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Ultimo Aggiornamento: 10/02/2009 11:11
22/07/2007 09:00
 
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Post: 649
Registrato il: 17/07/2007
Vi vorrei raccontare un particolare che in questi ultimi giorni mi rende le giornate più pensierose del solito…
Il nostro Marcimarino, qualche settimana fa, si era creato una seria frattura al braccio sinistro.
Ebbene, l’ho accompagnato al pronto soccorso dove lo hanno visitato, ingessato e rimandato all’indomani con un punto interrogativo sul da fare…
Tre giorni dopo, decidono l’intervento chirurgico per ridurre le fratture e stabiliscono la data.
Il giorno dell’intervento lo hanno tenuto in corsia in attesa che da un momento all’altro lo portassero in sala per intervenire appunto.
A fine giornata l’ortopedico gli comunica che per ovvi motivi l’intervento è stato rinviato al giorno successivo.
La mattina dopo, verso le 09:30, lo portano in sala e solo alle 15:00, al suo rientro in corsia, scopriamo che lo avevano trattenuto in attesa sino alle 13:00 circa.
Questa precisazione di eventi, la sottolineo, per un particolare che poi riprenderò…
…Noi accompagniamo il suo rientro in camera, come ogni genitore, con un po’ d’ansia, ma lui come solito fare quando è in ospedale, ci da il ben servito, dicendoci che non ha bisogno d’aiuto, con sguardi stupefatti di tutto il personale presente.
Sin dal suo primo arrivo in ospedale, gli specialisti che lo seguono per TS, si mettono in contatto con il primario della divisione ortopedica e scambiano informazioni su una sindrome che nessuno o quasi conosce…a parte qualcuno.
Nei giorni successivi, noi ci rechiamo più volte a trovarlo, lui sempre molto schivo…
Il personale medico e paramedico chiedono chiarimenti sulla TS perché non capiscono cosa sia…vedono in lui un personaggio molto affabile, tranquillo, comunicativo e simpatico nella vita della corsia, tra vecchietti che urlano e allettati in trazione, compresi i compagni di stanza.
Il giorno prima della sua dimissione, insieme a noi, vanno a trovarlo amici e genitori, i quali notano una tranquillità assoluta e nuovamente chiedono, in disparte, chiarimenti del suo autocontrollo esasperato, citando che neanche loro in simili situazioni avrebbero retto con tanta forza…
Noi diamo le spiegazioni del caso e diciamo che il rientro a casa, sicuramente sarà tosto…
Mi riaggancio al particolare della citazione degli eventi…
…In pratica è stata una settimana di situazioni che secondo me, avrebbe sfibrato chiunque, prescindendo dal dolore che i medici hanno spiegato fosse abbastanza forte.
Una settimana di autocontrollo totale, sembrava una situazione stranissima…
Non credevamo ai nostri occhi, non un accenno a tic, compulsioni, nulla di TS.
Arriviamo a casa dopo le sue dimissioni…apriti cielo!!!
Come se qualcuno avesse inserito la spina della lavatrice per centrifugare…
Urla, da matti, sembrava essere con una muta di cani arrabbiati per la fame, sbattimenti da cava di granito e bestemmie all’inverosimile con un misto di pianto di dolore e rabbia insieme…
Che strizza ragazzi, nulla lo calmava, con il braccio libero cercava cose da rompere e urlava dalla disperazione…
In brevissimo tempo, scambiamo con la neuropsichiatria che lo segue per almeno quattro, cinque volte in un’ora…
Lei lo sente urlare, dal telefono e capiamo che non lo hanno mai visto in queste condizioni.
Cerchiamo di dargli un calmante che non riusciamo a fargli assumere… dopo infinite prove e riprove riusciamo a dagli una dose abbastanza tosta e finalmente si rilassa…per due ore.
Si sono fatte le 20:30 e da che è rientrato a casa sono trascorse sei ore…non so se mi spiego!!!
Con mia moglie e la piccola, tiriamo su un attimo di respiro e incrociamo le dita.
Il giorno successivo, inizia la battaglia perché lui non vuole assumere i farmaci post operatori, antibiotici e punture anticoagulo…ha la febbre e gli diamo anche un antipiretico…
Ogni giorno alle 15:00 devo tornare dal lavoro per iniziare con lui la negoziazione per l’iniezione che si concluderà inesorabilmente dopo un’ora di trattativa stretta…
Questo per dieci giorni…che stress!!!
Durante questi giorni, comunica pochissimo con noi e con gli amici, non ha più cura neanche della sua persona, si abbandona facilmente come un eremita e trascorre molto tempo al pc con giuochi di ruolo in rete…non vuole consumare neanche i pasti con noi e si nutre in maniera precaria e limitata al massimo, va a dormire tardissimo solo con i massaggi alla schiena della mamma che deve sottostare allo scandire del suo tempo.
A fatica riusciamo a farlo parlare se non per urlarci contro per un nonnulla…le parolacce e gli accenti pullulano…
Tre giorni fa, all’ennesima negoziazione sull’iniezione, che salterà con decisione, non ci vedo più e a seguito degli accenti nei confronti di tutti, molto spinti, mi scappano due ceffoni seri, come non mai e dimenticandomi di tutto: gesso, tourette, dispiacere e tutto il resto, in quel momento mi sono sentito toccato nell’anima e oltre…non potevo più concedere tutto questo per comprensione… non potevo!
Ebbene, da quel momento ho deciso di gestire io il tempo da trascorrere davanti al pc, e i pasti tutti insieme e alla stessa ora.
Strano…sono tre giorni ragazzi che non emette un solo segnale di tourette, parla abbastanza serenamente, scherza con la sorellina e cerca spesso le coccole della mamma…con me il rapporto è molto rigido, ma non mi preoccupa, restasse tutto così, ci metterei una firma grande anni luce, ma so’ che prima o poi il sogno finirà e la lotta si sposterà nuovamente in trincea, devo solo attendere e ricaricare le batterie, mie e di tutti gli altri che compongono la famiglia…purtroppo nel frattempo anche il nostro Marcimarino le ricaricherà…ne son sicuro!
Questo è ragazzi quello che vorrei mettere alla vostra attenzione, un po’ per scaricare la mia tensione e un po’, non lo nascondo per sentirmi dire qualcosa: non importa cosa!!!
Non vogliatemene per avervi costretto a leggere sin qui e con insistenza, rovinandovi le pause pomeridiane che per il periodo, meritano ben altro tipo di letture…
Un caro saluto
Marcimari [SM=g7535]

[Modificato da marcimari 22/07/2007 09:10]
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