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Stupenda esperienza..

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2008 11:30
06/09/2008 16:12
 
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Post: 313
Registrato il: 07/11/2007
Socio AST-SIT
Ciao a tutti!

Eccomi tornato, vivo, da una delle più stravaganti esperienze della mia vita..

------------------
Scrivo il post nell'area libera questa volta.
I soci sanno che l'introduzione al mio viaggio l'avevo fatta in area riservata (un velato ed elegante modo per dire agli anonimi...che c'è altro di interessante nella zona soci.. [SM=g7574] )
perchè li per li preferivo sentirmi protetto..
Ma l'esperienza che ho fatto mi ha rivelato alcuni aspetti della vita, che prima conoscevo solo in teoria, e che ora mi piacerebbe condividere con tutti quelli che passano di qua..dato che credo sia qualcosa di universale..
Per chi non ha idea di cosa parlo lo premetto in due righe..
Intenzione: Viaggio in Alta Normandia di due settimane, camminando lunga la costa e campeggiando libero dove capita..per vivere l'avventura..
Con lo scopo aggiunto al viaggio, di trovare e ri-conquistare la mia bella..
------------------


Che dire, ci sarebbero tante cose da raccontare..
Ma di certo, nonostante gli oltre cento chilometri percorsi a piedi in 9 giorni (da Dieppe a Le Havre e da questa a Honfleur in bus..), il viaggio è di sicuro stato al mio interno.

Come sapete, era mia intenzione prendere subito contatti con M.
E infatti è ciò che ho fatto, impiegandoci 10 min per convincerla che ero davvero a Dieppe..
Le cose con lei sono subito andate male, nel senso di calma piatta.. e ben presto le ho voluto parlare per chiarire.
Sono rimasto da lei all'andata 2 giorni, sempre in bilico tra l'amicizia che era l'unica cosa che mi diceva poteva darmi - capendo che non provava per me quel sentimento in più - e il desiderio di aver altro.
Quando sono partito, portavo con me intere legioni di mostri.
Molte causate dall'incontro con lei, molte altre (la maggioranza) legioni che conosco bene, sensi di colpa, timori, retrogusti amari, rigurgiti di mondo che non digerisco e tanto altro..

I primi due giorni da solo sono stati tragici.
In più il clima è quasi sempre stato orribile, e molte piccole cose che mi ero immaginato non erano come pensavo.
Per esempio, non sempre si poteva costeggiare il mare, e ancora meno senza mai incontrare e dover attraversare borghetti e paesini.
Spesso mi sono trovato in strade interne, anche un chilometro dal mare, a volte infossate nella campagna, che assieme alla totale assenza di sole mi toglievano la speranza di un umore migliore.
Per i primi due giorni, sono stato assalito da queste legioni, e da domande ossessive tipo: avrei dovuto agire diversamente con lei, sarei dovuto rimanere di più e apprezzarne l'amicizia ecc...

Fino a che, ad un certo punto la mia mente ha fatto un click e, almeno nei miei mondi interiori, qualche nuvola si stava diradando..

Ma ben presto mi ero resto conto che, superata quella crisi iniziale, e iniziata la purificazione da vecchie scorie, c'era la forte realtà dell'essere da solo, mantenersi centrato sullo scopo, fino a questioni puramente pratiche e materiali, come dove dormire, cosa mangiare e tante piccole altre cose.

In tutto da solo, sono stato 9 giorni e 9 notti...e gli ultimi due giorni, un pò per decantare prima del rientro, un pò perchè lo sentivo giusto, sono tornato da lei.. per apprezzare la sua presenza, la sua amicizia, e calcare un pò di più quello stampo interiore che si riceve e si da quando si frequenta una persona.

