grazie dell'accoglienza..e altre parole

Grazie di cuore a tutti per per l’accoglienza calorosa e fantasiosa!

A te Gianfranco Morciano vorrei aggiungere che probabilmente sei anche una specie di mago perché si, effettivamente “scadidabè” viene pronunciata rigorosamente presso acqua corrente…

L’argomento “linguaggio” è veramente molto interessante e spero che ci sarà l’opportunità di affrontarlo e approfondirlo.
Il tuo intervento mi ha indotto a ripensare al difficile rapporto di Daniele ( definito “non verbale”) con il linguaggio.
Daniele ha iniziato a dimostrare una qualche forma di interesse per il linguaggio relativamente da pochi anni, diciamo tre-quattro. Prima il suo atteggiamento rispetto alle parole (provare a ripeterle) era un po’ quello che i bambini piccoli hanno di fronte a ..che so..un verme, un insetto. Lo osservano da lontano, massimo avvicinano uno stecco per vedere cosa succede, e poi ognuno va per la sua strada. In seguito, parallelamente alla sua grande passione per i cartoni animati e all’uso di VCR, telecomandi etc,. la sua “sperimentazione” è diventata più complessa. Ha imparato cioè a “prendere in prestito” veri e propri “pattern” da trasportare ad hoc in altri contesti (per ottenere qualcosa). Faccio un esempio.
A Daniele da molto fastidio che, nel pomeriggio, dopo che siamo tornati a casa da scuola, io esca di nuovo.
In un cartone di (mi pare) Zeta la formica c’è una scena in cui una formica , in frangente di pericolo, dice all’altra, con tono disperato:” ti prego,no, non lasciarmi”.
Daniele, che normalmente non riesce a utilizzare più di una parola per volta, ha imparato perfettamente questa frase (pronuncia,intonazione,tono drammatico etc), e me la dice nel momento in cui sto per uscire(anche solo per buttare la spazzatura!) Non credo che si renda conta del significato di quelle parole, ma certo ha capito che , assemblate insieme in quel modo, e dette al momento giusto, quelle parole sortiscono un effetto per lui decisamente interessante:extra coccole, un sacco di baci e qualche volta anche il fatto che la mamma ritardi un po’ l’uscita.
Be’… vi avevo avvertito che sono una chiacchierona…

A presto!
rossana

Altro che chiacchiere... sono testimonianze molto interessanti!

il tuo modo di scrivere MdD (mamma di Dani).

Complimenti.

E.

Ma poi che dire di questo forum...è il suo aspetto principe...essere in tanti.
Ogni nuovo arrivo è una festa e una ricchezza.

...ascolta "daabii-daa-bé", passa e va via, é un flusso.
Parola più bacchetta che accompagna (secondo me non é scettro), non può essere che legata al movimento.
Non é magia é solo pratica di osservazione di sè, degli altri, delle altre sindromi, e sopratutto del proprio figlio. "Mente indagativa" abbiamo scritto in Wikipedia, sembra una risorsa e in effetti lo é, spesso però é anche fonte di dolore.

Perché poi in una certa classe di sindromi, fra le quali insisto nel dire che ci sono diversi elementi di sovrapponibilità, ci sia un'attrazione per le discontinuità percettive (un flusso é un movimento che si discrimina dallo sfondo fisso)io avrei la mia teoria. LO stesso per le attrazioni tanto diffuse verso dondolii, ritmiche e oscillazioni, che fra i tourettici sono molto diffuse.
Ha generalizzato Daniele quella risposta anche ad altre percezioni che scorrono? Ad esempio scale mobili, treni che passano...cose così?

Per lo scorrere dell'acqua aggiungerei poi un ulteriore particolare elemento interpretativo, non solo percettivo.

Quello che hai scritto sul VCR é importante, lo strumento gli ha insegnato a parlare con l'emisfero destro...comunque a parlare anche se prevale il tono. Peccato che non abbia generalizzato molto, ma ancora in questo lo si può aiutare. Riprenderemo inevitabilmente questa cosa Rossana.

A proposito di cucina: penso che ti sei accorta che la nostra, ora la tua, é spesso aperta anche di notte e che il camino é sempre acceso.
Nottambula anche tu?

Gianfranco Morciano

PS mio figlio di fronte all'acqua corrente andava in flapping, un poco col gocciolamento, più forte con un flusso maggiore.

Rossana,
rispondo solo ora, non perchè non abbia letto prima, ma le tue parole
mi hanno profondamente emozionato e tenuto compagnia in questi giorni...
La cucina, la stanza da me preferita: l'ambiente giusto per chiaccherare, tirare tardi con parenti e amici, il luogo che predispone alla confidenza,al dialogo franco e diretto.
Mentre leggevo la tua presentazione pensavo che per bello Daniele avere una MAMMA COSI' SPECIALE: così fresca e così ricca!
Grazie della tua testimonianza, grazie davvero.
Bruna