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Terapia Cognitivo Comportamentale

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2009 18:39
28/04/2008 11:59
 
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"Surfando" nel web ho trovato questa descrizione della TCC ,a parer mio, molto valida.
Questo perche' la TCC ha aiutato,ed aiuta, molti tourettici,e il comitato scentifico del sito lo ritiene un valido percorso da seguire.
La riporto,omettendo tutti gli elementi che potrebbero portarla al sito origine,questo perche' andrebbe in conflitto con la nostra "Policy" che evita qualsiasi forma di pubblicita' o propensione, riguardo istituti,medici o cure.
Se qualcuno rivendica diritti di proprieta' dello scritto potra' riferirlo al web-master ,il quale provvedera' a rimuoverlo immediatamente.
Questa mia scelta e' stata precedentemente discussa e condivisa con il presidente dell'Ast-sit.

Cosa e' la terapia cognitivo-comportamentale
La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è una psicoterapia sviluppata negli anni ’60 da A.T. Beck (foto) ed oggi adottata nella pratica clinica dalla maggior parte degli psicoterapeuti. È una terapia strutturata (si articola secondo una struttura ben definita, benché non in maniera rigida, per assicurarne la massima efficacia), direttiva (il terapeuta istruisce il cliente ed assume attivamente il ruolo di “consigliere esperto”), di breve durata (cambiamenti significativi sono attesi entro i primi sei mesi) ed orientata al presente (è volta a risolvere i problemi attuali).
Essa è finalizzata a modificare i pensieri distorti, le emozioni disfunzionali e i comportamenti disadattivi del cliente, producendo la riduzione e l’eliminazione del sintomo e apportando miglioramenti duraturi nel tempo.
La TCC è un terapia adatta al trattamento individuale, di coppia e in gruppo, e funziona a prescindere dal livello culturale, la condizione sociale e l’orientamento sessuale del paziente.

Qual è il modello teorico alla base della TCC?
In aggiunta ai riferimenti classici del comportamentismo, la TCC si basa sul modello cognitivo, che ipotizza che le emozioni e i comportamenti delle persone vengono influenzati dalla loro percezione degli eventi. Non è la situazione in sé a determinare direttamente ciò che le persone provano, ma è piuttosto il modo in cui esse interpretano certe esperienze. All’origine dei disturbi vi è, dunque, un modo distorto di pensare, che influenza in modo negativo l’umore e il comportamento del paziente. La TCC aiuta le persone ad identificare i loro pensieri angoscianti e a valutare quanto essi siano realistici. Mettendo in luce le interpretazioni errate e proponendone delle alternative - ossia, delle spiegazioni più plausibili degli eventi - si produce una diminuzione quasi immediata dei sintomi. Infatti, una valutazione realistica delle situazioni e la modificazione del modo di pensare producono un miglioramento dell’umore e del comportamento. Benefici duraturi si ottengono con la modificazione delle credenze disfunzionali sottostanti del paziente e attraverso l’addestramento dei clienti a queste abilità cognitive.
Le interazioni dei soggetti con il mondo e con le altre persone li portano a maturare alcuni convincimenti attraverso l’apprendimento - le loro credenze - che possono variare nella loro esattezza e funzionalità. Attraverso la TCC le credenze disfunzionali possono essere “disimparate” e possono essere apprese e sviluppate nuove credenze più realistiche e funzionali. In sintesi, la TCC agirà sui pensieri automatici (che sono il livello cognitivo più superficiale: i pensieri e le immagini distorte che attraversano in maniera rapida e incontrollata la mente di una persona di fronte a certe situazioni specifiche e ne condizionano negativamente l’umore), le credenze intermedie (opinioni, regole e assunzioni disfunzionali) e le credenze di base (che costituiscono il livello di credenza più profondo: sono globali, rigide e ipergeneralizzate). Nella figura seguente viene esemplificata l’interazione dei tre livelli cognitivi.

Che differenza c’è rispetto alle altre psicoterapie?
A differenza delle altre psicoterapie, la TCC si focalizza sul presente, è più breve ed è più orientata alla soluzione dei problemi attuali. I clienti apprendono alcune specifiche abilità che possono utilizzare per il resto della vita. Esse riguardano l’identificazione di modi distorti di pensare, la modificazione di convinzioni irrazionali e il cambiamento di comportamenti disadattivi. Inoltre, una differenza importante è che la TCC poggia su una base sperimentale e un metodo scientifico, e la sua efficacia nel trattamento di numerosi disturbi psicologici è stata
convalidata empiricamente.

