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Compleanno Tourettico

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2018 19:46
21/01/2009 17:44
 
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Post: 142
Registrato il: 26/09/2007
In un post di qlc tempo fa si parlava di compleanno tourettico e in effetti l’altro pomeriggio mentre guardavo un popolare telefilm ambientato in un ospedale americano in cui si presentava la storia di un uomo la cui vita era complicata da gravi discinesie mi sono ricordata che ormai sono passati due anni dal giorno in cui mi è “esplosa” la TS. E’ quasi ora di festeggiare… [SM=g7852] e badate bene che non ho sto usando il termine a sproposito. Alcuni genitori si chiederanno cosa mai ci sarà da festeggiare…ecco, io brindo al mio cervello sbraitante! Perché per me non è né una colpa, né una sfortuna. In questi due anni ho incontrato gente che ha guardato con sospetto i miei movimenti incerti e scomposti e anche persone che mi hanno rinfacciato di aver avuto bisogno di aiuto e comprensione. [SM=g8075] Alcuni facevano finta di non vedere per evitare l’imbarazzo. Ma ci sono stati anche quelli che semplicemente hanno chiesto che cos’hai? Come mai ti capitano queste crisi? E quelli che senza dire nulla mi hanno preso sottobraccio per accompagnarmi lungo un corridoio o mi hanno aiutato a portare alla bocca la forchetta quando da sola non ce la facevo. [SM=g11271]
Va così, al mondo ci sono i meschini che si fanno forti sulle difficoltà altrui e i generosi che tendono la mano senza chiedere niente in cambio. Bisogna imparare a crearsi una corazza per proteggersi dai primi e a prendere esempio dai secondi.
Poi ci siamo noi. La prima persona che ho dovuto imparare a conoscere è stata proprio Simona.
Ho faticato per ammetterne i limiti e ancora di più per accettarli (e c’è ancora molto lavoro da fare). Ho fatto ancora più fatica a riconoscere qualche piccola dote. Abbiamo fatto a pugni in molti momenti [SM=g10644] , ma poi abbiamo trovato un punto di incontro…si potrebbe dire che ne è nata una bella amicizia…
Insomma, sono stati due anni difficili, spesso mi sembrava di essere sulle montagne russe, rapide salite e vertiginose discese, ma è stato indubbiamente il periodo più intenso dei miei 27 anni. Ho dovuto ricominciare da capo, da quell’accidenti di gattonamento che ancora oggi mi stupisco nel vedere come sia facile farlo per certi bambini e mi viene pure un po’ di nervoso. Ma ho raggiunto obiettivi importanti. Nonostante la Tourette.
Ci sono stati pianti e momenti di profondo sconforto. [SM=g7532] C’è stata la paura, tanta paura di dover rinunciare ai miei progetti, alla mia indipendenza. Ma mi sono fidata. Ho dato credito a quel signore con la barba (e a me non sono mai piaciuti quelli con la barba!) che mi diceva di star tranquilla, che ci sarebbe voluto un po’ di tempo, ma che si sarebbe sistemato tutto. E a lui si sono affidati i miei genitori che vigilavano affinché facessi gli esercizi che mi aveva indicato e controllavano che prendessi regolarmente le medicine…già, per sotto questo punto di vista non sono sempre stata proprio diligente… [SM=g7535] Ho ben presente il giorno in cui Gianfranco mi ha detto “Simo, non farmi fare il papà…” ed è bastato uno sguardo un po’ severo di quel signore con la barba [SM=g10765] a richiamarmi all’ordine.
C’è voluto del tempo perché capissi, ma ho sempre ascoltato con attenzione quando mi spiegava, disegnando strani scarabocchi sui suoi fogli, i meccanismi che scatenavano nel mio cervello sbraitante quelle crisi così fastidiose. Ormai ho perso il conto delle volte che l’ho chiamato per farmi consolare quando lo sconforto prendeva il sopravvento, ma quell’uomo, che sosteneva di essere un tourettico pur senza darmene mai prova, trovava sempre la parola giusta per ridarmi coraggio. Poi un giorno l’ho visto fare una cosa strana con i biscotti. C’era una scatola con due di pile biscotti. Lui ha preso proprio quello che stava sotto la pila di destra spostando tutti gli altri sopra la pila di sinistra e l’ha mangiato. Dopo dieci minuti si è avvicinato nuovamente alla scatola e ha preso di nuovo l’ultimo della pila di sinistra ammonticchiando ordinatamente gli altri sulla pila di destra. Un piccolo gesto. Ma mi è bastato. Ho realizzato che anche lui, che mi era sempre sembrato così poco tourettico, in realtà aveva le sue “stranezze” da gestire e riusciva a farlo con grande naturalezza. Era solo una questione di esperienza. Con un po’ pratica ce l’avrei fatta anche io.
