Al fine di non incorrere in fraintendimenti, vorrei aggiungere qualche parola al mio post.
Il centro del mio racconto non voleva essere lo "sballo" cosa di cui non mi è mai importato nulla. Sono sempre stata una ragazzina tranquilla e fin troppo giudiziosa per lasciarmi tentare dalla trasgressione. Quello che mi interessa sono gli effetti che i suoni hanno sul mio sistema nervoso.
Quando ero piccola ci sono stati periodi in cui persino il rumore dell'acqua che scorreva dal rubinetto mi risultava troppo forte da sopportare, ma la cosa non è mai stata presa in considerazione. Poi, nel periodo in cui le manifestazioni legate alla TS erano al culmine, l'esposizione a suoni acuti o anche semplicemente improvvisi scatenava le mie crisi più violente.
Ad oggi ho mantenuto una maggiore sensibilità verso la musica. Quando ascolto la radio e la scelta dei brani non dipende da me, mi rendo conto che ci sono certe canzoni che mi danno fastidio, un fastidio che va ben oltre il fatto che una certa melodia mi suoni o meno bene, diventa una questione prettamente fisica. Per altri brani invece accade il contrario...come spiegare...è come se quella melodia scorresse nelle vene accordandosi con il mio ritmo vitale...non so se riesco a rendere l'idea, ma ho l'impressione che tutti i musicofili che girano nel forum possano capirmi.
E poi come vi ho raccontato, l'ultimo sistema che ho scoperto per domare le crisi è stato il canto. E' capitato per caso, mentre ero a Messa e "il mostro" mi ha colpito all'improvviso. Ero davvero in difficoltà, ma poi ci siamo messi a cantare e più cercavo di modulare la voce, più il resto del corpo si univa all'armonia di quei dolci suoni. Era come se un gruppo di solisti fosse diventato un'orchestra.
Dopo l'"esperimento" io e Jacopo ci siamo chiesti: "Se questi suoni possono scatenare una crisi, allora forse ce ne sono altri che possono calmarla.
E coincidenza, pochi qiorni dopo, leggendo la rubrica che Umberto Veronesi tiene sul settimanale Oggi ho appreso che esiste una disciplina chiamata "Neurobiologia della musica, una disciplina capace di rivelare il nesso fra l'uso delle note come terapia complementare nella cura di varie patologie, dall'Alzaheimer alla depressione, e i miglioramenti sui pazienti".
Prima di chiudere, per GIGLIO: davvero conosci Nanni Svampa?????
MITICO!