Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

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nessuna voglia di stare con gli altri

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2012 17:39
30/07/2007 17:37
 
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messaggio di Agela.Angie

Ciao a tutti, eccomi di nuovo qui a chiedere il vostro aiuto: mio figlio, 11 anni è di nuovo in una fase piuttosto critica, sicuramente la scuola è complice ma secondo me alla base di tutto c'è la sua non volontà a stare con gli altri.E' tremendo, si lamenta di essere solo, di non sapere con chi giocare, si compra in continuazione giochi, strumenti elettronici, cose di ogni tipo che porta a casa e neanche apre, glialtri lo invitano , lo spronano, gli propongono cose da fare e a lui non va mai bene niente, trova sempre la scusa per rinunciare e restare a casa per poi di nuovo tornare a lamentarsi. Per noi genitori è avvilente e sfinente, siamo veramente demoralizzati, sembra una lotta contro i mulini. Voi che avete figli un pò più grandi di lui, ditemi, anche a voi capitava questo e se si come avete affrontato queste situazioni. Io certe volte gli impongo di fare le cose, però poi vedo che si agita e mi pento di aver insistito. Sapete, la paura di vederlo ripiombare nel tunnel dei tic, degli urli, delle paure è tanta, ma vederlo così, solo e poco coinvolto nella vita di gruppo mi spezza il cuore, sento che perde tempo prezioso ma che possiamo fare? Prof. Morciano lui spera di rivederla presto, ci farà sapere quando potremo incontrarci? Perdonatemi se non intervengo spesso sul forum, sappiate però vhe vi leggo sempre e faccio grande tesoro di quello che scrivete, siete veramente formidabili. Un abbraccio a tutti e buone vacanze pasquali.

angie
30/07/2007 17:38
 
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risp fmazzuco


Occorre cercare le amicizie vere

Mio figlio ha 15 anni ed ha la TS.
Fortunatamente non ha mai avuto grossi problemi a socializzare, perche' nonostante i suoi scatti (i compagni lo chiamano "schizzo"), riesce ad attirare l' attenzione invece grazie alla sua simpatia ed alle sue capacita' mimiche e comiche: diverte i compagni imitando tutti i professori con alterazione da parte di questi ultimi in quanto finisce con lo sconvolgere l' intera classe.
Per questi suoi tic, probabilmente qualcuno lo prende anche in giro; ma mi pare che lui non se ne faccia assolutamente un problema.
A parte i compagni ha anche alcuni amici 'speciali', di vecchia data, 'speciali' perche' figli di due mie carissime amiche; ho notato che il rapporto con loro e' cambiato da quando sono stati informati che lui soffre di questa sindrome: mi sembra che lo vedano con occhi diversi, quasi come se non fosse piu' all'altezza di condividere le cose con loro.
Ma esiste anche un amico davvero Speciale perche' nonostante abbia saputo della sua situazione nulla e' cambiato ai suoi occhi; anzi quando esagera con gli scatti, il suo Amico cerca di calmarlo con assoluta indifferenza della situazione che in certi casi diventa davvero pesante (li osservo in casa nei momenti di gioco che condividono in continuazione).
Sono convinta che questo ragazzo sia davvero un Grande.
Come vedi esistono anche le persone veramente amiche che ti stanno vicini in qualsiasi situazione e soprattutto che non ti fanno sentire diverso, anzi, addirittura non lo pensano affatto: basta avere la pazienza di aspettare.
Su, coraggio, tuo figlio e' piu' giovane; aiutalo tu a trovare gli amici potenzialmente giusti e vedrai che prima o poi qualcuno trovera'.
Un abbraccio
FM
30/07/2007 17:38
 
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risp morciano
angela


Carissima,
famm................................................................
....................................................................
[Modificato da Gianfranco Morciano 10/02/2009 12:12]
30/07/2007 17:39
 
