Forum Tic e Tourette - AST-SIT ONLUS (Associazione Sindrome di Tourette - Siamo In Tanti)

 
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Parlarne col medico

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2018 19:47
11/01/2010 15:24
 
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Salve a tutti,

sono in una situazione che non intendo più portare avanti per vari motivi. Domani, o al massimo giovedì, ho intenzione di presentarmi dal mio medico ed esporgli il mio problema.
Tuttavia, mi sono sorti dei dubbi. Devo ammettere che il mio problema principale, nell'ultimo periodo, sono le ossessioni, il Doc, e una certa fastidiosissima ecoprassia (ma forse anche questa è da ricondurre a un problema di doc). Dunque non so se descrivergli solamente questi sintomi, oppure parlargli direttamente della tourette.
Voi capirete bene che è un po' strano andare dal proprio medico con un'autodiagnosi in tasca. Ricapitolando le opzioni:

1) Parlo solamente del DOC e ossessioni; proponendogli di farmi intraprendere una terapia con uno psicologo...

2) Parlo della Tourette, cioè faccio outing O__O

3) Descrivo tutti i miei sintomi, dal tic a tutto il resto, attendendo che ci arrivi da solo a comprendere che è tourette...

Se scelgo l'opzione 3 possono succedere due cose spiacevoli:

a) Non arriva a capire che è tourette...e questo è piuttosto probabile:((

b) Mi prende per pazzo, perchè in tutta la mia vita non gli ho mai parlato di un tic...

Al momento, dando per scontato che trovi il coraggio di parlarne, trovo preferibile la prima opzione.

Vi chiedo scusa per la laconicità, per non essermi presentato, per non interagire con voi...ma credetemi, per me è difficilissimo. Mentre scrivo ho il cuore che mi batte a mille, ho molta ansia, e tante altre cose che voi sapete...

Se a ciò aggiungete l'ansia di dovere andare dal medico, allora spero che un po' mi capirete.

Grazie a tutti
11/01/2010 16:33
 
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Carissimo Sisfo,
dipende dal medico di base, comunque in linea di massima o ti manda da uno psichiatra o un neurologo, il quale ti auguro a sua volta si tratti di una persona preparata e non ti mandi chissà dove.... una storia trita e ritrita....
Io non voglio ne sembrare di parte, ma scrivi sul forum di un associazione, onde evitare di buttare via soldi e tempo o di rischiare, non conviene telefonare al numero dell' associazione, o mandare un email per chiedere qualche consiglio o informazione su chi rivolgersi?
La voce "storie" del sito è pieno di esperienze non sempre belle, il mio consiglio è di non muoverti alla ceca.
Ciao
m00n
[Modificato da m00n77 11/01/2010 16:35]
14/01/2010 12:27
 
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Passo avanti
Vi ringrazio per l'attenzione,

in questi giorni ho fatto dei passi avanti, pur non essendo andato da nessuna parte. Ho contatto l'associazione che, gentilmente, mi ha fornito l'indirizzo di uno specialista. Per poter usufruire della mutua dovrei comunque fare l'impegnativa dal mio medico, al quale chiederò semplicemente una visita neurologica che giustificherò con la presenza dei tic (senza parlargli di tourette o doc).

Piuttosto il mio problema è un altro. Mi conviene parlarne in famiglia?? E con quali parole? Come?

Ciò che vi chiedo è questo: si può tenere tutto nascosto? La tourette si può nascondere, ma potrò fare lo stesso anche con gli psicofarmaci??
Premetto che a casa mia i tic sono considerati "un vizio che si può evitare". Da qui la mia difficoltà...

Un abbraccio
Grazie
14/01/2010 12:57
 
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Puoi nascondere il nome che dai hai tic, nascodnere i tic in famiglia, è alquanto improbabile.
Anche a me, dicevano in famiglia che era un vizio, non lo è, è un esigenza, ci vuole il coraggio di parlarne e fra sapere di cosa si tratta è importante essere compresi sopratutto in ambito famigliare.
Se ti può essere di aiuto stampati il volantino di ast sit e l' articolo di OK SALUTE, che trovi nell' home page del sito, faglielo leggere, sarebbe di molto aiuto e secondome valgono più di mille parole.

Fuori puoi anche evitare di parlarne, perchè non tutti capiscono, poi l' Italia non è ancora matura, lascia che pensino che hai semplicemente dei tic.

