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Cellule staminali

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2018 09:04
29/01/2010 12:46
 
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Post: 787
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ho letto oggi che a Milano hanno trasformato cellule della pelle adulte, "riprogrammandole", in neuroni pefettamente funzionanti, cioè si scavalca perfino l'uso delle staminali se non ho capito male.
Parlano di poter per questa strada correggere il DNA dove serve e che queste cellule sono il futuro della terapia per le malattie neurologiche (non specificano se quelle degenerative o quelle "strutturali"). E dicono anche che con questo metodo una cellula può esser riprogrammata in un'altra, quindi non solo in un neurone.
Ovvio passeranno i decenni però è una prospettiva che surclassa ogni altra possibile.

Chiedo a chi è competemnte in materia qui dentro se è ipotizzabile che con un qulche tipo di staminali o cellule riprogrammate si possa pensare ad una cura per la Tourette più profonda e meno invasiva.

Owlly

se interessa l'articolo, si trova sulla Homepege di Tiscali, unica cosa che mi diluisce la bile dell'avere a che fare col loro DISservizio clienti [SM=g7521] [SM=g6274]
29/01/2010 13:23
 
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Ciao Owlly,
ovviamente non sono competente in materia ma trovo l' argomento interessante per un confronto.
Ti invito a vedere questo servizio delle Iene sulle cellule staminali:

www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/151794/golia-terapie-con-cellule-stamin...

Sembrerebbe che i risultati non siano così confortanti, almeno per il momento.
A parte questo, anche se si riuscisse a creare delle cellule riprogrammate come cura per la Tuorette, mi chiedo come possano funzionare; nel senso che chi vive questa condizione, non solo ci convive ma ne fa anche parte, la tua persona, il tuo modo di pensare, i meccanismi di pensiero, di percepire le cose, come si fanno a modificare? O forse si limiterebbero a rimuovere solo ciò che è disturbante? Di solito non funziona così... Ma una persona convissuta per magari 30 anni in un certo modo, mi chiedo come farebbe a cambiare totalmente registro, con dei neuroni riprogrammati?

Ripeto sono un profano, però convivendoci sono domande che ti vengono.
Ciao!
31/01/2010 14:30
 
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Post: 1.485
Registrato il: 09/07/2007
Responsabile Scientifico
Circa un'ora prima del tuo arrivo, ieri, nella piccola conferenza dell'inaugurazione, abbiamo fatto delle importanti precisazioni sul concetto di neurosviluppo che avrebbero potuto darti una risposta a questo quesito, Owlly, che leggo solo ora.

Prima questione: nel nostro corpo ci sono due tipi di cellule eucariote, quelle che si rinnovano periodicamente e quelle che da un certo punto in avanti non si rinnovano più, che sono appunto i neuroni.

SEconda questione: nello sviluppo del feto umano tutte le celule, fino a circa 16 settimane dopo il concepimento (fecondazione) sono per lo più indifferenziate e si (diciamo) comportano allo stesso modo. Da questo momento una parte delle cellule non si riproduce più (e sono quelle che chiamiamo neuroni) mentre le altre continuano nel loro processo di mitosi (riproduzione per divisione).

Terza questione: i motivi per i quali i neuroni ad un certo punto smettono di riprodursi penso dovrebbero essere chiari a tutti. Il nostro organismo non nervoso subisce diversi ricambi cellulari (tant'é che possiamo dire che il nostro corpo viene rinnovato continuamente)con cellule nuove che rimpiazzano ed altre che inoltre riparano (naturalmente sto semplificando), questo non accade per le cellule nervose.

Quarta questione: se le cellule cambiano il loro programma di riproduzione (ad esempio per quanto riguarda i neuroni dalla 16esima settimana) é perché c'é un codice genetico che ne modifica la riproduzione o la non risproduzione, ed anche parte delle funzioni. Mentre all'inzio fetale le cellule sono indifferenziate (staminali) tutte da un certo punto in avanti assumono le caratteristiche funzionali a cui sono destinate...vi saranno quelle che diventeranno fegato, altre lingua, occhi, pene, clitoride, etc. Per quanto riguarda i neuroni (che son sempre cellule) alcuni diventeranno fibre ottiche, altre corteccia, etc.

