Molta associazione e appartenenza leggera
Proprio stamattina con Chiara si rifletteva sui bisogni di appartenenza che portano gli uomini ad aggregarsi dietro fedi o ideologie...vorrei aggiungere compiti o scopi sociali. Persone stupende, che hanno fatto percorsi personali di ricerca travagliati ed a volte eroici, ma che poi per questo bisogno di rimanere aggregati in idee e simboli (faticosamente trovati) rinunciano a quanto di stupendo li caratterizza individualmente, cadendo a volte nel conformismo e nella conservazione...non che questo accada a tutti, ma certo é un rischio di tutte quelle aggregazioni umane nelle quali inevitabilmente vanno creandosi legami affettivi (e che ben vengano).
Noi ci siamo aggregati in AST-sit perché é vero che c'é da portare conoscenza e che é necessario costruire una forza associativa che possa pesare in futuro, determinare dei cambiamenti importanti, infatti anch'io auspico che noi si diventi sempre più forti, ma nell'ottica di operare per gli scopi detti!
Se putacaso dovesse nascere un'altra associazione più capace di noi a perseguire questi scopi, sappiate tutti che io sarò il primo a trasferirmi lì, e ad invitare le altre persone a fare altrettanto.Almeno così mi piace pensare.
E qui vorrei affermare che per me é stato un vero dispiacere non essermi potuto avvalere di quanto di associativo (almeno nella denominazione) esisteva già in Italia, E DI AVER DOVUTO FORMARE UNA NUOVA ASSOCIAZIONE per la TS.
Per questo mi piacerebbe vivere un'associazione che, fino a quando riterremo di avere originalità da portare, si accontenti di essere presente e non di predominare; ben vengano altre cento realtà associative auspicando che un giorno si possa essere in grado di lavorare tutte insieme, allo stesso modo vedo con ottimismo il nascere di diverse competenze e diversi luoghi di possibili cure e sostegno.
Questa visione associativa, che definirei "leggera" e diffusa, per come conosco o credo di conoscere la forma mentis della media dei tourettici, é quella che meglio dovrebbe rispondere alle nostre caratteristiche (ad esempio l'isopportabilità per i luoghi chiusi, concreti e metaforici) in quanto presenta il minimo di costrizione ed il minimo di obblighi, che in AST alla fine non sono che l'evidenza scientifica, l'interdisciplinarietà di approcci e lo spirito di collaborazione e mutuo aiuto (come si evidenzia nel forum).
Questa visione associativa é anche quella che però può meno rispondere ad alcune spinte tipicamente tourettiche (sopratutto maschili mi sembra di poter dire) che sono quelle di competere e gareggiare, di vincere. Ma questo é appunto un lato tourettico pesante da portarsi dietro, spesso esso stesso una gabbia.
Certo é una scommessa, perchè nella leggerezza si potrebbe perdere di organizzazione e di forza e peso sociale, ma é un rischio che personalmente accetto. L'unica cosa che non vorrei perdere é la serietà, e su questo tutti ci stiamo oggi impegnando,dal Piemonte all'Emilia Romagna,dalla Campania alla Sardegna,dalla Basilicata al Friuli, e oltre.
Nei prossimi convegni non da noi organizzati mi piacerebbe solo ricordare che la nostra originalità merita di essere conosciuta, e poi magari seguita, anche criticata. Per questo parteciparvi portando le brochure dell'ASTsit é una forma di scambio e di informazione, un canale di comunicazione.
Auguro a tutti di noi di divenire così forti ed efficaci da poter un giorno fare a meno di ciò che abbiamo costruito.
Ovviamente questa non é che la mia attuale visione politica, non é detto che non cambi (per gusto di potere), ma non é detto neppure che io sarò sempre il Presidente di ASTsit.
Con affetto GFM
PS Forse bisognerebbe mettere la brochure nel sito in modo che sia scaricabile e stampabile (a richiesta nominativa ovviamente)dagli interessati.
[Modificato da Gianfranco Morciano 19/08/2007 12:04]