Ciao!
14/01/2010 13:45
 
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[Post rimosso dall'autore]
[Modificato da owlly 02/04/2018 19:46]
14/01/2010 16:04
 
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Penso che le interpretazioni siano molto personali, anche in base al rapporto che ognuno di noi ha con i suoi.
Però in linea di massima, secondo me in famiglia, se possibile è meglio parlare chiaramente, dove puoi essere totalmente te stesso se non nella tua famiglia? Perchè si dovrebbero vergognare di te, alla fine la Tourette è solo un nome che dai a certe manifestazioni, un nome che fa paura, ma non credo sia il nome che cambia la questione, ma semplicemente la gravità, e in molti casi non è nemmeno disturbo invalidante... Ma sai quanti hanno le nostre carattetistiche e nemmeno lo sanno? Basta spiegare le cose nel modo giusto.
Ti assicuro che sapendolo non è cambiato niente nella mia famiglia, non sono di certo da meno, perchè ho dato nome e cognome ai miei tic.
Un conto è con gli altri, dove magari può essere confusa con qualche altro distubo vero, un conto è in casa...

Poi ognuno decide per sè, però io ti consiglio di decidere una serie di persone con cui parlarne e altre no, perchè non saprebbero dare la giusta interpretazione...

Poi ripeto è un punto di vista ognuno la vive a modo proprio, se aldilà dei tic, sei una persona con una propria vita sociale, con le proprie capacità e i propri punti di forza, personalmente non trovo motivo per cui che vada nascosto in famiglia.

Ciao!
14/01/2010 16:48
 
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per me avere etichettato le manifestazioni di mio marito, è stato un ENORME vantaggio. E sapete perchè?
Perchè non sapendo cosa c'era dietro tutti quei tic, quelle bestemmie ecc.. la mia testa navigava con la fantasia e cercava risposte, cause, responsabilità, ecc.... E c'erano momenti in cui ero furiosa con lui perchè pensavo che lui poteva fare qualcosa, che si poteva trattenere se voleva: che ne sapevo io di tic, non li ho mai avuti, non so cosa si prova; altri momenti colpevolizzavo i suoi genitori e così via.

Da quando ho saputo che si trattava di tourette tutto è diventato sempre più semplice, non solo dentro casa ma anche in mezzo alla gente. Ho capito (in parte) di cosa si tratta, e mi sono spiegata anche alcune esigenze che caratterizzano mio marito e che non sono tic ma che hanno a che vedere con la Tourette.
Per me la conoscenza è stata salutare.
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15/01/2010 13:25
 
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Frustrazione
Salve a tutti,

stamattina, senza nemmeno rendermene conto sono andato dal medico per chiedere un'impegnativa per la visita neurologica. Mi sembra che non sia vero...vivo in un'altra dimensione. Parlare di certe cose... Sapevo di averle sempre avute, ma parlarne, dirle a qualcuno le rende più vere. Cioè, ora non posso più dire a me stesso di non avere nessun problema.
Credo che questo sia un progresso. O almeno spero...

Tuttavia nell'impegnativa leggo: "si richiede visita neurologica per SINDROME ANSIOSA CON PARASTESIE E TICS"... dico: ma siamo impazziti?? Quale sindrome ansiosa? Tutt'al più l'ansia è causata dal trattenimento dei tics, e non viceversa!! Sembra una sciocchezza, ma mi è dispiaciuto essere frainteso.

Ora spero solo di trovare il coraggio di telefonare il neurologo consigliatomi dalla associazione per prenotare una visita. Spero proprio di riuscirci, di avere il coraggio.

A volte penso che sia inutile. Infatti il mio problema principale sono le ossessioni e il Doc, che mi impediscono di concentrarmi. Mi chiedo, o meglio, vi chiedo se un neurologo può aiutarmi in questa situazione. Io credo di sì, visto che essendomi stato indicato da AST-SIT dovrebbe conoscere tutti i risvolti della sindrome. Ma la frustrazione che provo è tanta che vi rigiro la domanda. Scusatemi!

Inoltre spero di non dover più tornare dal mio medico per ulteriori impegnative. Sarebbe piuttosto imbarazzante!! Mi chiedevo se anche un neurologo possa fare impegnative per psicoterapeuti, oppure occorre sempre ricorrere al medico di base?

Perdonate la prolissità, la confusione delle frasi ed eventuale errori di battitura e grammatica. Ma ho scritto di getto, altrimenti non lo avrei mai fatto.