Devo ammettere che, per gran parte dei 9 giorni, seppure dopo i primi due stessi molto meglio, è stata dura giorno per giorno, esclusivamente a livello psicologico cmq.
Pian piano, avventura dopo avventura, iniziavo a sentire dentro me riaccendersi quel motore, quella forza vitale che fa sentire tutto d'un pezzo, ben centrato e capace di grandi cose.
Ero sempre osservato da tutti, ovunque andassi..
Con uno zaino militare 80 litri, stuoino che sporgeva, e aspetto da giramondo non potevo certo passare inosservato.
Se questo all'inizio mi metteva in un certo imbarazzo, pian piano sempre più mi iniziava a solleticare la mente..
Mi piaceva sentirmi diverso, una ventata di novità, l'eccezione che come un brivido scivolava sulla giornata scontata e monotona di chi mi guardava.

Mi piaceva l'idea di attirare l'attenzione, e di poter portare più che potevo luce e apertura nei miei incontri e rapporti umani, seppur minimi e legati a richiesta di informazioni.

Di 9 notti, due ne ho fatte in campeggio...
La prima volta era la seconda notte, quel giorno ero distrutto e avevo bisogno di calore umano, di presenza.
La seconda notte in campeggio, ero distrutto invece fisicamente, e non avevo le risorse per tentare il campeggio libero abusivo.

Tutte le altre notti sono state all'avventura..
A parte le ultime due, in spiaggia circa nello stesso punto, le altre sempre durante il percorso, quindi in posti sempre diversi.
Ogni volta, verso le 20, a poco più di un'ora e mezza circa dal buio, cominciavo a farmi un idea di dove poter dormire.. anche se continuando a camminare.

Più di una volta mi son trovato a vagare, con la tranquillità e la consapevolezza che se non avessi trovato nulla, al massimo avrei dormito abbracciato allo zaino..
Era davvero stupenda questa sensazione..la notte stava per giungere, e gli schemi mentali e sociali ti suggeriscono che è bene tu abbia un sicuro posto in cui dormire...o cmq prima dell'arrivo della notte tu sappia dove sistemarti..
Infrangere questo buon senso, a volte limite più che buon senso, mi ha fatto sentire più libero, più responsabile delle mie scelte e dei miei errori perchè no.
La cosa degna di nota, è che con questo atteggiamento, questa tranquillità, le occasioni e gli aiuti dall'esterno arrivavano da soli, quasi per magia.
Nel mio caso, più volte c'è stato l'aiuto di qualcuno a cui avevo chiesto informazioni e che, dopo avermele date, mi ribeccava per portarmi di persona in macchina.

Ho davvero notato che, se porti luce, umiltà e semplicità, la gente ti apre le porte..e raramente non si dimostra disponibile e cordiale.
E per cordiale, non intendo quel falso perbenismo che ti inaridisce dentro..intendo una genuina disponibilità.

L'esempio migliore è stata una sera che, dirigendomi verso la falesia per guardare il tramonto (uno dei pochi e rari..) e attendere l'oscurità per accamparmi, chiesi informazioni se fosse la stradina giusta ad un signora matura che sistemava il suo giardino a cancello aperto.
Dopo poco, dicendo che amava l'italia e gli italiani mi stava invitando a mettere la tenda nel suo giardino, poco dopo a cenare con lei e suo marito (essendo suo figlio in vacanza..), poco dopo a farmi una doccia e infine a dormire in casa se volevo.
Alla fine, ho declinato per il dormire in casa, ma ho preso di buon grado la cena e la doccia.
E' stata una serata stupenda.. e in cambio del tramonto e del mare, ho chiacchierato tutta la sera con questa gentilissima coppia.
Senza contare che sono stato contento per il mio francese, di appena un mese di vita, che mi ha fatto comunicare seppur in maniera molto semplice, tutto ciò che volevo dire senza quasi nessun limite.
Compreso un certo filosofeggiare sul mondo e l'umanità..
(d'altronde però, quando c'è intesa, profonda comprensione, il linguaggio serve solo a fare i ricami..ma il succo, il nettare, c'è anche con un solo sguardo a volte.)

