04/02/2010 14:13 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.485 | Registrato il: 09/07/2007 | Responsabile Scientifico | |
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Cazzo che thread che ne é uscito! Sono davvero contento, tanto contento...anche perchè mi rendo conto che basta un nuovo arrivo, un nuovo mondo individuale da scoprire e la fiamma della passione mi si riaccende. Quando due anni fa insieme a Giglio studiammo lo statuto di AST lo facemmo pensando a quelli come te Sisifo, come noi, che sono i più e nessuno lo sa.
Hai perfettamente colto la questione della "tensione", essa é endogena (anche se può essere accentuata da fatti esterni) e difficile da non orientare, se non governata può orientarsi in più direzioni. Rapoport nel testo "il ragazzo che si lavava in continuazione" (1989) dice ad esempio che le ossessioni possono essere considerate una specie di tic interno, di tic mentale. Potrei aggiungere che anche "certi bisogni" dall'apparenza irrazionali (ad esempio provocare o contrapporsi) può essere un modo di orientare quella tensione, tanto quanto i tic motori (ma qui ci sarebbe altro da aggiungere in relazione agli schemi motori).
Ben venga dunque quest'altro assioma, aggiugiamolo....magari poi potremmo cominciare a ragionare su come utilizzare quella spinta in modo più produttivo.
Altre volte abbiamo scritto cose importanti e poi si sono perse, tante volte ci siamo detti che ci servirebbe qualcuno che raccogliesse e facesse ordine, ogni assioma potrebbe essere il titolo di un paragrafo di un testo che non é mai stato scritto...e ci manca una cosa del genere.
Per Marcella: ...azz, hai beccato uno dei brani che più mi coinvolgono di Spoon River, il mio preferito é "il chimico". Credo che Marcella non volesse riferirsi a tutti i medici, ma alla classe medica in generale, ovvio che i singoli possono essere ben diversi. Lei stessa ha citato come differente la Zibordi del Besta di Milano, anche a noi non mancano queste esperienze, Parisi ad esempio é davvero un outsider e che vogliamo di dire di Verga? Eccellenze certo ma anche eccezioni che confermano la regola. Aveva non più di tre anni mio figlio quando per lui mi recai dal neuropsichiatra della mutua con il DSM sotto il braccio: "é neurologo lei? Lei non dovrebbe leggere questi libri!" (neppure spiegare che il DSM lo usavo per insegnare in Università riuscì a fargli cambiare parere). Caste, casta nella quale per fortuna diversi medici non desiderano più stare, quelli che son così si trovano spesso bene in AST.
Una buona giornata a tutti (chi tiene il verbale?)
GFM
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