Forum Tic e Tourette - AST-SIT ONLUS (Associazione Sindrome di Tourette - Siamo In Tanti)

 
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Tic volcali e coprolalia in ufficio

Ultimo Aggiornamento: 07/11/2008 13:19
04/11/2008 09:56
 
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Un saluto a tutti.
mi sono iscritto al forum per chiedere il vostro aiuto:
lavoro in un ufficio con un collega affetto da sindrome di Tourette, il clima è sereno, ci conosciamo tutti da molti anni e siamo tutti amici oltre che colleghi. Nessuno bada ai tic motori, fanno parte dell'apparire della persona, così come l'altezza o il colore dei capelli. Tuttavia ci sono dei problemi con i tic vocali e la coprolalia, spesso, al telefono, i clienti dall'altra parte della cornetta chiedono, imbarazzati, la causa degli urli e allora cerco di sviare il discorso oppure dico che si tratta di uno scherzo. Tuttavia una volta mi sono trovato in grossa difficoltà quando una signora dall'altra parte del telefono si è sentita una sfilza di putt... tro.. vacc. e ha creduto che fossero rivolti a lei, è stato veramente imbarazzante.
Io stesso, dopo anni, sto cominciando ad avere delle crisi di insofferenza. Per non essere distratto mentre lavoro ascolto musica con le cuffie (quelle speciali per ambienti rumorosi) ma non bastano. Mentre durante il tempo libero non mi accorgo dei suoi tic (spesso andiamo in bicicletta assieme), durante il lavoro diventa un problema insostenibile.
Nonostante l’amicizia non riesco parlargliene, è una argomento troppo delicato. Però ritengo utile parlarne, quindi comincio a farlo con voi, con la speranza di trovare una soluzione.
04/11/2008 10:31
 
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Socio AST-SIT
Ciao Lu benvenuto!

Venirci a trovare per parlarcene credo sia un ottima mossa..
Fa davvero piacere sapere che ci sono persone come te che cercano di documentarsi e capire come agire..

Per i consigli tecnici dovrai aspettare...io la vivo da dentro e senza quel sintomo che descrivi...
Però sarebbe utile capire se il tuo amico è già seguito da qualcuno, come la vive lui ecc..
Potresti intanto capire meglio il fenomeno, magari leggendo qualcosina nel forum così da calarti meglio nei suoi panni..
Poi, se come dici siete amici, potresti trovare il modo di dirgli che stai leggendo e che ti è nata la curiosità di capire di più.. e sarebbe davvero ottimo se lui stesso arrivasse a iscriversi qui per parlarne..

In ogni caso, credo che parlarne potrebbe farvi bene.. soprattutto se dici che per molto tempo non ti ha pesato..
Credo sia normale arrivare ad una certa saturazione, capita in ogni rapporto..figuriamoci in una situazione singolare come questa..
Di certo se ci tieni alla persona saprai trovare il modo giusto di porti e una volta aperto l'argomento sono certo che ti sentirai come rigenerato.. la possibilità di parlarne e non tenersi dentro tutto è un'enorme valvola di sfogo..

Riguardo le "donne mature in formaldeide", elegante espressione sostitutiva adatta anche a soggetti giovani, e perchè no maschili se con tale apertura mentale, vedila così.. se non fosse per questa piccola botta di vita, la loro vita sarebbe piatta come un tavolo da picnic.. ops, forse da picninc è troppo divertente..

Scherzi a parte, comprendo la difficoltà di gestire una cosa del genere, ma prova a vederla come una scusa per poter parlare più liberamente anche te.. fregatene, il mondo ha bisogno di meno formalità e più "stranezze"...
04/11/2008 12:00
 
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Re:
Seeking, 04/11/2008 10.31:

Ciao Lu benvenuto!
...
Di certo se ci tieni alla persona saprai trovare il modo giusto di porti e una volta aperto l'argomento sono certo che ti sentirai come rigenerato.. la possibilità di parlarne e non tenersi dentro tutto è un'enorme valvola di sfogo..


