da scuola...per andarsi a fare il loro bel pomeriggio e W.E. di tutto riposo).

I compiti al massimo dovrebbero essere un rinforzo o una ripresa di quello che si fa a scuola, invece no, sempre più ci si ritrova a insegnare noi ai figli il senso (quando un senso ce l'hanno) di ciò che vien loro chiesto di studiare, pagine di storia che non sono state trattate in classe...alla fine agli insegnanti non rimane che stare delle ore a correggere...i compiti e interrogare, cosa niente affatto difficile visto che tanto l'insegnamento tanto é delegato.
E siamo solo in prima media.

Ma come si é entrati in questa follia? Dove si scende?
Pensare che mio figlio ha una passione per la storia ed oggi si é portato un libro (non di scuola ovviamente nel quale non si capisce nulla) di suo interesse (da leggere durante la conferenza)...e se continua così anche quella passione questi sono in grado di spegnere (come hanno fatto con altri interessi).
IL testo che leggeva oggi é intitolato "rivolte e rivoluzioni"...mamma quanto se ne sente il bisogno! Ci sarà bene una fine a tutto questo!

GFM

PS il povero é ancora lì, a quest'ora, ed ora vado perché mi sta dicendo che non capisce una domanda di un esercizio di grammatica, ed é davvero angosciato come se davvero questo gli servisse a qualcosa

[Modificato da Gianfranco Morciano 14/02/2010 11:32]
08/02/2010 09:29
 
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dove si scende? la fermata si chiama scuola steineriana.. so che mi ripeto e forse sono anche pesante, ma davvero al momento non credo ci siano alternative.. ormai ho visto davvero tanti bambini approdarvi dalla scuola statale, in qualsiasi momento fra la prima elementare e la seconda media, e rinascere, nel vero senso della parola, i loro genitori rimangono strabiliati dal cambiamento che vedono avvenire in pochi giorni..
08/02/2010 11:36
 
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Pienamente d'accordo..
Viene l'angoscia pure a me, solo a immaginare...

Come ho detto più volte, storie di scuola e ordinaria follia ne ho sentite per decenni..essendo stato mio padre insegnante di elettronica alle superiori per oltre 35 anni..

Insegnante medio: Ignorante e deficente (nel senso che ignora e quindi manca di qualcosa...[ma forse non solo..]) che nonostante il ruolo drammaticamente importante di formare cuccioli d'essere umano, aiutandoli nell'arduo compito di surfare questa folle esistenza nel modo più sensato possibile, a stento sa appena di esistere ed è totalmente fagocitato dal suo abnorme ego; Solo per nascondere anche a se stesso, il terrore più puro di scoprirsi ad anni luce dalla Vita, che un bimbo di 2 anni conosce molto meglio di lui.

La stessa follia poi pervade la società del tutto.. d'altronde dei cuccioli d'uomo cresciuti a pane ed sterili nozioni è dura che siano diversi..
Allora poi, dopo i 15 anni..ma forse prima, inizia la grande corsa per accaparrarsi un numeretto, una scatolina.. laurea, lavoro (sempre che ci sia..) casa, figliame..e la ruota riparte.. ma di succo sempre meno..

Pochi capiscono che le nozioni e la maturità, non dovrebbero sovrascrivere la spontaneità della Vita che si ha a 2 anni..dovrebbero anzi costruirsi attorno ad essa..proteggendola e lasciandola come via aperta..come via di Conoscenza..

Ogni tanto però la natura si ribella..e salta qualche costante..
Ed ecco quindi casi ai margini della statistica..casi che evadono la regola, che escono dal flusso comune perchè a loro indigesto..
E qui, tra le per fortuna molte variabili "impazzite" ci siamo noi TS.. il peso, ma anche la fortuna di guardare il mondo da una diversa angolazione..e l'opportunità d'oro, di avere fame di capire, anche e soprattutto contro i propri limiti e paure.. che proprio perchè spaventano e fanno sentire in gabbia, ci spingono a forzarli..
08/02/2010 12:23
 