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r angela angie

per fmazzucco

Grazie per l'incoraggiamento, condivido quello che dici sugli amici veri, tuo figlio è bravo a fragarsene dei suoi tic, il mio invece è ancora proteso a nasconderli, pensa lui fa di tutto per arrivare in ritardo a scuola la mattina in modo che lui possa tranquillamente farsi tutti i suoi rituali quando lo lascio, senza che nessuno lo veda perchè tanto sono in classe già da 10 minuti.Questa cosa l'ho scoperta di recente, infatti posso chiamarlo anche alle 6 la mattina, non serve lui tiene il tempo sotto controllo per arrivare quando dice lui. Quando fa i suoi rituali per strada, le contorsioni oppure il tirare su con il naso tipo grugnito, si guarda prima intorno per accertarsi che non ci sia nessuno se sta arrivando qualcuno li fa a bassa voce. Ormai ne ha talmente tanti che a volte li confonde e li recita al momento sbagliato io per sdrammatizzare mi metto a ridere e cerco di coinvolgerlo, ma niente da fare lui ricomincia. Lui è ancora molto confuso sul valore dell'amicizia e soprattutto quando si trova in compagnia di questi potenziali Amici Veri lui fa sempre lo sciocchino e rovina tutto. Spero che questa sia una fase passeggera, Dio solo sa quanto gli voglio bene e quanto non ho ancora accettato questa sua diversità, questo suo essere "speciale". Fatico molto a fare finta di niente, in realtà mi sento un pò in colpa perchè in fondo turettica lo sono un pò anche io anche se adesso non ho i tic e penso che lui sia terribilmente simile a me. Molte delle cose che fa le ho fatte anche io e alcune continuo a farle tutt'ora. Grazie ancora e al prossimo post.

angie
30/07/2007 17:39
 
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r angela angie

per il prof. Morciano

Grazie Gianfranco, sapevo che potevo contare su di te per un buon consiglio, oggi ti faccio chiamare, stamattina l'abbiamo costretto ad andare in bosco con gli scout, spero che passi una buona giornata, loro lo accettano e lo apprezzano per quello che è, sono io che devo imparare ad accettarlo. Dico , penso , mi riprometto ma poi ci ricasco sempre. Ora poi che a scuola mi creano problemi, maledetta scuola che per me è sempre stata così importante, è ancora peggio. Ti auguro una buona giornata

angie
30/07/2007 17:40
 
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r fmazzuco


per Angie

Carissima,
ti sento cosi' vicina, perche' anche io facevo, o faccio ancora fatica ad accettarlo, e soprattutto facevo fatica ad accettare che faticasse a studiare. Mi ero creata delle aspettative su di lui (figlio unico), aspettative che forse non ci si dovrebbe creare su nessuno! Quando non sapevo ancora che si trattava di Tourette pensavo "passerà', e' questione di tempo". Mi diceva il neuropsichiatra infantile che me lo seguiva all' eta' di 9 anni, quando manifestava le prime stranezze : "suo figlio e' un pentolone che bolle; prima o poi esplodera' ". E con l'adolescenza e' esplosa la Tourette.
Io e mio marito soffriamo ormai in silenzio mentre lo osserviamo quando e' preso da questi suoi rituali che ce lo rubano per parecchio tempo; e' una cosa che fa proprio male per un genitore vedere il proprio figlio che non e' padrone del proprio corpo e delle proprie azioni, al punto a volte di non riuscire neppure a vestirsi!
Devo dire però che a scuola e con i suoi amici riesce a controllarsi bene e riesce ad essere socialmente accettabile. E credo che cio' per lui sia di conforto; e lo e' anche per me e suo padre.
Gli esperti dicono che questa e' l' eta' piu' brutta; voglio provare a sperare che sia vero. Aspettiamo con pazienza e pensiamo che anche il tempo comunque e' una buona medicina !
Un abbraccio
FM
30/07/2007 17:41
 
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risp lasraghina

il sentirsi soli

cara angie, leggere la storia di tuo figlio mi ha fatto venire in mente tante cose di me, di quando avevo più o meno la stessa l'eta e di come non sentissi molto l'esigenza di stare con gli altri coetanei.
cioè, mi spiego, l'esigenza l'avevo, ma non riuscivo a trovare amichette che avevano i miei stessi gusti, e in più avevo l'enorme fortuna di avere come compagna di giochi mia sorella gemella che mi accettava (soffrendo e proteggendomi) nei momenti in cui avevo i tic e la cosa non mi spronava molto a fare nuove amicizie.