Il giorno dopo partivo con l'umore alto, felice per aver fatto proprio ciò che sognavo, entrare seppur per poco nella vita di qualche sconosciuto che abita il mondo, parla una lingua diversa dalla mia e non sa nulla di me come io di loro..

So che non certo tutti saranno sempre così ospitali e che sono forse stato fortunato, anche se la fortuna come si dice aiuta gli audaci e dopo il primo passo, spesso il più difficile, la strada è in discesa, ma tuttavia anche negli altri casi ho trovato amicizia e apertura..
Me ne torno a casa quindi con più fiducia nel mondo, vedo più luce e meno oscurità di quella che ci voglia far credere la paura.
Però vedo anche che è necessario farlo questo primo passo, dobbiamo essere prima noi a promuovere un certo atteggiamento, come a settare l'altro in una certa modalità non di chiusura.
Bisogna fare il passo e non aspettarsi nulla in cambio o scontato..bisogna diventare come fari al contrario, muoversi noi e illuminare il buio.

Ci sono stati altri incontri, scheggie di vita che si incrociano, creano un movimento, una rotazione, un piccolo mulinello, fondendo con lo scambio esperienze e pensieri.

In questi giorni poi ho letto molto... alla fine, avevo scelto tre libri: "Il monte analogo" di René Daumal, "Walden vita nel bosco" di Thoreau e "Foglie d'erba" di Walt Whitman.
I primi due letti, il terzo sfogliato e lette alcune poesie.. un pò per il clima che mi obbligava quasi sempre a leggere rinchiuso un bar, un pò per la natura del libro essendo poesie e non una storia unica. (senza contare la mia ignoranza in materia peosia, per ora i miei recettori non sono ancora abituati a digerigla nel miglior modo..)

Cmq tutti e tre stupendi..
Nel mio quadernino dove scrivevo un pò, ho riportato delle citazioni dai primi due che vorrei riportarvi qua, perchè sento molto e credo molto sagge.

Cito prima quelle dal Monte analogo..

"La strada per i più alti desideri passa spesso per l'indesiderabile"

"Ma il fuoco che riscaldava i desideri e che illumina i pensieri non durava mai più di qualche secondo consecutivo; per il resto del tempo cercavamo di ricordarcene."

"Ben miserabili ci parvero tutt'a un tratto i nostri entusiasmi di esploratori e gli abibli pretesti con cui li adornavamo"

"Inchiodare quel brutto gufo alla porta, e partire senza voltarsi.
Lo conoscevamo tutti quel brutto gufo di cupidigia intellettuale..e ognuno di noi avrebbe avuto il suo da inchiodare alla porta, senza contare qualche gazza gracchiante, tacchini pavoneggiantisi, tortorelle tubanti, e le oche, lo oche grasse! Ma tutti questi uccelli sono talmente ancorati, inseriti nella nostra carne che non potremmo estrarli senza dilaniarci i visceri. Bisognava vivere con loro ancora a lungo, sopportarli, conoscerli bene, finchè non si fossero staccati da noi come le croste si staccano da sole in una malattia esantemica, man mano che l'organismo ritrova la salute; è male strapparle prematuramente."


Erano i primi giorni quando leggevo questo libro...
Ero davvero giù, e in parte mi faceva sbattere forte contro la realtà, perchè parlavo tanto di into the wild, e in quei giorni mi sentivo così uno schifo da credere che tutti i miei discorsi fossero solo fumo.
Alla fine però mi ha salvato la vita, dandomi sollievo.

---------

Ora invece da "Walden vita nel bosco"

"Il tempo non è che un torrente in cui vado a pesca, ne bedo l'acqua; ma mentre bevo vedo il fondo sabbioso e mi accorgo di quanto sia basso. La sua lieve corrente scivola via, ma l'eternità rimane."