Grazie Seeking.
Certo, parlarne sarebbe utile, ma non credo che sia il momento adatto; in questo periodo, forse per una concomitanza di cause, sono particolarmente stressato e rischierei di affrontare il discorso in modo sbagliato (e poi non è così facile parlare di certi argomenti). Preferisco parlarne prima qui con voi, dai post che ho letto mi sembra che il forum sia ricco di persone magnifiche.
Già il fatto di poter parlare con persone che comprendono il problema mi è di grande aiuto, e se poi riuscissi a trovare il modo di aiutare anche il mio collega/amico magari facendolo iscrivere al forum non sarebbe male. Un passo alla volta.
04/11/2008 12:55
 
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Socio AST-SIT
Pienamente d'accordo con te.. ho buttato li una rosa di idee che mi è venuta in mente..
Ma è chiaro che parlarne con lui, ha la stessa difficoltà di un outing..aprire un discorso così profondo e delicato richiede grande centratura e alte vibrazini..devi essere rilassato e carico..quindi come dici giustamente, prendi tempo e intanto fatti un idea della cosa..
Di materiale ce n'è a tonnellate.. [SM=g7566]
04/11/2008 16:09
 
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X na3112

Benvenuto nel nostro forum.
Senti Lu, da quanto dura la vostra amicizia? ...suoni qualche strumento?
Sinceramente incuriosisce.
Grazie per la tua attenzione e spero lunga permanenza.
Saluti
Marcimari
04/11/2008 17:24
 
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Re: X na3112
marcimari, 04/11/2008 16.09:


Senti Lu, da quanto dura la vostra amicizia?
suoni qualche strumento?
Sinceramente incuriosisce.
Grazie per la tua attenzione e spero lunga permanenza.
Saluti
Marcimari


Ciao Marcimari, mi fa piacere ricevere commenti su questo post, questo è proprio un bel forum !
La nostra amicizia risale a parecchi anni fa, ormai sono una decina, ma devo precisare che in realtà siamo (anzi eravamo) solo colleghi di lavoro, ma d'altro canto, trascorrendo con una persona 9 ore al giorno per 10 anni, condividendo anche parte del tempo libero (bici, sci, ecc) la si può considerare un'amico.
Tuttavia da un po' di tempo a questa parte la situazione è peggiorata, a pensarci bene credo che sia dovuto al fatto che si sono sommati due fattori negativi: adesso lavoriamo nello stesso ufficio mentre prima eravamo in uffici separati e i tic vocali mi sembrano aumentati ...
Non suono nessuno strumento e, per il bene dell'umanità, non lo farò mai !
Spero che la mia permanenza in questo forum possa portare qualche contributo utile a tutti. Per il momento il fatto stesso di parlarne con qualcuno mi fa già sentire meglio.
Grazie.
Ciao.
05/11/2008 07:36
 
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caro Lu,
mi fa piacere leggere questo tuo post perchè mi tocca da vicino.
Mi sono sempre chiesta cosa pensano i colleghi di mio marito, quanto difficile sia per loro vivergli accanto, se pensano che sia un maniaco o se riescono ad immaginare che sotto ci sia qualcosa di diverso.
Ritornerò sulla questione
a presto
[SM=g7555]

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05/11/2008 10:21
 
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Re:
marmotta@, 05/11/2008 7.36:

Mi sono sempre chiesta cosa pensano i colleghi di mio marito, quanto difficile sia per loro vivergli accanto, se pensano che sia un maniaco o se riescono ad immaginare che sotto ci sia qualcosa di diverso.


Ciao Marmotta,
se pensano che sia un maniaco sono delle bestie !
Certo è difficile vivere accanto a una persona con TS ma è soggettivo, io, per esempio, sono molto sensibile ai rumori, specie se improvvisi: mi entrano nelle orecchie mi trapassano il cervello come un dardo interrompendo tutti i pensieri, un altro mio collega, invece, ne è del tutto insensibile, riesce a "spegnere le orecchie" al punto che non serve chiamarlo, bisogna toccarlo per avere la sua attenzione (che invidia).
Tuttavia credo che chiunque, anche chi non conosce la TS, possa capire, al limite potrebbe pensare che si tratta solo di tic.
Oppure sono troppo ottimista e c'è ancora gente così ottusa e ignorante da credere che chi è diverso debba essere emarginato ?
[Modificato da lu3012 05/11/2008 10:38]
05/11/2008 17:11
 
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mio marito è molto stimato dai suoi colleghi perchè è un professionista estremamente serio e valido.
E' anche amato, ha amici che tengono tanto a lui.
Però capisco che stargli accanto non è facile, come non lo è stato per me, come non lo è per le figlie. Voglio dire che ci sono momenti in cui sei particolarmente stressato e irritabile e allora tutto assume un peso diverso. I giorni non sono tutti uguali, anche noi (non TS) abbiamo le nostre "paturnie", i nostri limiti, le nostre fobie....