A presto
Grazie
15/01/2010 13:39
 
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Caro Sisfo,
anche me all' inizio parlarne sembrava strano, perchè era un tabù, una cosa che sapevo ma facevo finta non esistesse sia con me che con gli altri che mi vedevano e volte chiedevano, ma poi la cosa è diventata normale, questione di tempo....
Non squalificarti perchè hai dato un nome ai tuoi tic, sei sempre lo stesso con pregi e difetti, e poi a costo di essere ripetitivo non è una malattia è una condizione, credo forse una delle poche condizioni neurologiche per cui non è detto bisogni considerarsi malati, poi la scelta tua... ti invito a leggere il post del Dr. Morciano:

sindromeditourette.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

"Facciamo ora che lei possa fare un contratto con la sorte e che possa scegliere tra l'avere un figlio mediocre ma sicuro o uno molto intelligente ma più fragile, sarebbe davvero disposta a mettere una crocetta sulla prima opzione? Sarebbe una condanna alla mediocrità.
Lei é tourettica OK, vuol dire che la sua quota di dopamina si é tradotta in un disturbo (nel suo caso)...ora sembra che questa quota in più sia in una certa misura trasmissibile (ma su questa cosa non c'é accordo tra ricercatori, tant'é che nelle nostre famiglie spesso convivono tic di alcune persone con altre caratteristiche geniali o patologiche di altri) ma lo é nello stesso modo in cui é percentualmente probabile che la stessa quota in più di dopamina si traduca in capacità superiori alla norma. Disposta davvero a rinunciare?"


Preferisci essere una persona mediocre senza tic o ossere quello che sei?

Con questo non voglio dire che chi non ha i tic è mediocre, non sto facendo "buon viso a cattivo gioco", e so che bene che in certi casi è invalidante, ma non mi sembra il tuo caso... è che in certe cose (ognuno ha le sue) probabilmente si ha un qualcosina in più....

Non farti problemi che non esistono, da ieri ad oggi non è cambiato nulla nella tua vita, nemmeno di fronte agli altri, cambia solo in base a come ti poni a te stesso.

La storia della sindrome ansiosa... sfondi una porta aperta, ma inutile combattere con i mulini a vento non credi? Ci sarà il momento anche per quello!

Ciao

m00n
15/01/2010 14:40
 
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Re: Frustrazione
sisifo@, 15/01/2010 13.25:


Parlare di certe cose... Sapevo di averle sempre avute, ma parlarne, dirle a qualcuno le rende più vere. Cioè, ora non posso più dire a me stesso di non avere nessun problema.
Credo che questo sia un progresso. O almeno spero...




Non sai quanto capisco questa "strana" situazione..
Due anni fa quando ho conosciuto l'associazione non avevo mai affrontato la cosa nella mia vita..nemmeno pronunciato la parola "tic"..per cui trovarmi a parlarne e confrontarmi è stato assurdo..un vero cambio d'identità, tanto che tuttora a volte dopo molto outing mi fa strano..
A differenza di te però non ho fatto trafile da medici..nemmeno quello base..mi bastava capire e accettare quello che mi succede, essendo cmq parte di una forma lieve di tourette..
Ciò che anche a me turba però è la parte ossessiva..mi incasino di continuo nei pensieri..

Quindi non tu preoccupare, è di certo una crescita..

Mettere in dubbio l'idea di "perfezione" che ci siamo fatti di noi stessi..ammettere certe mancanze o difetti credo sia una cosa durissima..spesso la nostra autostima si regge, in parte, su tali convinzioni.. affrontato però il primo momento, accettare certe caratteristiche, che in parte determinano la nostra unicità, è fonte di energia che prima veniva bloccata dal timore di svelare quei lati..
Alla fin fine, anche se neppure noi lo ammettiamo, sappiamo quasi tutto dei nostri punti oscuri..solo non lo lasciamo entrare in coscienza perchè lo temiamo..
Tuttora tengo schiava dell'energia, per cose che ancora non riesco ad affrontare del tutto..

Capisco bene la frustrazione di parlare di un problema che si conosce da tanto, ma che non è mai stato così evidente da doverlo affrontare prima..è a tutti gli effetti qualcosa che rende la vita più complicata, ma neppure qualcosa di così lampante da non poter nascondere.. la TS è la regina della cose che si possono nascondere e tacere..