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si bella la scuola steineriana, ma se uno non se la può permettere economicamente? E se nella città in cui vive non ve ne sono? Io penso che è la scuola pubblica che deve funzionare. Tuttavia mi rendo perfettamente conto che è un'utopia.
08/02/2010 22:59
 
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....
Anteprima

Il mio week end non è stato molto diverso dal tuo Gianfranco. E mia figlia ha 18 anni! E' rimasta sui libri anche sabato sera (alla sua età) e tutta la domenica. La giornata è trascorsa tra nervosismi e improperi contro gli insegnanti che concedono solo due giorni per preparare una verifica. Risultato di tutto questo stress: stamattina grande discussione per mandarla a scuola. Credevo di averla vinta io, ma quando è tornata mi ha detto di aver passato al bar le ore del tema... Naturalmente me la sono presa con lei, ma dentro di me le ho dato ragione.
Solo che anch'io sono un'insegnante ed insegno proprio nella scuola che lei frequenta. Anch'io come te più volte mi sono chiesta quando è cominciata questa follia. E non me la sento di dare tutta la colpa agli insegnanti.
1. Molti genitori misurano la qualità del lavoro svolto a scuola dalla quantità dei compiti a casa. (Io stessa dico a mia figlia:"Di matematica state facendo qualcosa? Ti vedo fare pochissimi esercizi")
2. I genitori hanno bisogno di avere sempre un riscontro oggettivo dei voti assegnati. E allora che cosa c'è di meglio di una bella verifica nero su bianco? All'insegnante offre le stesse informazioni che potrebbe dare un intervento o una domanda del ragazzo durante le ore di lezione, agli studenti risparmierebbe molto stress, ma ai genitori non basta ("Ma come? Se non l'ha mai interrogato...")
3. Nella nostra scuola, non so da voi, c'è il registro elettronico, che i genitori controllano quotidianamente da casa per vedere quanti bei voti ha preso quel giorno il figlio (se non è compilato telefonata al Dirigente)
4. Il Collegio docenti è tenuto a decidere il numero minimo di verifiche nel quadrimestre. Di solito tre, ma i più "bravi" ne fanno anche 5 o 6
5. Il numero di studenti per classe (io per es. ho 3 classi, rispettivamente di 26, 24, 27 alunni) non ti consente di calibrare su ognuno, ma nemmeno per gruppi, la quantità di esercizi di cui hanno bisogno per raggiungere un competenza. E Allora meglio puntare alto!
6....
7....
8....
Ho notato, ma è una cosa del tutto personale, che anche l'età del docente influisce sulla quantità di compiti e di studio a cui sono costretti i ragazzi. Sono inversamente proporzionali. Ansia da prestazione?
Mi fermo qui, credo di aver già annoiato abbastanza, ma ci sarebbero molte altre cose.
09/02/2010 07:54
 
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In linea di massima non sono contraria ai compiti a casa. Servono a fissare il lavoro fatto a scuola. A mio parere però i compiti a casa devono essere fatti dai ragazzi. I genitori devono intervenire solo marginalmente, per aiutare a capire qualche concetto un po più complicato del solito o cose simili.
Io non ho mai accettato l'idea di dovermi sedere ogni giorno accanto a mia figlia per aiutarla a fare i compiti.
I compiti sono suoi. Con tutte le conseguenze del caso.

Con la stessa fermezza ho sempre "proibito" ai miei figli di fare i compiti "per la vacanze". VIETATO! Le vacanze sono vacanze.

Io credo che ci sia una impostazione sbagliata di tutto il sistema scuola-alunno-famiglia. E' come se si fosse creato un circolo vizioso in cui alla fine quello che ci va fregato è il ragazzino: deresponsabilizzato, protetto, disinteressato.

Prima i genitori stavano a casa e i professori a scuola, da un po di anni hanno introdotto degli organismi di dialogo tra scuola e famiglia ma la sensazione che ho è che questo dialogo sia davvero scadente e comunque non sostanziale, limitato a questioni marginali.

Non è la scuola che non va. La scuola è solo lo specchio di quello che non va nella società di oggi. Non sono chiari i ruoli, non c'è professionalità e direi soprattutto non c'è coraggio.