E anche loro non sono sempre uguali. Io ho faticato molto ad accettare tutte le sue manifestazioni e immagino che anche i suoi colleghi abbiano qualche problema. Per me scoprire che si trattava della TS è stato molto importante, ha dato un altro valore alle sue manifestazioni, ma i suoi colleghi che ne sanno?

Purtroppo la TS non è molto conosciuta!!!
Visto che tu sei informato, hai mai pensato di parlarne con gli altri tuoi colleghi? magari con i più vicini? Parlarne con lui è difficile, lo so! Per me è stato difficile farlo. Il risultato è stato che per qualche giorno è stato silenzioso e si è controllato molto di più. [SM=g7556] (ma non era questo il mio scopo!!!!Ovviamente!)

[SM=g7555]


[Modificato da marmotta@ 05/11/2008 18:24]
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05/11/2008 19:05
 
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bene bene Marmotta

vedo che anche tu hai trovato pane per i tuoi denti...
che dire, il nostro forum si allarga e le genti interessate aumentano, noi tutti siam felici, soprattutto quando gli acquisti sono quelli giusti.
Olè!
Marcimari
06/11/2008 10:48
 
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Nella nostra azienda siamo quasi tutti laureati e le nostre mogli pure (medici, psicologi, ingegneri, ecc.) dunque a tutti è nota la TS e nessuno si stupisce della sindrome o delle sue manifestazioni; però talvolta, come dicevi tu, accade che qualcuno sia particolarmente stressato e irritabile e allora si va a chiudere in sala riunioni per trovare un po' di silenzio.
Comunque la TS non è un argomento di cui si parla in ufficio, forse perchè nessuno ha il coraggio di iniziare il discorso. D'altronde, se è stato difficile per te parlarne con tuo marito, pensa a quanto può essere difficile per noi.
E' proprio su questo punto che vorrei ricevere qualche consiglio: come iniziare il discorso ?
Sono sicuro che, una volta aperto l'argomento, io mi sentirei rigenerato, come dice Seeking, ma potrebbero anche venire fuori idee utili e interessanti per tutti. Basta fare il primo passo...
Ma questo non è il mio forte: sono la persona più introversa di questo mondo.... (quanta fatica per fare il primo post !).

06/11/2008 19:40
 
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Re:
lu3012, 06/11/2008 10.48:

Nella nostra azienda siamo quasi tutti laureati e le nostre mogli pure (medici, psicologi, ingegneri, ecc.) dunque a tutti è nota la TS e nessuno si stupisce della sindrome o delle sue manifestazioni;


mi stupisce questa tua affermazione.
Anche nel mio ambiente siamo tutti laureati ma nessuno, dico NESSUNO, conosceva la sindrome di Tourette!!!.

lu3012, 06/11/2008 10.48:

D'altronde, se è stato difficile per te parlarne con tuo marito, pensa a quanto può essere difficile per noi.
E' proprio su questo punto che vorrei ricevere qualche consiglio: come iniziare il discorso ?



E' proprio quello che intendevo dire io, è stato difficile per me, immagino quanto lo possa essere per voi.
Non so darti consigli. Posso dirti lo spirito con cui l'ho fatto io. Ero CONVINTA che gli sarebbe stato utile sapere di che si trattava e , ancora di più ero CONVINTa che era utile che lo sapessero i nostri figli e i suoi amici.
Questa convinzione mi ha dato la forza di rischiare.

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07/11/2008 13:19
 
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Registrato il: 31/10/2008
Rileggendo i precedenti post mi sono accorto di essermi espresso male: forse prima di conoscere la persona affetta da TS molti non conoscevano la sindrome, ma un collega che aveva letto il libro "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" di Oliver Sacks lo portò in ufficio facendo notare la somiglianza con Ray, a quel punto fu sufficiente fare qualche ricerca su internet o rispolverare qualche libro di medicina per capire la complessità del problema. Non sono sicuro che questa curiosità abbia coinvolto tutti allo stesso modo, ma una parte sicuramente.
L'aspetto positivo è che ora tra colleghi, amici e familiari la TS è conosciuta.
Tuttavia non sono certo che l'interessato conosca la sindrome, e qui ritorniamo al discorso di prima: vorrei parlargliene ma non è un argomento da affrontare con leggerezza e non so da dove partire.
Concordo pienamente con Marmotta: conoscere il problema aiuta, anzi direi che è fondamentale.
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