Per quali disturbi è indicata la TCC?
Numerosi studi hanno dimostrato che la TCC è efficace nel trattamento di una vasta gamma di disturbi psicologici: la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico, il disturbo ossessivo-compulsivo, le fobie, i disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, obesità psicogena), le forme di stress post-traumatico, la dipendenza da alcol e droghe, le disfunzioni sessuali, i problemi di coppia e, combinata alla somministrazione appropriata di farmaci, i disturbi di personalità e la schizofrenia.

Quanto dura la TCC?
Alcuni clienti rimangono in terapia per un periodo molto breve, appena sei-otto sedute. In altri casi la terapia può durare alcuni mesi o anche più di un anno. Questo dipende dalla gravità del problema e dalla motivazione del cliente.

Come si sviluppa il processo terapeutico?
Le prime sedute vengono dedicate alla conoscenza dei problemi del cliente e alla costruzione della relazione terapeutica. La fase di anamnesi (assessment comportamentale e cognitivo) viene condotta utilizzando, oltre al colloquio clinico, test psicodiagnostici ed è volta alla valutazione dello stato emotivo del cliente, alla ricostruzione delle esperienze salienti della sua vita e alla chiara definizione dei suoi problemi attuali e dei suoi obiettivi. Quando il caso e la diagnosi clinica saranno abbastanza chiari, il terapeuta propone al cliente un contratto terapeutico. Egli riassumerà le sue valutazioni, prospetterà al cliente le sue ipotesi e formulerà delle interpretazioni degli eventi. Delineerà un progetto terapeutico, con strategie e obiettivi concreti, utili e raggiungibili, connessi con i problemi esplicitati dal cliente e coerenti con le sue aspettative. Successivamente il terapeuta spiegherà i principi teorici e le finalità della terapia, ed illustrerà brevemente le tecniche che verranno utilizzate, nonché i tempi, il costo e le probabilità di successo della terapia, per quanto ciò sia possibile. Poi si passerà all’intervento terapeutico vero e proprio, in un clima di fiducia e di orientamento positivo al cambiamento. Verso la fine della terapia, quando il cliente si sentirà meglio, le sedute potranno essere diradate nel tempo fino alla conclusione. Potranno poi seguire delle sedute di richiamo (follow-up) a tre, sei e dodici mesi dalla conclusione della terapia.

Come si svolgono le sedute terapeutiche?
Di solito le sedute si svolgono all’interno di uno studio con delle poltrone e un tavolino o una scrivania. Il terapeuta e il cliente sono seduti faccia a faccia, ma la loro posizione può eventualmente variare nel caso in cui vengano utilizzate determinate tecniche (rilassamento, role-playing, modeling, ecc.). Le sedute durano circa un’ora, e la loro frequenza è settimanale (più raramente, bisettimanale). Il clima è disteso, empatico e collaborativo. Oltre al colloquio, spesso si utilizzano in seduta alcuni materiali terapeutici, come test e questionari psicodiagnostici, diari giornalieri per la registrazione e il monitoraggio delle attività del cliente, schede per esercizi in studio e per i compiti a casa (homework). Dopo un rapido controllo dell’umore del paziente, si fissa un ordine del giorno, stabilendo gli argomenti di cui si tratterà nella seduta. In maniera collaborativa, i problemi verranno trattati facendo ricorso alle tecniche più appropriate. Poi si passerà all’assegnazione di alcuni compiti a casa, ovvero degli esercizi che il cliente svolgerà durante la settimana e che verranno discussi insieme nella seduta successiva.

Quali tecniche vengono utilizzate?
Gli interventi di TCC si basano sull’uso di numerose tecniche finalizzate a modificare comportamenti, emozioni e cognizioni non funzionali. Esse derivano dall’integrazione del modello cognitivo con l’orientamento comportamentista. Esse includono: il problem-solving, il decision-making, gli esperimenti comportamentali, il monitoraggio e la programmazione delle attività, la distrazione e la rifocalizzazione, le tecniche di rilassamento, i coping cards, l’esposizione graduale, il role-playing, e molte altre ancora.