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09/02/2010 10:55
 
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Per minastra: se vietano di portare le scarpe blu ed un poliziotto mi vuole arrestare perché le porto...con chi me la devo prendere se non con lui? E' vero c'é un sistema che induce questi fenomeni e financo degli assurdi regolamenti, poi però è il singolo che li applica. Dove sta altrimenti la coscienza del singolo? ...dove comincia la sua responsabilità individuale?
Sono proprio le persone come te la dimostrazione del fatto che un insegnante se vuole, se capisce, se ha a cuore l'apprendimento, se ha a cuore le persone, può sottrarsi alla logica folle che sta pervadendo la scuola italiana più o meno a tutti i livelli.
Come mai ad esempio tra tutte le Leggi, regolamenti direttive che ci sono gli insegnanti (la maggior parte) finiscono per recepire solo le peggiori indicazioni?

Io ho una sensazione, e cioé che il profilo di insegnante produca le stesse distorsioni di indentità di chi indossa la divisa (ovviamente anche qui con le dovute eccezioni), da quel momento esiste lui e poi il resto del mondo. Quelle distorsioni di cui parla seeking e che io vedo confermate quasi tutti i giorni...non parlo dei compiti di mio figlio, ma dei miei rapporti professionali con le scuole. Insegnanti motivati ad "ascoltare" e ad adattare la didattica al caso, insegnanti disponibili a spendere un'ora in più delle 18...ne incontro sì, ma pochi, troppo pochi.
E' vero che non é tutta responsabilità individuale (anche se é pure quella), che spesso gli insegnanti son seppelliti da incombenze burocratiche assurde, che non vi é una formazione pedagogica, eccetera, eccetera, eccetera. Però é anche vero che le schede vengono compilate con fatica (quando vengono compilate, vedi l'obbligo di PEI stabilito dalla legge), che se gli insegnati nell'obbligo di formazione scelgono una tematica non é quasi mai di approfondimentio pedagogico, che i rapporti con l'esterno son gestiti come se l'insegnante fosse l'unico detentore del sapere, l'unico canale di apprendimento...questo in un mondo che é cambiato, dove gli allievi hanno altri canali per apprendere (se guidati) come internet ad esempio, dove i genitori sono spesso laureati "che sanno" e che possono (in quanto genitori) dare, non solo fare da esecutori. IL modello insegnante non regge la sfida dei tempi, il rischio é che oggi a scuola si impari meno di quanto si possa fare fuori dai canali istituzionali.

Poi c'é il ruolo dei genitori, hai ragione Marcella "i compiti dovrebbero essere questione che li riguarda solo eccezionalmente. Poi però c'é le realtà....la stessa che tu descrivi di genitori in competizione tra loro, che si sfidano a chi é più bravo attarverso i figli, che hanno assorbito un modello competitivo antiumano e che sono ben contenti che questo sia il modello della scuola...almeno finché il loro figlio non "salta" (e questa cosa purtroppo la conoscono drammaticamente molti genitori di tourettici). Anche qui, mica é colpa delle famiglie prese singolarmente, ma come dici tu é appunto colpa di un modello cultura, che per fortuna alcuni rifiutano. Tu hai potuto farlo, ma come fare per "le nuove famiglie" (ad esempio quei papà separati che si trovano a spendere sui compiti e nello stress le uniche ore di rapporto coi figli?), come fare per quelle famiglie di altri continenti che hanno altri modelli culturali, altri tempi e soprattutto che nopn sono in grado di aiutare i figli come la scuola vorrebbe?
Anche in questo la sociatà é cambiata e la scuola sembra non riuscire a ricalibrarsi.
Conosco povere famiglie di immigrati costrette a pagarsi l'insegnante per la ripetizione (no, non per la ripetizione, volevo dire proprio per i compiti).

Ci sarebbe altro da dire ma devo fuggire ora...ho rubato 10 minuti per rispondere...spero di non aver fatto troppi errori che non ho tempo per rileggere.