stare insieme agli altri per noi che abbiamo una particolare sensibilità penso sia difficile anche perchè delle volte si ricevono stimoli che ci danno fastidio, io ad esempio in questo momento non sopporto il fumo, o i luoghi affollati, o i rumori forti come una discoteca, devo essere particolarmente predisposta per stare in un abiente così particolare, ho sempre prediletto uscite con poche persone (anche se ultimamente le cose stanno cambiando)anche perchè le mie battute frizzanti e alle volte fuori luogo creano imbarazzo...gli amici intimi invece ci ridono su, anche se a volte non mi capiscono...quindi, capirai anche tu, ci vuole pazienza a starmi vicino...

ho sempre avuto pochissimi amici, e a un certo punto, verso i vent'anni mi sono resa conto che non sapevo stare in gruppo... a vent'anni!!!! (quando sono andata a vivere da sola a milano)
fino ad allora era come se mi bastassi da sola...ero piena di risorse, pittura, musica, teatro...facevo mille attività che mi occupavano l'intera giornata, ma mai attività di gruppo che mi insegnassero a stare insieme a gente diversa da me, a non essere autocentrata, a non interrompere gli altri con frasi impulsive, a non decidere sempre io...uff! è stata dura, e adesso che ho 29 anni ci sto ancora lavorando.

beh, ho appena detto che non sono autocentrato e ti scrivo tutta la storia (noiosissima) della mia vita! non vorrei, ma magari con quello che ti racconto spero tu possa trovare qualche spunto di riflessione e delle idee per aiutare tuo figlio...
quindi continuo...
a me ha aiutato tantissimo il teatro e la musica e penso che per la mia tourette (lieve) abbia giovato dedicare molte ore a studiare musica e copioni per "rappresentare"...successivamente, nei gruppi che frequentavo per fare spettacoli, ho trovato quegli amici veri che tanto desideravo, e anche l'amore.

una cosa stranissima. io coi coetani a scuola non legavo (anche perchè senza sudiare ero la prima della classe in tutte le materie, e c'era anche una sorta di invidia di molti), ma i centri estivi erano una cosa fenomenale...stranamente, trovavo moltissimi amici. avrei messo la firma per starci tutto l'anno!le capacità di creare canzoncine, fare recite,suonare, stare in mezzo alla natura... avere voglia d fare tante cose diverse...era bellissimo per me! inebriante per una piccola ipercinetica bisognosa di stimoli...quindi mi chiedevo...come si trova tuo figlio agli scout?
magari fa resistenze per andarci , ma alla fine si diverte un mondo...e potrebbe essere che a voi non lo dice...beh...facci sapere
un abbraccio emi
30/07/2007 17:41
 
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r marcimari

tempo

Angie...
Mi hai fatto tornare in mente un periodo non troppo lontano: quando andava ancora a scuola.
Anche il nostro faceva di tutto pur di arrivare in ritardo a scuola e magari non andarci per niente.
Potevamo svegliarlo anche alle sei come dici Tu, ma non serviva a nulla.
Ricordo che lo chiamavo dall'ufficio alle 8 e ancora mi rispondeva che si doveva mettere quel maledetto gel nei capelli.
Alle 8,20 stessa storia...
Poi tornavi a casa alle 14 e lo trovavi davanti al computer e con sguardo strano ti diceva di non aver fatto in tempo.
Il gel era la scusa, i rituali la giustificazione.
15 anni.
Dopo poco tempo, nonostante lo avvertissimo prima di uscire di casa, che era troppo tardi per curarsi i capelli e lo chiamassimo dall'ufficio, prese a non rispondere al telefono di casa.
Tiravi su un forte sospiro e ti dicevi: finalmente, oggi é andato a scuola!
Ebbene alla 14 mettendo piede in casa, ti accorgevi dell'ennesima rinuncia.
Che stano.
Rituali a nastro, torsioni, contorsioni, gel e contro gel, scatti, schiarimenti della voce, pestamenti vari dei piedi sul pavimento, nuovamente gel.
I capelli venivano ordinati quasi singolarmente.
Alla fine dopo tante assenze e ritardi, colloqui con insegnanti e psicologi, giustificazioni varie a tutte le ore, spiegò di non riuscire più ad andare a scuola.
Specificò il suo disagio in classe e che alcuni compagni lo prendevano in giro
Decidemmo per il ritiro da scuola, noi e lui, insieme, con l'impegno che avrebbe dato l'esame...
Nulla di tutto ciò.
Buio.
Una vera sconfitta.
Ricordo che in molti mi dicevano che non lo avrei dovuto far uscire più, visto che non aveva voglia di andare a scuola, non avrebbe dovuto condurre più vita sociale: cosa avrei dovuto fare?
Penso che avrei infierito ancora su un' anima gia devastata.
Oggi, a distanza di due mesi, penso che se avessi optato per non farlo più uscire, avrei fatto altri danni.
Guai se non esce la sera con alcuni amici.
Quando non esce sembra un anima in pena, anzi una animale in gabbia.
Un caro saluto marcimari
30/07/2007 17:42
 