Vedrai che contattare un'esperto farà bene, non fosse altro per fare un "outing" e abituarsi a parlarne..poi di certo capirà, spiegandogli bene, che il punto annodato sono le ossessioni, non i tic con i quali si convive "tranquillamente" (sempre in base al livello..)..
Se la risposta non sarà soddisfacente, se sarà troppo generica capirai meglio come muoverti..ma credo che prima di tutto sia importante parlarne e capire bene..
In fondo le stesse ossessioni perdono la loro forza se illuminate direttamente..

Non avere riguardi a scrivere e chiedere..in questo senso sei nel posto più che giusto..
[Modificato da marmotta@ 15/01/2010 15:41]
15/01/2010 14:40
 
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Calma. Cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando, quella mia risposta era relativa all'ereditarietà, dopo di che ci tengo a dire che penso che si possa essere benissimo degli imbecilli anche con dei tic come dei geni senza.
Ribadisco che nel nostro caso é malato chi si sente tale, chi "ne soffre".

Ad esempio questo nuovo acquisto (Sisifo) sembra soffrire di parestesie e la cosa mi interessa moltissimo perché anch'io ne soffro da sempre e sarebbe la prima volta che ne trovo un altro. Non é che potresti spiegare meglio Sisifo dove come e quando? (magari nella cartella "altre caratteristiche")

Per quanto riguarda l'impegnativa del tuo medico caro Sisifo invece non dovresti aver nulla di cui lamentarti, se é vero come tu dici che soffri di ossessioni sappi che l'ossessione (nell'inquadramento nosografico corrente) non é che un sottoinsieme della sindrome ansiosa, quindi in sè la questione é posta bene perché poi sarà magari un altro specialistra a dirti se la tua particolare ansia é da considerarsi di tipo ossessivo.
Ti auguro poi di trovare qualcuno che riesca ad isolare le singole ossessioni (se ci sono) ed a smontarle. Io penso che per questo un approccio solo medico o solo farmacologico abbia meno possibilità di un approccio multimodale.

Ora fai tranquillo il primo passo, che come dice mOOn nei fatti da ieri ad oggi nulla ha cambiato se non la tua rapppresentazione simbolica (alla fine "fingevi" soltanto di non avere nulla). Il mio consiglio é di intervenire solo su ciò che ti dà veramente fastidio e di non puntare sull'eliminazione di tutto, e solo nella misura in cui riesci a stare bene (cancellare tutto A VOLTE é peggio che tenere tutto). Poi vedi tu, nessuno conosce meglio di te i tuoi bisogni e ricorda che nessuno é in grado di tutelarti meglio di quanto tu possa fare da te (stesso) .

Ciao
GFM





15/01/2010 14:41
 
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Uff..ho sbagliato a postare, volevo quotare solo la sua frase...ora non posso più modificarlo..
15/01/2010 14:50
 
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HO scritto il post precedente in contemporanea a seeking, mentre era scritto per succedere a mOOn.
Ne approfitto per dire che quoto tutto ciò che Seeking ha scritto, in particolare l'invito a Sisifo a tirar fuori e fare un po' di luce (che già parlando si mette ordine, come scrisse Lurija "il linguaggio ha una funzione regolatrice" in sè), poi di muoverti a tutto campo senza farti problemi di fedeltà, é la tua vita.


15/01/2010 15:42
 
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caro Seeking,
dimmi se ho aggiustato bene il tuo post

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15/01/2010 17:21
 
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Grazie mille marmotta!
15/01/2010 19:09
 
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Cavolo ragazzi,

sono proprio eletrizzato. Sorrido e piango al tempo stesso (cioè, ho solo gli occhi lucidi). Sebbene possa sembrare strano, io vi conosco tutti, o quasi di tutti. E alcuni di voi sono stati per alcuni "compagni" in questi anni. Per me voi sono uno sconosciuto...ma per me siete familiari.

Insomma, leggere la risposta di alcuni di voi mi ha proprio emozionato. Questo forum è un po' come la televisione: io vi guardavo e vi ascoltavo, ma non avrei mai pensato di poter entrare anche io qui dentro.

Ho letto con attenzione le vostre risposte. Ma ora, in preda all'agitazione, preferisco evitare di scrivere un testo coerente. voglio solo dire che sono qui. E ora tremo dall'emozione (mi succede a volte).