Poi c’è stata l’occasione per un’altra “rivincita”. Un viaggio in Madagascar. L’Africa è sempre stata nei miei sogni e si è presentata l’occasione. Ho tentennato..dodici ore di aereo? Tutte quelle ore chiusa in una scatola di metallo a migliaia di metri da terra??? Panico..sicuramente mi verrà un attacco di panico! Per non parlare del mal d’aereo. [SM=g7804] E poi…beh, come minimo mi verrà mal di pancia. O la febbre..o il mal di gola..
Non vi dico poi la reazione dei miei genitori: [SM=g10762] “In Africa? A fa cusè? (trad. per i non brianzoli: a fare cosa?) Insce luntan? (così lontano?) Ma l’è propri necesari? (Ma è proprio necessario?)
SI, ERA NECESSARIO. Non potevo perdere un’occasione così per colpa di stupide paure…
E allora via!...naturalmente prima sono passata in farmacia a fare la spesa preventiva… [SM=g6191] però un po’ di prudenza è d’obbligo…
E sapete che vi dico? E’ andato tutto benissimo. Niente crisi di panico in aereo, né mal d’aria. Evitato pure il famoso malessere del viaggiatore.
I miei sensi tourettici mi hanno permesso di godere in modo speciale degli indescrivibili tramonti e dell’inebriante profumo della vaniglia. Ho dato da mangiare ai lemuri, accarezzato un pitone e visto da vicino vicino un coccodrillo. Sono stati giorni intensi, emozionanti, non mi sono risparmiata nessuna esperienza. Alla faccia di tutte le paure! L’unico momento di panico è stato quando ho convinto Jacopo a lasciarmi guidare il quad e siamo finiti giù da una riva…ma questa è un’altra storia e non c’entra niente la Tourette…
Sono tornata, ma vivevo in un’altra dimensione…finche un paio di settimane fa il brusco risveglio…ecco di nuovo quella brutta sensazione di ansia che piano piano prende il sopravvento su ogni pensiero..provo a ignorarla, ma invece che sparire cresce. Ed eccoli, di nuovi, i tremori, gli scatti improvvisi. E il panico. Prima non posso più guidare, poi non voglio più uscire, alla fine diventa quasi troppo alzarsi dal letto. Nel giro di due giorni ho fatto un balzo indietro di due anni.
Ma stavolta è stato diverso. Non ho pianto disperata, inveendo contro il destino avverso. Non mi sono abbandonata al vortice di pensieri catastrofici. E soprattutto non mi sono attaccata al telefono per implorare Gianfranco di tirarmi fuori dai guai anche stavolta.
Mi sono concessa un paio di giorni di pausa, rannicchiata sul divano sotto le coperte. Senza troppi sensi di colpa. Senza sentirmi un’incapace o una mollacciona che si arrende. Ho accettato la mia debolezza. Il primo giorno l’ho assecondata. Il secondo giorno ci ho ragionato su un po’ ripensando a le spiegazioni di Gianfranco e ai suoi consigli. Il terzo giorno li ho messe in pratica. Una cosa alla volta, piano piano, senza strafare. Il primo passo è stato alzarsi dal letto per andare a lavarmi la faccia. Mi tremavano un po’ le gambe, ma dovevo fare solo pochi passi. Mentre mi guardavo allo specchio mi sono accorta che non era ancora successo niente di catastrofico e quindi potevo ritornare in camera a vestirmi, giusto per vedere come sarebbe andata…tutto ok e allora ho osato: sono andata in corridoio, ho aperto la porta e sono uscita di casa. Bene, ancora tutto bene. Gambe ferme. Jacopo mi ha guardato, ho fatto cenno di sì con la testa e siamo saliti in macchina. Come al solito ho immaginato mille incidenti, potenza del pensiero visivo, ma nessuno di questi si è tradotto in realtà. Siamo arrivati in ufficio che ormai non pensavo più né al panico, né alla Tourette, ma solo al buco nello stomaco perché, come ogni mattina, non avevo fatto in tempo a fare colazione a casa. Tutto ritornato alla normalità. L’unica differenza, la consapevolezza di essermela cavata da sola. Gianfranco me l’aveva detto: “Vedrai, alla fine ne uscirai più forte”. Aveva ragione. Che bella sensazione… [SM=g8149] e chiedete ancora cosa c’è da festeggiare?
[Modificato da owlly 05/04/2018 19:46]
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