Sapevo che Anna voleva scrivere della sua esperienza sul forum (ma che non riusciva a farlo), ora che l'ha fatto sarei però un poco imbarazzato...con l'enfasi passionale che la contraddistingue tesse lodi che però non posso non condividere: con lei innanzitutto per il suo amore trasformato in caparbietà (e terapeutica ironia), con il suo medico curante con il quale abbiamo scambiato comunicazioni, con gli psichiatri e neurologi che sono riusciti a trovare la giusta terapia farmacologica per lui. Alla fine il mio intervento si é focalizzato (solo) su quel problema dello sputo, che era l'ultimo problema di Mimmo (dopo averne superati di ben altra portata).
Anna scrive che il passaggio é stato repentino, lo dice perché si é sorpresa ma in realtà sa che i passaggi sono stati graduali in quanto Mimmo doveva sostituire una nuova abitudine ad una vecchia invasiva abitudine (girava e andava a scuola con una bottiglietta nella quale sputava con frequenza). Prima di svegliarsi e non averne più bisogno di sputare già Mimmo aveva ridotto la prima abitudine e sperimentato ripetutamente l'altra (incompatible econ la prima).
Dal punto di vista tecnico Mimmo non ha "
smesso di fare una cosa" ma piuttosto ha "
cominciato a farne un'altra" (deglutire), sostenuto in questo esercizio anche da altri esercizi riabilitativi più globali e soprattutto...dall'ascolto. Concordo con Anna quando dice che per una persona sentirsi davvero capita dal di dentro, empaticamente, é già una cura, se mi é riuscito é perché forse qualcosa di questi fenomeni la condivido...tant'é che per settimane la mia produzione di saliva é aumentata notevolemente dopo l'incontro con Mimmo
ed anche ora che scrivo.
GFM
[Modificato da Gianfranco Morciano 01/02/2010 11:40]