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risp mariannaland

per Angie

carissima ho letto il tuo post non sono mamma ho 28 anni e leggendo il post di lasaraghina vedo me stessa.. forse tuo figlio ha bisogno di sicurezze ma non "imposizioni" neppure di paure o ansie da parte tua..ti spiego ho una mamma che è sempre stata molto ansiosa con me e un padre "padrone" che ora in vecchiaia si è calmato..ma ti assicuro che quando ritorno indietro nel tempo e ricordo quei periodi della mia adolescenza in particolare gli 11_12_13 anni mi viene da piangere perchè ricordo il mio dolore soprattutto quando andavo a scuola mi sforzavo ad interessarmi delle cose che facevano le mie compagne mi annoiavo e non vedevo l'ora di tornare a casa dove ero me stessa dove mi sentivo "libera" e la musica era la mia droga-medicina tutt'ora lo è...comunque per i rapporti che avevo con i miei genitori scriverò un post dico solo che per un bambino come tuo figlio un atteggiamento troppo morboso o ansioso è da sconsigliare mentre la libertà il sorriso e la semplicità dei gesti di una madre possono essere molto utili..un clima di tensione è molto nocivo mentre se si dimostra di essere "fiduciosi" e allo stesso tempo "disponibili" per un bimbo tourettico credo sia molto importante...ripeto non sono un psicologo ma immedesimandomi al mio vissuto non posso che consigliare queste piccole dosi di amore...un grande abbraccio
marianna
30/07/2007 17:43
 
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risp gigliodellatorretta

Ciao Angela,

il conflitto “solitudine / desiderio di relazioni” che sta vivendo tuo figlio in questo momento, mi rimanda a vissuti personali. ...........
....................................................................
[Modificato da Gianfranco Morciano 10/02/2009 12:14]
30/07/2007 17:44
 
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rangela.angie


grazie Giglio

Grazie Giglio, tu mi dai conferma di quello che in qualche modo ho intuito circa i disagi di mio figlio, tuttavia è difficile gestire alcune situazioni. Penso che la cosa più giusta da fare sia ripettare le sue necessità e dargli fiducia, e sperare che tutto migliori. Lui è estremamente sensibile, ha un gran bisogno di sentirsi accettato per come è, intuisce rapidamente se non è ben accetto o deriso e si allontana come meglio può, chiede di andarlo a prendere a scuola, agli scout o addirittura chiede a me e a mio marito di restare sempre nella zona dove è lui in modo da poterci chiamare. E' ancora piccolo mio figlio e soprattutto ha vissuto mesi difficili, sono convinta che con il passare dei mesi la cosa migliorerà, deve migliorare, guai se no! Nei giorni scorsi abbiamo avuto la riunione a scuola con i professori, il Dirigente e il medico che segue mio figlio. Il medico è stato molto bravo ha illustrato in modo molto chiaro la situazione e soprattutto ha chiesto ai docenti di fare in modo che il ragazzo durante le ore di permanenza a scuola non senta la necessità di chiamare i genitori cercando quindi di farlo stare bene, di rassicurarlo. Vediamo cosa succederà nei prossimi giorni, da parte della scuola c'è stata apertura e volontà di aiutare, il Dirigente ha parlato di programmi personalizzati senza necessità di chiedere la 104, come del resto previsto dalla vigente normativa. Io spero veramente che tutto prenda un'altra piega proprio per la serenità di mio figlio.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno risposto, sappiate che ognuno di voi ci è di grande aiuto. Un abbraccio a tutti

angie
03/01/2012 11:10
 
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videogiochi e disattentività

leggo oggi questo articolo su repubblica

milano.repubblica.it/cronaca/2012/01/03/news/bimbi_stressati_a_quattro_anni_si_curano_con_la_meditazione-2...

nel quale si additano i videogiochi e l'eccesso di permanenza on-line come cause di disturbi dell'attenzione, ansia e panico a scuola.