Posso solo dirvi che prima di andare dal neurologo avevo intenzione di scrivere un testo (naturalmente solo per me, non per lui) con tutti i miei disurbi, in modo tale che una volta che sono seduto davanti a lui possa avere bene in mente che cosa dire.
Ma ora, mi chiedo, perchè non scrivere tutto qui. In fondo forse è più giusto così, perchè anche io ho preso tanto da questo forum.

Ma ciò che mi spinge a scrivere qui non è una questione di corretezza...è...non so bene cosa. Credo che sia questo: scrivere qui dà un senso a ciò che scrivo. Poi c'è il confronto...non so bene, comunque credo, al momento, che sia meglio così, più giusto, o forse solo più bello.

Ho solo un problema. Un grave problema: la coerenza. Infatti, posso scrivere qui una cosa, un modo mio di percepire la realtà, ma poi non sono più sicuro che sia tale...e magari in un altro post, in seguito, potrei scrivere una cosa totalmente opposta. Questo mi frena molto...

Ripensandoci credo di aver fatto un passo falso stamattina. Avrei dovuto chiedere un'impegnativa per uno psicoterapeuta per lavorare su DOC, ADHD e ansia, che sono il mio problema principale al momento.
I tics non mi hanno mai dato problemi: oggi davanti al medico volevo scoppiare in smorfie dinanzi a lui, ma non ho fatto altro che irrigidire più volte il polpaccio...avrei voluto spiegargli che anche quello era un tic...ma ho lasciato perdere! E' stato già tutto abbastanza difficile così!

Bene, la notte ho problemi di sonno...e se sentirò il flusso allora scriverò qui. Purtroppo per voi ho intenzioni di iniziare dalle ossessioni e dall'ecoprassia, ecolalia ed eco(espressioni del viso)...ecomimia??

Ma forse dovrei iniziare dal mio comportamento oppositivo-provocatorio??? Visto che siamo in una comunità!!! Non lo so...

Ora sto perdendo il coraggio....

In ogni caso grazie.

Vogli dare un abbraccio fortissimo ad uno di voi. La cui presenza in questo momento mi ha fortemente emozionato. Gli devo molto, anche se non lo sa. E mi è stato di grande aiuto.
Non faccio il nome perchè mi imbarazzo...e poi non voglio sentirmi in debito con lui :p

Grazie ragazzi
A presto
15/01/2010 19:40
 
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[Post rimosso dall'autore]
[Modificato da owlly 02/04/2018 19:46]
16/01/2010 08:59
 
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Quoque tu, Gufus, que quaeri personalia data... :-D

Benvenuto, Sisifo, ti abbraccio!!! Sono felice che tu abbia trovato il coraggio di scrivere, ed è anche probabile che le barriere che abbiamo innalzato negli ultimi due anni ti avessero scoraggiato.
Mi riconosco un po' nel tuo modo di ragionare e scrivere, così tourettico, magari di quando avevo qualche anno in meno.
Spero che questa comunità si ripopoli di tourettici adulti come un tempo!

:-) A presto!

24/01/2010 23:37
 
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Apatia e tic
L'abbraccio era per Seeking...perchè in questi anni, nei suoi post e nel suo laboratorio di autospelologia sperimentale mi sono spesso rispecchiato, trovando aiuto e conforto. E sinceramente mi dispiace di non essere mai riuscito a rispondergli...

Sono molto felice di sentire Giglio, che è stato un altro mio "compagno di viaggio". E, non so il perchè, ogni volta che vedo un suo post mi immagino delle campane gialle che suonano. E il ritmo delle sue frasi, a volte, mi crea una piacevole sensazione.

Sentire Gianfranco, infine, è una grande emozione, perchè per me è stato l'unico, in questo forum, con un volto, un nome e un cognome. Per quanto riguarda le parastesie, invece, credo di non averne, se l'idea di parastesia che ho è esatta...ma non capisco perchè il mio medico abbia ipotizzato il contrario.

Diciamo che queste sono le tre "persone" a cui, in questi anni, ho guardato con grande curiosità e simpatia. Naturalmente, come è logico in una comunità, ho provato anche disprezzo per alcuni utenti, per certe loro uscite, di cui qui non parlo perchè è da tanto tempo che non li vedo più. Inoltre, quando leggevo, mi era molto facile capire chi mentiva e chi diceva il vero...insomma, dal ritmo delle frasi percepivo, a volte, gli stati d'animo di chi scriveva, oppure immaginavo di percepirli!