Dovrò assumere dei farmaci?L’uso appropriato di psicofarmaci non è escluso nella TCC, anzi per alcuni disturbi specifici la terapia risulta più efficace se associata all’assunzione di farmaci. Ciò dipenderà dalla natura e dalla gravità del disturbo accusato dal cliente. In alcuni casi, il terapeuta potrà ritenere utile un consulto psichiatrico, ed eventualmente potrà concordare con lo psichiatra la prescrizione di farmaci. In questo caso, l’assunzione e gli effetti dei farmaci verranno discussi nelle sedute terapeutiche.

Come capirò se la TCC sta funzionando?

La maggior parte dei clienti che si sottopongono ad un trattamento terapeutico sperimentano un miglioramento già entro le prime tre-quattro settimane dall’inizio della terapia, se frequentano le sedute con motivazione e se si impegnano giornalmente ad eseguire i compiti a casa tra una seduta e l’altra. I benefici della terapia potranno essere verificati attraverso la somministrazione periodica di alcuni test finalizzati a misurare lo stato emotivo del cliente.

Spero di essere stato di aiuto a chi, (come me),non aveva le idee chiare riguardo questa tecnica.
Saluti


Arturo
[Modificato da ardena 28/04/2008 12:02]



Referente regionale - Campania


Il passato è l'esperienza,il presente l'azione,il futuro la volontà.
29/04/2008 00:54
 
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Solo una cosa...
...chi abbia fondato la terapia cognitivo-comportamentale non si sa, e fra
[Modificato da Gianfranco Morciano 05/02/2009 18:39]
30/04/2008 00:43
 
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beh il primissimo fondatori dell'orientamento scientifico da cui è poi nata la psiocterapia è sicuramente watson negli stati uniti e pavlov. certo, loro erano scienziati ed hanno stdiato il condizionamento classico (che ci accomuna agli animali); skinner ha scoperto il concetto di condizionamento operante, basata sul rinforzo e da lì tutto il ramo "prettamente comportamentista". a. beck ha introdotto il ruolo della "cognition" nella terapia (giustamente) ed ellis, che è recentemente mancato ha fatto una summa dell'esistente coniando la REBT (RATIONAL EMOTIONAL BEHAVIOR THERAPY) dando quindi valore anche agli aspetti e motivi. la differenza tra beck ed ellis: 1) le tecniche (che comunque si assomigliano) 2) ellis parte dalla modificazione delle emozioni per far emergere i pensieri disfunzionali, mentre beck parte direttamente da quelli 3) la terapia cognitiva di beck è più complessa e quindi in genere indicata per gli adulti. la rebt invece è molto più accessibile anche ai bambini. in italia abbiamo uno studioso (un caro maestro ed amico) che ha scritto e pubblicato materiali direttamente fruibili per i bambini.
spero di esservi stata utile.
saluti a tutti.

per morciano: ma il dott. masi lavora in toscana? se si credo lo vedrò come relatore ad un seminario sul doc in età evolutiva
01/05/2008 15:10
 
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Molte di queste cose è possibile cambiarle anche attraverso la PNL di cui sto leggendo qualcosa qua e la.

Poi cose di cui ho già accennato come EFT e TAT...

Alpha


[Modificato da ++Alpha++ 01/05/2008 15:14]
Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza di riprovarci - Jim Morrison
01/05/2008 17:52
 
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Va bene, va bene Alpha.
Cura e cambia ciò che cura e cambia, agli operatori l'onere di dimostralo, ai clienti il rischio di "provare". Voglio evitare che il forum diventi il manifesto dell'ideologia terapeutica o delle ideologie.