Vorrei capire, se qlcn me lo sa spiegare, in base a quale meccanismo mentale può il videogioco portare alla disattenzione scolastica, tenuto anche conto che videogiocare di attenzione ne richiede di per sè; li ho sempre condannati perchè a parte rari casi in media mi sembrano davvero poco costruttivi se non diseducativi, ma non pensavo potessero anche avere conseguenze di altro tipo.

Voi gentiori che avete i figli disattentivi o ansiosi o asociali, potete confermare che fanno largo uso di videogiichi o di internet? C'è qlcn che invece ha figli "disinformatici" ma disattentivi lo stesso?

Owlly


07/01/2012 19:10
 
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Quanti anni sono trascorsi da quando ho intavolato questa discussione.... e quante cose sono successe! Mio figlio ha quasi 16 anni e appena adesso scopre il gusto di avere qualche amico, ma tutt'ora è tutto tanto difficile. Lui non si fida degli altri, è sempre molto sospettoso, vede oltre i comportamenti apparenti e trae rapidamente conclusioni. Rispondo ora ad Owlly: mio figlio ha un forte deficit attentivo, ha tutti i video giochi che esistono in commercio ma non è mai riuscito ad usarli. Una volta un luminare fdella trerapia cognitivo comportamentele ci disse che nel suo caso potevano essere utili per migliorare la concentrazione, ma lui non è mai riuscito ad usarli per più di qualche minuto, anzi lo agitano parecchio.
Per il web master: se uno volesse rivedere le risposte di Gianfranco cosa bisogna fare? Ho visto che sono tagliate.
Vi abbraccio tutti e vi auguro un buon 2012.
07/01/2012 21:42
 
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Angela a cosa ti riferisci? ai testi che sono sul sito o sul forum?

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Responsabile Soci e Tessere
e mail: resp.soci@sindromeditourette.it

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08/01/2012 17:45
 
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Mi riferusco alle risposte che Gianfranco a suo tempo diedenell'ambito di questa discussione sul forum, se scorri vedrai che le sue risposte e quelle di Giglio sono tagliate.
09/01/2012 00:34
 
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Vero, molte risposte non sono più nel forum. Convinto dell'imminente chiusura le avevo tolte per farne delle parti nel sito, le ho copiate e messe in una cartella.....che però non riesco più a trovare (a proposito di problemi attentivi).

11/01/2012 09:24
 
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disinformaticissimo e disattentivissimo
Owlly, ti rispondo. Io ho un figlio assolutamente disinformatico, nutre il disinteresse più totale nei confronti di videogiochi, playstation varie, sembra un extraterrestre quando i suoi compagni ne parlano e lui dice "cos'è la ui?".. ha però un forte deficit attentivo, direi che questa è in assoluto la sua caratteristica tourettica più chiara e anche più invalidante.. questo fyi, raccogli i dati e fammi sapere... baci, a presto
11/01/2012 12:06
 
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idem come sopra
Anche il mio G. ha un forte deficit attentivo, cha ha da sempre, prima ancora che scoprisse la play, i video-giochi, ecc. ecc.
Ciò non toglie che stare troppo al pc o al display FACCIA MALE [SM=g7564] !
A presto
franca
12/01/2012 17:39
 
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Socio di AST SIT
Al contrario mio figlio è estremamente interessato al pc, informatica,videogiochi e chi più ne ha......
E' iperattentivo.
In altri familiari notiamo lo stesso interesse, altri si sono lanciati nello studio di uno strumento musicale.
Mia figlia, 10 anni, vuole provare il violino.
E' l'ossessività la caratteristica dominante ed è un problema a questa età farlo smettere, aggiungiamoci l'oppositività e..., per ora qualche amico del cuore e una bella partita a calcio o altri giochi all'aperto riescono a interessarlo.

A presto
Federica
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