Quinta questione: prima della specializzazione tutte le cellule sono "onnipotenti" cioé hanno potenzialmente tutti i codici di tutti i tessuti e di tutte le funzioni. Per questo una parte della ricerca finalizzata al ricambio cellulare (o alla ricostruzione in vitro di organi da trapianto) preferisce le cellule staminali... La riprogrammazione delle cellule già specializzate come quelle della cute ,la cui scelta é casuale in quanto avrebbero potuto prelevarle anche da altre parti, é un'operazione molto più complessa, a cui la scienza é obbligata a causa delle resistenze ideologiche di alcune correnti religiose che hanno sacralizzato il feto e con esso le cellule staminali (o generative), persino quelle degli aborti spontanei.

Sesta questione: nonostante l'interruzione del processo di mitosi comunque i neuroni continuano a svilupparsi ed a crescere, non per quantità ovviamente, ma in sè. Come abbiamo detto ieri questo sviluppo ha a che fare con i tessuti nervosi che da ogni cellula portano informazioni verso le altre cellule nervose (proliferazione sinaptica) e con le condizioni che consentono una buona trasmissione ed una buona conservazione dell'informazione (ad esempio il processo di mielinizzazzione)

Sesta questione: alla 16esima settimana della vita intrauterina l'uomo dispone di una quantità immensa di cellule nervose (neuroni), la quale se dovesse rimanere sarebbe ingestibile per l'individuo (verrebbe sopraffatto dagli stimoli e intasato dalle risposte). Da quel momento migliaia di neuroni cominciamo a morire tutti i giorni e si conserveranno soltanto quelli corrispondenti alla funzioalità di vita umana di oggi (se conservassimo tutti i nneuroni dell'olfatto diventemmo più o meno come i cani, ma noi non non abbiamo bisogno di questa funzione oggi). In questo momento, mentre leggete, diversi vostri neuroni stanno morendo...paura? Non dovreste aver paura perché il bello é che questo che sembra un dramma ed un declino, in realtà risulta un vantaggio: più spazio alla proliferazione sinaptica, più ordine nella trasmissione, meno connessione (ieri abbbiamo chiarito che l'iperconnessione é appunto uno dei nostri peggiori mali, quali l'iperacusia ad esempio). UN cervello che apprende bene lo fa nel minimo della connessione utile, così risparmiando anche energia.

Settima questione: i neuroni per funzionare bene devono apprendere bene. La sviluppo nervoso é determinato solo in parte dal DNA/RNA della cellula, per quanto riguarda la proliferazione sinaptica (quindi lo sviluppo) sappiamo che essa é possibile solo tramite stimolazione ambientale, tantè che un soggetto nato sano che dovesse essere isolato dalla società non solo risulterà ad un certo punto "ritardato mentale" ma anche con un peso encefalico inferiore alla norma, anche di molto. E' nell'incessante (e convulsiva) opera di mettere ordine nella relatà e di controllarla che il sistema nervoso sviluppa ed organizza se stesso, cresce e diviene efficiente, raccorda le aree specializzate tra loro ed equilibra la trasmissione chimica ed elettrica. La determinante più importante é certo la proliferazione sinaptica (per quantità e per ordine) ed é per questo motivo che diversi scienziati considerano il "sè" un fatto sinaptico (vedi LeDoux con il testo "il sè sinaptico")

Ottava questione: la gran parte dei disturbi nervosi, quindi, non dipende da una malattia dei neuroni, ma da difetti nel processo di mielinizzazione e/o di trasmissione delle informazioni (quindi sinaptico). UN essere umano può avere neuroni alla nascita perfetti ma fare esperienze ambientali (movimento, affettività, etc.) o biologiche (intossicazioni, etc.) che rendono l'ìorganizzazione sinaptica e la trasmisione per aree più o meno disfunzionali.