Nella nostra esperienza sulla TS, l'approccio comportamentale e/o cognitivo, unito a competenze neurologiche e neuro-riabilitative, sembra essere quello più promettente, certo é quello che maggiormente risponde alle regole della sperimentazione e dell'evidenza scientifica (gruppi di controllo, replicabilità, misurazione, falsificazione)a cui abbiamo vincolato la nostra associazione. Ricerche riportate da Ledoux fatte con la risonanza magnetica funzionale rivelano le modificazioni che é possibile indurre al sistema nervoso (specie corteccia pre-frontale) con un metodo cognitivo-comportamentale, le stesse ricerche però evidenziano anche i limiti di questa terapia.
Nel merito la PNL non é stata riconosciuta come sperimentale o sperimentabile da alcuna pubblicazione scientifica (che io sappia)...ma l'approccio pare in Italia affascini molti, dopo una parabola che ha interessato gli Stati Uniti. Se qualcuno qui può dire di averne tratto benefici per la TS....ne son contento, ascolto volentieri.
Per ora chi ha scritto qui di aver tratto benefici ha solo fatto riferimento alla TCC, da sola o integrata a terapia farmacologica, aspettiamo gli altri racconti.

In cosa ritieni che la PNL possa essere d'aiuto ad un tourettico? C'é qualche esperienza verificabile?

AST non ha sposato alcuna terapia o alcun centro di cura, unica regola é l'evidenza scientifica.

01/05/2008 18:09
 
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Se scriviamo GFM sappiamo tutti di che si tratta [SM=g7554], ma TAT cos'é?

[SM=g8083] abitudine (di origine USA) di parlare facendo uso degli acronimi. Capisco che questa è una conversazione fra addetti ai lavori, ma volendola seguire un pochettino avrei gradito che accanto a PNL ci fosse stata una parentesi con scritto cos'è, idem per EFT e TAT.
Sorry


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01/05/2008 18:22
 
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Scusate avete ragione!

Inizio dicendo una cosa: ancora non esiste un metodo sicuro per far cessare i nostri maledettissimi tic. Quindi, provare, per me, non costa nulla. Io spero solo che un giorno potrò liberarmene. Sarei felice che trovassi una strada di guarigione, cosa molto difficile per i mezzi che ho, ma nella vita non si sa mai. Non voglio certo dubitare delle soluzioni mediche, altrimenti qui non ci sarei nemmeno venuto. Anzi, sicuramente queste soluzioni mediche, probabilmente, un giorno saranno la soluzione più sicura che potrò adottare.

Prima di parlare di quelle tecniche, qualcosa sto già provando e su altro mi sto ancora informando, voglio sapere se mi è permesso farlo, non voglio violare alcuna regola del forum. Intanto accenno solo cosa sono.

-EFT: Emotional Freedom Techniques. Si basa sul principio che la causa di tutte le emozioni negative del corpo è uno squilibrio nel sistema energetico del corpo. Questa è quella che sto provando.

-TAT: Tapas Acupressure Techniques.

-PNL: Programmazione neuro linguistica. La studiano i comunicatori, chi opera nel marketing, i venditori ecc. ecc. Questa diciamo può aiutare per quanto riguarda questo:

ardena, 28/04/2008 11.59:


Qual è il modello teorico alla base della TCC?
In aggiunta ai riferimenti classici del comportamentismo, la TCC si basa sul modello cognitivo, che ipotizza che le emozioni e i comportamenti delle persone vengono influenzati dalla loro percezione degli eventi. Non è la situazione in sé a determinare direttamente ciò che le persone provano, ma è piuttosto il modo in cui esse interpretano certe esperienze. All’origine dei disturbi vi è, dunque, un modo distorto di pensare, che influenza in modo negativo l’umore e il comportamento del paziente. La TCC aiuta le persone ad identificare i loro pensieri angoscianti e a valutare quanto essi siano realistici. Mettendo in luce le interpretazioni errate e proponendone delle alternative - ossia, delle spiegazioni più plausibili degli eventi - si produce una diminuzione quasi immediata dei sintomi. Infatti, una valutazione realistica delle situazioni e la modificazione del modo di pensare producono un miglioramento dell’umore e del comportamento. Benefici duraturi si ottengono con la modificazione delle credenze disfunzionali sottostanti del paziente e attraverso l’addestramento dei clienti a queste abilità cognitive.
Le interazioni dei soggetti con il mondo e con le altre persone li portano a maturare alcuni convincimenti attraverso l’apprendimento - le loro credenze - che possono variare nella loro esattezza e funzionalità. Attraverso la TCC le credenze disfunzionali possono essere “disimparate” e possono essere apprese e sviluppate nuove credenze più realistiche e funzionali. In sintesi, la TCC agirà sui pensieri automatici (che sono il livello cognitivo più superficiale: i pensieri e le immagini distorte che attraversano in maniera rapida e incontrollata la mente di una persona di fronte a certe situazioni specifiche e ne condizionano negativamente l’umore), le credenze intermedie (opinioni, regole e assunzioni disfunzionali) e le credenze di base (che costituiscono il livello di credenza più profondo: sono globali, rigide e ipergeneralizzate). Nella figura seguente viene esemplificata l’interazione dei tre livelli cognitivi.





semplicemente per il fatto che è in grado di cambiare il modo di vedere le cose, le proprie credenze, il tuo pensiero agendo di conseguenza sul tuo stato d'animo.