"Leggi il tuo fato guarda ciò che ti è davanti, e cammina nel futuro"

"Dirigete la vostra vista all'interno, e scoprirete mille regioni nella vostra mente ancora inesplorate. Viaggiate li, e siate esperti di cosmografia casalinga"

"..se uno avanza fiducioso nella direzione dei suoi sogni, e si sforza di vivere la vita che ha immaginato, incontrerà un successo inatteso nei momenti comuni. Si porrà qualcosa alle spalle, supererà un confine invisibile, leggi nuove, universali e più liberali cominceranno ad affermarsi intorno e dentro di lui.."

Prob ne avrei citate altre, ma ero così immerso nella lettura che ho scordato di sengarle.

Mi è capitata una cosa strana con Walden..
Ogni descrizione della natura, degli animali, del bosco e del lago, che erano così poetiche, accurate..quasi mi "nutrivano".
Non so come spiegarlo, è come quando hai fame e parli di cibo, ti nutre solo l'idea, e senti una forte attrazione per quel soggetto.
Da come descriveva l'ambiente, mi metteva "appetito", quasi voglia di sgranocchiare un ramo, assaggiare la sabbia del lago, o mangiare qualche foglia fresca...
I termini che usava, e l'idea che stimolava nella mia mente, era di qualcosa di succoso, di vivo e nutriente..anche se si trattava di un topo muschiato, o della descrizione del cielo e delle stagioni.
Non so bene come spiegare questo fenomeno, se sia il mio appetito fisico, mentale o se sono solo un pò malato... e non so neppure se mi sono spiegato bene..


Entrambi due libri stupendi, che consiglio vivamente!

In Walden poi, è ben chiaro lo spronare l'uomo a vivere con semplicità e alti ideali.
Ad aver fiducia nella vita agendo con coraggio e dignità.
Come nel mio piccolo, credendoci e affrontando con coraggio certi momenti, la vita mi ha restituito la fiducia dandomi situazioni positive.
Come dice la citazione che ho riportato infatti "leggi nuove, universali e più liberali cominceranno ad affermarsi.."

Ora, ciò che ho fatto non è poi granchè. Diciamo che è tanto per me, ho capito varie cose, e ho la consapevolezza di poter fare certe cose.
Ma in assoluto, non è che un granello di polvere, e chissà quanto ancora sono crudo e ipocrita, egoista, egocentrico, pallone gonfiato, ignorante e ingenuo.



Gli ultimi due giorni mi ero fermato a Honfluer, un pò perchè stanco di camminare e senza più una meta da raggiungere..
E poi perchè volevo finire i libri con tranquillità..
In quei due giorni il mio passo era calmo..
Ero spesso in silenzio, raramente parlavo..e i miei pensieri sempre di più si acquietavano e prendevano il ritmo dell'ambiente, della natura..
Mi sentivo sempre di più viaggiatore, giramondo..
Il vero spirito, in pratica, mi stava nascendo soltanto alla fine della vacanza..e questo un pò mi spiace.. ma ora so che c'è un nuovo livello..vivere un esperienza così, del tutto centrati in quel giusto mood.

La mia decisione finale, di tornare a trovare M., è stata motivata dal fatto che mi dispiaceva non aver potuto apprezzare del tutto l'amiciza che mi poteva dare.
E ora, liberato da molte legioni, più centrato e con la mente più limpida, potevo tornare da lei e completare quello stampo sia mio che suo.
E infatti, sono felice di averlo fatto, è stato giusto così.

Beh, scusate per il papiro...
Devo ancora trovare il coraggio per rileggere il diario che ho scritto..
Mi sento un pò scemo a leggerlo...ma ci proverò..

[Modificato da Seeking 06/09/2008 16:26]
06/09/2008 19:12
 
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Post: 649
Registrato il: 17/07/2007
ehi Seek...
complimeti per il viaggio, la grinta, la carica che ci hai riportato.
Che dire... è come se anche io avessi trascorso le ferie.

Hai avuto un bel coraggio.

Queste righe le voglio rileggere ancora e provare ad immaginare meglio tutto l'insieme.

Grazie per aver portato ancora un po' del tuo.