Nona questione: diverse ricerche hanno dimostrato che un neurone impianto in un'area diversa da quella originaria comincia a comportarsi sinapticamente in base alle stimolazioni che gli provengono dalla nuova area, cioé riceve e trasmette le informazioni che gli pervengono (non avendo egli informazioni sue da dare, per intenderci) dal nuovo ambiente nervoso...anche per questo si ritiene che il cervello sia un "cervello sociale" (vedi Gazzaniga nel suo testo "il cervello sociale") e plastico (cioé fatto di cellule che possono cambiare funzione, compensare ed aggirare funzioni bloccate).

Decima questione: la ricerca sulle staminali e/o la riprogrammazione del codice cellulare sono certamente una frontiera interessantissima per il recupero delle lesioni nervose. Siccome nelle cellule nervose la mitosi non c'é più, si ha come conseguenza che un'interruzione totale di un'area nervosa (ad esempio un frattura della colonna vertebrale con mielolesione) non può essere compensata dalla plasticità neuronale ed il danno é permanente (questo é uno dei motivi di critica agli "innesti"), queste ricerche offrono senz'altro e giustificano grandi speranze. Anche per malattie degenerative prodotte dal mal funzionamento dei neuroni c'é motivo di avere speranza (es. Alzheimer).

Undicesima questione: se le malattie degenerative dei neuroni e le interruzioni spinali potranno, si spera un giorno, giovarsi dall'innesto di neuroni riprogrammati. MI viene difficile credere che "un cambio" di neuroni possa invece modificare un'anomalia di processamento delle informazioni nervose, che é cosa appresa dalle interazioni ambientali (vedi sopra). A meno di sostituire gran parte del cervello...e della personalità sinaptica (con un cervello dotato di altra storia). Frontiera comunque (quella del trapianto del cervello) che sarà molto difficile da realizzare, nel cervello infatti vi é un numero di neuroni pari alle stelle della nostra galassia ed ogni neurone, per apprendimento ambientale, spedisce verso gli altri neuroni anche 10.000 prolugamenti sinaptici, alcuni lunghi metri. Non so se mai l'umanità sarà in grado riprodurre artificialmente una simile complessità (io spero di no). Su questo fronte é già da tempo crollata l'onnipotenza informatica e la sua velleità (che si dichiarava non più di 20 anni fa) di riprodurre in codice binario il funzionamento del cervello umano.

Dodicesima questione: ieri si é anche precisato che nella nostra sindrome "il sintomo più evidente potrebbe non essere quello più importante"...abbiamo portato dei casi nei quali la diminuzione dei tic motori era correlata alla riprogrammazione della ricezione uditiva (ad esempio) e non all'intervento diretto su quel movimento, in altri casi era il pensiero l'anomalia eziologica. Nel nostro furum avevamo cominciato a parlare delle "altre manifestazioni" (e purtroppo ci si é fermati)...ebbene sono così tante, tra pensieri, stili di vita e sensorialità, che se dovessimo cambiare tutti i neuroni implicati...bisognerebbe appunto cambiare tutto il cervello.

Tredicesima questione: nei difetti di processamento ha senso puntare alla correzione di processamento sulla base di nuove esperienze e nuovi apprendimenti, e quando non ci si riesce ci sono le cure, poi vi sono cure che aiutano la "riorganizzazione esperenziale".

Parere di artigiano ovviamente.

GFM


PS ieri come vedi siamo riusciti a parlare di molto di più...del gattonamento [SM=g7574]
31/01/2010 17:32
 
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Grazie Gianfranco

non avrei mai chiesto tanto popò di risposta [SM=g7554]

Sospettavo che per le "fattezze" della nostra sindrome le staminali fosser poco utili, vabbè .... "accontentiamoci" che facciano molto per altri mali.....che tanto prima che tocchi a noi ....devono scoppiare di salute interi eserciti di topi....


Owlly
[Modificato da owlly 29/03/2018 09:04]
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