GFM

[Modificato da Gianfranco Morciano 10/02/2010 11:38]
09/02/2010 16:53
 
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A parer mio, almeno così è nella scuola superiore, per incrementare l'introito mensile, i colleghi si tuffano in una miriade di "progetti" che rubano ore preziose curricolari.
Conseguenza ? Il programma deve andare avanti comunque e si fanno le spiegazioni in una manciata di minuti lasciando il resto da fare a casa o a lezioni private per chi non capisce.
Risultato ? I ragazzi così non imparano o imparano male e i prof. si accaniscono su di loro.
La colpa è in parte del corpo docente, ma anche del sistema scolastico che non solo non fornisce strumenti adatti in termini di tempo, soldi e personale adeguatamente formato (io per prima) ma addirittura taglia quel poco che c'è .... [SM=g7535]
[Modificato da fmazzucco 09/02/2010 17:19]
09/02/2010 17:21
 
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Se avessi aspettato ancora un pò a ri-scrivere, freeforum mi avrebbe sbattuta fuori ......... O no ?
[SM=g7574] [SM=g1362237]
[Modificato da fmazzucco 09/02/2010 17:26]
09/02/2010 22:05
 
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...dopo un anno Franca, bentornata!!




09/02/2010 23:28
 
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eh già, bentornata tra noi Franca!
10/02/2010 00:09
 
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Gianfranco, sai bene che la penso come te, ma un minimo tentativo di difesa della categoria dovevo pur farlo... :-)
Il post di Seeking mi ha spinta a rispondere. Può anche darsi che dalle sue parole trapeli l'opposizione tourettica al padre, ma è innegabile che lui ce l'ha con gli insegnanti. Forse per quella distorsione di identità di cui parli tu, ogni volta che su questo forum si nomina la scuola mi sento chiamata direttamente in causa e Seeking m'ha fatta sentire moooooolto piccola.
Poi stamattina ho incontrato F.,il ragazzo grazie al quale ho conosciuto ast-sit, e ho pensato che io non sono l'insegnante descritto da Seeking e che non ha senso che le sue parole mi facciano male. Il colore della mia giornata è cambiato. Al collegio docenti del pomeriggio mi sono divertita a passare in rassegna i colleghi riconoscendone alcuni nel ritratto fatto da Seeking. Ho passato 3 ore con il sorriso sulle labbra. Ops... forse avrei dovuto ascoltare com'è stato ripartito il fondo d'Istituto...
10/02/2010 01:45
 
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Cara Minastra..

Non nego che da un lato mi faccia piacere che il mio post abbia sortito tale effetto.. in fondo volevo anche un pò scuotere..

Di certo addensato in quei concetti c'è davvero molto per me..e non solo una mia idea degli insegnanti..c'è l'intera società e il mio essere al suo interno con la mia unicità.. Unicità che è peculiarità di tutti, ognuno a suo modo, ma che appunto la società, e la scuola in primis, tendono a sopprimere per conformare le menti e rendere tutto più schematico e ordinato.
Tuttora non trovo un posto per me..non mi va proprio di vivere un luogo comune..

Un alunno che eccelle in acume e originalità è un pericolo per l'insegnante medio che vive nel binario del libro di testo..
Un pò come i famosi "perchè" dei bimbi..ai quali i genitori rispondono sbrigandosela con mille scuse diverse.. motivati dalla loro goffa presunzione di essere maturi e capire il mondo e la vita, e che ci siano degli oggettivi sensi del dovere e legittimi obblighi sociali da rispettare..

Il rapporto con mio padre poi, è di sicuro complesso e oppositivo..
Ma dal punto di vista dell'insegnamento, per lo meno ad una classe e non al singolo, mio padre devo ammetterlo è stato uno dei migliori insegnanti in circolazione..

Io credo che ci si dovrebbe sempre sentire chiamati in causa, a priori come esseri umani..in questo forum si parla di genitori, insegnanti, figli, società.. nessuna di queste categorie va risparmiata..ognuno dovrebbe mettersi in gioco e porsi delle domande.. più precisamente le domande che scottano, che ci spaventano..troppo facile quelle già risolte..