La pnl mi è servita, ma per altri campi.
Certo, se per la TCC posso far utilizzo della PNL ben venga.

Alpha
[Modificato da ++Alpha++ 01/05/2008 18:44]
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01/05/2008 18:46
 
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programmazione neurolinguistica

Ottima...per venditori.

Penso di aver detto tutto!!! pur nella mia grande ignoranza.
01/05/2008 20:15
 
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"terapie folli"


"Terapie folli" é il titolo di un libro delle edizioni Erickson di Trento, si tratta della traduzione in italiano di un testo americano che riferisce delle tante terapie che hanno attraversato gli states. Tratta di quelle terapie che sono state respinte dalla comunità scientifica americana e che hanno prodotto una sequela di denunce per abusi, con condanne relative.
Lo stavo cercando ora perché lì sopra si parla anche di PNL...ma deve essere uno di quei libri che presto ai miei tesisti dicendo loro "però ricordati di restituirmelo perché io di sicuro me lo dimenticherò".
[SM=g7521]
In quel testo (che appunto ho inutilmente cercato) si parlava di come il fondatore della PNL avesse dato alla sua terapia questo nome (Programmazione Neuro Linguistica). Veniva riportata una sua intervista nella quale lui diceva che un giorno (non mi ricordo chi) gli chiese come si chiamava la sua terapia ed egli guardando una serie di riviste e libri sparsi (non mi ricordo se erano a terra o su un tavolo) lesse casualmente tre nomi...e così fu concepito il nome della PNL. Questo lo dico per chiarire che il riferimento "neuro" sembrerebbe del tutto casuale.

Per il resto posso dire che ho lavorato in un corso con una collega che faceva sia la formatrice (ufficiale) di PNL che la terapeuta, in sostanza posso dire che si tratta di un metodo con il quale il terapeuta (o il venditore) si sintonizza sul modo di fare dell'interlocutore imitandone gesti, espressioni e modalità generali. In questo modo l'altro dovrebbe avere la percezione di essere capito e rispecchiato, abbandonando le difese e lasciandosi andare nella comunicazione. Inoltre la PNL sembra voler giudicare lo stile di comunicazione delle persone a seconda di come si posturano, se gli occhi tendono in una certa direzione ed altre cose così.

Per quanto mi riguarda devo dire che ho capito che l'azione di questa collega (verso di me) era studiata, infatti imitava quello che facevo e dopo un po' la cosa mi irritò. E solo chi mi conosce sa cosa accade quando mi irrito.
Ma forse sono solo incappato in una psicologa poco esperta, oppure per un tourettico che é già ecoico per fatti suoi può essere che l'eco degli altri faccia girare eneormemente i marroni.

Anni fa mi occupavo di valutare, per conto del Ministero della Sanità, un evento formativo in Puglia incentrato sulla PNL. Siccome la regola era di approvare i progetti solo se rispondevano all'evidenza scientifica, fermai quell'evento. MI arrivò una risposta furiosa dagli organizzatori i quali mi fecero presente che della PNL vi era persino un corso ufficile presso la Facoltà di medicina di Bari. Verificai e avevano ragione, così mi limitai a passare la valutazione del progetto ad altri.

Purtroppo devo dire che anche la Facoltà di medicina non offre garanzie di totale scientificità, anche se qui la questione dell'evidenza é molto più sentita che nelle facoltà umanistiche.

Alla fine che devo dire, morire non mi risulta che mai nessuno sia morto di PNL o di altre terapie "energetiche" (che giustamente Alpha ha timore di illustrare esageratamente per non infrangere le regole di AST), ma se non esagera qualcosa di queste può dire. Giusto per soddisfare la curiosità, poi chi vuole approfondisce, ma certo non qua.