Ringrazio Owlly per il benvenuto datomi, anche se il suo avatar col gufo, insieme a quello di marmotta, scatena ogni volta nella mia mente certe immagini da Super Quark...e a volte mi pare di essere in un cartone animato con animali parlanti. Scrivo queste cose perchè il ritmo delle sue frasi mi piace...e l'immagine del suo avatar è molto simpatica. Questa mia constatazione è di estrema importanza, infatti, in questi anni ho disprezzato fortemente certi utenti solo per i loro avatar!! So che è folle, ma certe foto causavano in me una profonda repulsione o avversione...

Per quanto riguarda la questione dell'essere uscito solo ora...

Ecco...posso dirvi quanto segue.

Molto spesso avrei voluto rispondere. Dire la mia. Mentirei dicendo che ho deciso solo adesso di scrivere...a dire il vero non so bene quando l'ho deciso veramente.
So solo che a volte mi sedevo davanti al pc, intenzionato a scrivere, convinto di farlo, e rimandavo.
Poi un altro giorno avevo proprio voglia di scrivere...e scopro che occorreva compiere vari passaggi burocratici. E lascio stare...
Un altro giorno ancora decido di compiere tutte le procedure, ma non ne ho voglia...
Un altro giorno mi iscrivo per bene a free forum, faccio il login...e sono così stanco del tempo impiegato ad iscrivermi che mollo tutto...perchè ho perso l'ispirazione.
Un altro giorno decido di scrivere, visto che ormai il mio account l'avevo creato...tento di fare il login ma dimentico la password...
Inutile dire, infine, che tra un giorno e l'altro trascorrevano mesi!!

Senza contare che per creare l'account ho dovuto prima crearmi un'altra mail personale, per questioni di anonimato...e la creazione di questa nuova casella mail mi ha fatto perdere nuovamente l'ispirazione, quel flusso che mi permetteva di scrivere...

Ma, ad essere sinceri, non è stato questo a fermarmi. Tutto questo, al massimo, mi ha rallentato. In realtà, ciò che mi ha impedito di scrivere, era il fastidio di prendere coscienza di una condizione che ho sempre nascosto anche a me stesso. Infatti, quando tu dai un nome a una cosa, quella cose diventa vera, entra in contatto con te.

"Se il nome è la cosa; se un nome è in noi il concetto d'ogni cosa posta fuori di noi; e senza nome non si ha il concetto, e la cosa resta in noi come cieca, non distinta e non definita;" (Pirandello, Uno, nessuno e centomila).

Ecco, capite? I nomi definiscono le cose come oggetti esterni a noi, separati da noi; dunque noi possiamo conoscere le cose solo attraverso i loro nomi, e senza nome non le percepiamo neppure. E così io, entrando qui, avrei dovuto usare i nomi, e dire "tic", e dire "tourette"...e ogni volta che scrivo queste parole provo un enorme disagio.
Il malessere che provo non nasce da questioni di anonimato; esso trae origine dal fatto che se io non avessi detto "tic" la cosa sarebbe restata "come cieca, non distinta e non definita". Ma questa cosa io la sentivo dentro, che si muoveva, a scatti e a scosse, e così, su questo forum, le ho dato un nome, e una fisionomia.

La scorsa mattina sono stato dal neurologo dell'associzione. Abbiamo parlato, e parlato, e fatto tante cose insieme. Ma, soprattutto, ho esternato per la prima volta in vita mia le manifestazioni ticcose a qualcun altro. Questo mi provoca una strana sensazione. E' come se mi stessi sdoppiando...insomma, quello del neurologo non ero io, era un altro...qualcosa che ancora non voglio accettare...o che forse mi piace tenere...non so...mi contraddico continuamente...

Vorrei dirvi tante altre cose...ma scriverle qui signifca dargli un nome, e, per il momento, al mio stato attuale, preferisco che esse continuino a restare dentro di me come qualcosa di "cieco, non distinto e non definito". Quello che scrive adesso non è colui che domani si sveglierà per vivere la sua giornata, è un altro, non c'è dubbio: è Sisifo. Ecco perchè, sinceramente, non so dirvi di dove sono, nemmeno approssimativamente.

Il mio silenzio, se silenzio ci sarà, dipenderà dalla mia fatica di dare un nome alle cose, sebbene nella parola vi sia anche liberazione. A quest'ultima è dovuta la presenza di chi scrive qui, al potere del nome, invece, è legato il silenzio di tutti coloro che leggono soltanto.
25/01/2010 01:58
 
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