Io ce l'ho con gli insegnanti perchè snobbano un lavoro stupendo, fondamentale per il mondo e che volendo potrebbe metterli profondamente in discussione..e proprio questo è il punto..
Trincerarsi dietro i rapporti, i voti, l'autorità..ecc..ecc..e nascondere prima di tutto a se stessi la propria profonda ignoranza riguardo la vita è tutto il contrario del ruolo che dovrebbe avere l'insegnante..

Poi la realtà è sempre più complessa e articolata..ed è pur vero che il sistema mette in grosse difficoltà anche gli insegnanti più meritevoli.. dando la scusa buona per fare il minimo ai mediocri..

Anche se in piccolo, sono insengante anch'io.. di batteria per esempio, ma anche di subacquea e da poco di ginnastica artistica..
Mi piace davvero molto insegnare..mi da soddisfazione rendere facile un concetto e vederlo apprendere dalla persona con soddisfazione di avercela fatta..
Mi piace anche potendo, mettere in gioco la mia esperienza personale, il mio vissuto.. rendere quindi reale e di valore ciò che insegno..con un riscontro reale e non solo nozionistico e quindi sterile..
Ovviamente la mia esperienza non è nulla confronto a quella di un insengante per esempio alle superiori..ma credo di capire abb bene ciò di cui parlo.

Per fortuna cmq esistono le eccezioni.. e soprattutto, per fortuna chiunque può cambiare..

Minastra è un bene che le mie parole ti abbiano toccato..fossi stata un insegnante mediocre le avresti snobbate..ma se ti hanno toccato significa che ti metti in discussione..e ancora meglio se non sei come ho descritto..
10/02/2010 11:34
 
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Re:
minastra:

Gianfranco, sai bene che la penso come te, ma un minimo tentativo di difesa della categoria dovevo pur farlo... :-)



LO so perché ne abbiamo parlato questa estate

minastra:

Al collegio docenti del pomeriggio mi sono divertita a passare in rassegna i colleghi riconoscendone alcuni nel ritratto fatto da Seeking. Ho passato 3 ore con il sorriso sulle labbra.


[SM=g7576] [SM=g7576]
MI sembra di vederti....
Sono stato nella scuola un alieno per tutta la vita ed anch'io mi sono spesso divertito a guardare come da fuori tutti quei pesciolini nell'acquario che erano i miei colleghi. Ogni tanto trovavo dei miei simili ed a guardare in due o in tre era ancora più divertente. Nei collegi mi divertivo a fare delle caricature.

Non so dirti quanti anni fa (tanti) sono stato delegato al congresso sindacale regionale CGIL per il comparto scuola, pensa che ci sono arrivato (un passo ancora ed avrei potuto andare al nazionale) con una mozione che proponeva un aumento delle ore lavorative (praticamente una sorta di obbligo formativo duro)...ancora oggi non so dire se quella mozione (poi bocciata ovviamente) non fosse stata letta dai miei elettori o se la mia posizione non fosse poi così isolata come credevo. Credo che nella "categoria" ci sia molto opportunismo, i più "lo sanno" ma continuano perché alla fine...poche ore di lavoro e una posizione di prestigio sociale (per quanto ancora lo é) fa comodo, quindi meglio collusi che collisi no?

Pochi anni fa cominciò la crisi del sistema (leggi Procedure di Qualità e riorganizzazione di istituti), la mia sede universitaria fu investita da un processo di ridefinizione degli accorpamenti, alcuni corsi erano a rischio e per reggerli bisognava trovare (noi) i finanziamenti. Tradotto sarebbe significato chiusura di esperienze (anche storiche) e trasferimento di colleghi. IN quel momento mi ritrovai ad avere la responsabilità di essere l'unico a saper fare progetti per l'Unione Europea (avevo imparato in danimarca) e quindi l'unico che poteva fare qualcosa per salvare la barca, anzi l'acquario. UN giorno mi trovavo al banco della firma in uscita ed una mia collega mi disse "cos'hai morciano, sei stanco?" (per inseguire le scadenze era una settimana che lavoravo di notte e nel W.E.), le dissi di no, ma che ero stressato perché dovevo consegnare il progetto FSE entro il giorno dopo. Lei mi disse "ma come morciano, sei un dipendente pubblico e sei stressato? Ma allora sei un fesso!" Lei era uno dei pesciolini che io stavo salvando.
Che categoria di merda!