Internet ed in generale la cultura italiana é piena di siti e pratiche new age, ce n'é per tutti i gusti, qui abbiamo un isola di scientificità e dobbiamo cercare di salvaguardarla. E' un attimo trovarsi invasi.

GFM

01/05/2008 21:47
 
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Grazie GMF!

Io ho solo accennato e voglio fermarmi li. Al massimo se qualcuno vuole può chiedermi qualcosa in privato, o, come hai detto te, basta andare sul motore di ricerca. ;-)

Zlatan
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01/05/2008 22:27
 
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scusate...
Beta...con il massimo rispetto.

Qualche tempo fa la pnl mi suscitò per trovare alcune risposte a tanti comportamenti dei venditori, pur sembrando involontari.
Ossia assumevano un certo compotamento, una certa postura, dettata dalla situazione ecc. ecc.
Mi incuriosì e mi documentai...
Il suo fondatore, se non ricordo male era un matematico o un informatico...dunque?
Lo studio venne fatto, cercando di capire come nel mondo, certi avvocati, certi medici che facevano terapia, pur non essendosi mai visti (tra professionisti) arrivassero allo stesso fine...il resto lo ha detto GFM e in parte anche tu.
Ripeto...ottima strategia, ma solo per coloro che vendono: che devono vendere.
Tu saresti in grado di non acquistare una aspirapolvere, pur stressato da coloro che cercano di convincerti che è il primo problema della giornata?
Scusa caro amico, non è per polemizzare o far capire che ci si è documentati, ripeto, mi ha affascinato per uno scopo preciso e, già allora in casa mia Tourette era presente...mai avrebbe funzionato.
Altra cosa...la pnl, come il kung-fu, il tai chi, judo, il cucire...e altre arti, non si imparano sui libri, ossia hai assoluto bisogno di apprendere l'arte da persone esperte.
Scusa ancora, ma su internet, per quel pochissimo che so, trovi veramente poco, qualche libro interessante si trova, ma come già detto, sono, secondo me, americanate.
Perdonatemi se ho insistito, ma questo nostro forum, ha necessità di cose vere: come te Alfa.
Abbracci forti
[SM=g7557]
[Modificato da marcimari 01/05/2008 22:30]
02/05/2008 15:22
 
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Ok, e avete ragiono, Io ho solo accennato. Non ho mai detto che faccio pieno affidamento su queste cose. Ma essendo molto curioso in generale, mi piace quando ho tempo leggere, girovagare, scoprire, provare ecc ecc.

Comunque, per quanto riguarda la PNL, non mi sono soffermato a leggere un libro o su internet. Qui però si parla di altro ed è giusto che si chiuda qui questo argomento, per il bene di tutto il forum! Torniamo sulla Terra va! ;-)

Alpha
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03/05/2008 07:35
 
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Alfa...

oggi questo tuo mare, gli scogli...mi fan venire voglia di guardare lontano.

Buona giornata e, se avessi voglia, potresti sempre venire a darmi una mano a rifinire il grigliato in terrazza: che ne dici?

Magari con una bella tazza di tè verde freddo.

Buon we.

Eugenio
03/05/2008 16:16
 
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E' un invito?? [SM=g7563]

Alpha

[Modificato da ++Alpha++ 03/05/2008 16:17]
Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza di riprovarci - Jim Morrison
03/05/2008 17:29
 
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Responsabile Scientifico
La casa di Marcim....

...ha un bel terrazzo vista mare, te la consiglio anche perché c'é una bella arietta che rende sopportabile il caldo medio di 50° di quelle parti. [SM=g7550] Provare per credere (il caldo). Il giorno che torno da lui mi porto una tenda per pernottare in terrazzo.

GFM

PS finito ora il gruppo di incontro lombardo, questa volta c'era anche Valerio.
Simona ha dato un annuncio importante, peccato che non tutti gli abituè che lei si aspettava erano presenti.




[Modificato da Gianfranco Morciano 03/05/2008 17:34]
06/05/2008 07:48
 
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mi chiedevo.......
tutti gli psicoterapeuti vanno bene per il ns. caso specifico? Oppure bisogna rivolgersi a qualcuno in particolare e ancora siste un elenco di professionisti collegati in qualche modo all'associazione?
Grazie
Simona
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