Molti saluti
E. [SM=g7557]

[Modificato da marcimari 06/09/2008 19:13]
06/09/2008 19:52
 
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Registrato il: 19/02/2008
Socio di AST-SIT, Responsabile Soci e Tessere
grazie anche da parte mia.
Sono felice che tu abbia deciso di fare questo viaggio e mi auguro che possa ripetere l’esperienza.
Leggendoti ho vissuto qualche momento dei nostri viaggi passati (io e mio marito) in camper in giro per l'Europa.. Lui non ama i campeggi, anzi li evitiamo. Anche noi alle 20 dobbiamo cominciare a porci il problema di dove dormire in sicurezza. E talvolta ci va bene, altre un po meno. Anche noi abbiamo incontrato persone che ci hanno voluto accompagnare personalmente in un posto sicuro.
Talvolta arrivi in un posto, spegni il motore e le luci e resti immerso nel buio più totale. si vedono solo le stelle perchè le luci della civiltà sono lontanissime. Mi è capitato di avere paura ma mi sono sforzata di superare questo limite.



Che voglia di partire!!!!
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Responsabile Soci e Tessere
e mail: resp.soci@sindromeditourette.it

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06/09/2008 21:43
 
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Post: 43
Registrato il: 25/08/2007
Socio AST-SIT
Socio di AST-SIT
anche per me è stata una bella esperienza...anch'io oggi ho fatto un "profondo" viaggio diverso sicuramente dal tuo ma ricco in egual modo...oggi sono stata con mio marito e mio figlio alla mia prima riunione dell'associazione....quante emozioni, la cosa più incredibile e dare un volto a tutte quelle persone che per anni hai letto e soltanto immaginato...sono stanca stasera ma carica come non mai....come sempre le tue parole sono uniche ho sperato di conoscerti di persona dare finalmente un volto ad una persona così sensibile e interiore quale tu sei....sarà alla prossima riunione, una delle tante, che di certo non mancheremo....grazie Gianfranco, grazie Giovanni da parte di Vittorio, Grazie a Stasi e Magia grazie a Bruna e Franca grazie a Danza ballerina e a Giglio (diverso da come lo immaginavo) grazie ai nonni di Valentina a Bruno per il bar e grazie ancora a tutti gli altri che per vari motivi mi hanno lasciato qualcosa....
Notte Simona
07/09/2008 10:38
 
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Post: 1.485
Registrato il: 09/07/2007
Responsabile Scientifico
WALDEN

Eppure nel vostro viaggio vi é qualcosa in comune che forse non vi aspettavate, Simona al Centro presso il quale siete stati ospitati ieri a Segrate ho dato un nome speciale, si chiama "Walden"!
Può sembrare semplicemente una coincidenza, ma non é così. Vuol dire che quel viaggio interiore Seek qualcuno che lo aveva già fatto (in sè) e ne é stato così impressionato da volerlo usare per la fondazione di un Centro che vuole essere molto più di un "servizio".

Anche Skinner fu molto impressionato da quel testo, e infatti scrisse "Walden Two", che è la visione di una società utopica che vuole vivere con le leggi della natura tradotte in chiave scientifica, per non scordarsi la poesia di tutto questo mondo. Anche Lurija parlava di "scienza romantica".

Grazie a te Simona, ogni incontro é un viaggio.
Io credo che il mondo contenga molti mondi, ognuno sfiorabile ma talmente inmmenso da non poter essere che un poco compreso, ed é già tanto.
Non c'é Noia Seek nè monotonia nella vita di alcuno, anche occuparsi di un giardinetto é un mondo che può essere infinito, se posso suggerirti un passaggio: cogli la luce (e se c'é il messaggio) che quella famigliola ha portato in te.
Penso che l'occhio umano si sia evoluto per guardare lontano e che anche nel piccolo possano essere visti paesaggi infiniti.

GFM

PS Bè che volete? Non é che potete fare i poetici e poi lamentarvi dei miei deliri neh?








[Modificato da Gianfranco Morciano 07/09/2008 11:30]
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