Un bacione
Gianfranco








10/02/2010 15:59
 
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anche i docenti universitari sono considerati una "categoria di merda" e mio marito considera tali anche gli "amministrativi" degli uffici in cui lavora lui. I giornalisti non sono da meno, non parliamo poi dei politici. E che dire dei medici?
[SM=g7556]

Non mi piace questa impostazione.
Lo so che la tentazione è forte!

Io soffro tantissimo quando sento la gente parlare male della categoria a cui appartengo. Non che non ne riconosca le colpe! Chi meglio di me che ci vivo quotidianamente a contatto.. ed alcune di quelle colpe sicuramente riguardano anche me. Ma conosco anche le attenuanti, le false colpe, gli sforzi ed i meriti.

detto questo penso che siamo un popolo piuttosto carente su tanti aspetti e non ho alcuna fiducia nel fatto che miglioreremo.

[SM=g7549] "Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono" [SM=g7549]

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10/02/2010 21:55
 
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Per me I compiti devono essere assolutamente svolti dai ragazzini da soli.
Non ho mai fatto i compiti con i miei figli, magari sono stata vicino a loro ma se non sono in grado di svolgerli non si interviene al loro posto ma si deve segnalare all'insegnante che non e' stata in grado di farsi capire o di attirare l'attenzione. Non ho mai reputato giusto fare i compiti con loro perche' noi genitori non siamo tutti allo stesso livello e non mi sembrerebbe giusto nei confronti dei genitori che sono culturalmente inadeguati. La cultura e' un diritto di tutti i bambini anche di quelli che vengono da famiglie disagiate e deve essere la scuola pubblica ad appassionarli. Non approvo poi le ripetizioni a pagamento, se mio figlio non capisce deve essere l'insegnante ad intervenire... queste cose mi hanno fatto sempre incazzare, ricordo bene le discussioni con i miei professori che tormentavo spesso quando non capivo e toccava a loro aiutarmi erano pagati per questo.
Clod
10/02/2010 23:17
 
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Carissimi, perdonatemi se ogni tanto non riesco ad essere moderato, ma se fate uno sforzo anche tra la mie righe la moderazione la trovate.
Comunque oggi ho ricevuto una copia di richiesta al tribunale per togliermi la potestà di mio figlio, pare che io non sia un buon modello e che sia troppo permissivo (il riferimento é alla scuola), oltre che essere completamente disinteressato a lui.
Chiuderò le ali per un po', ho bisogno di stare in silenzio, penso che per un poco non riuscirò ad entrare in empatia con alcuno.
Giovanni é la mia vita.

GFM


11/02/2010 07:30
 
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Per GF. i figli sono la nostra vita, grandi o piccoli che siano, quindi comprendiamo bene la tua angoscia.
Anch'io sono disponibile a darti tutto ciò di cui hai bisogno per fronteggiare questa situazione che tra l'altro credo che ti danneggi anche professionalmente.
Comunque finora è solo una richiesta. Abbi fiducia.

un abbraccio




[Modificato da owlly 01/04/2018 22:44]
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11/02/2010 09:12
 
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Per GF, siamo con te e sono pronta a testimoniare e a rendermi disponibile. Un abbraccio.
11/02/2010 09:13
 
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Gianfranco, è assolutamente assurdo quello che sentiamo.. ma su cosa si baserebbe questa richiesta al tribunale?? E’ superfluo dirlo, ma credo che siamo tutti molto addolorati da questa notizia, che chiunque ti conosca poco o tanto non può che considerare follia pura!!! Se possiamo fare qualunque cosa contattaci, sia per semplice sfogo che per altro! Come è possibile? Hai fatto miracoli con i nostri di figli, che ti stimano e ti vogliono bene, come potrà prendere tuo figlio una cosa così?? Ma non sarà la solita vecchia storia delle vendette degli ex coniugi?
Non so.. non ho parole.. ti siamo vicini. Ti vogliamo bene.
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