Consigli educativi su comportamenti oppositivi

Buongiorno,
sono nuovo e appena presentato.

Il mio piccolo Simone, 5 anni, sta presumibilmente sviluppando, come comorbilità, un comportamento oppositivo provocatorio.
Qualcuno di voi con "esperienza nel settore" saprebbe darmi dei consigli educativi su come affrontare le crisi di rabbia?
Io e mia moglie abbiamo le idee chiare sul modello generale (premiare i comportamenti positivi, disinnescare con alcune procedure gli inizi della crisi o i tentativi oppositivi ecc..), ma ancora non sappiamo qule possa essere il giusto comportamento quando, in preda all'ira e/o ai pianti, lancia epiteti a valanga verso genitori e famigliari.

Dobbiamo riprenderlo?Se si come? Dobbiamo allontanarci? Dobbiamo far finta di niente? Ma se facciamo finta di niente, questo non è deletereo per la sua educazione?

Ringrazio anticipatamente quanti potranno darmi un consiglio

ciao, dovresti spiegare meglio cosa intendi per comportamento oppositivo provocatorio, visto che è decisamente piccolo.. certamente fai bene a stare sull'attenti, sapendo che il buongiono si vede dal mattino.. e visto che nessun esperto risponde, al massimo potrò raccontarti cosa accadeva a noi 10 anni fà.

Ciao,
un giorno, circa 6 settimane dall'esplosione dei tic, è scaturito, inveendo contro i genitori, dicendo che tutti ce l'avevano con lui, sbattendo porte e oggetti. Non si è calmato fino al giorno dopo quando, per prendere la situazione in pugno, gli ho spiegato che quella che sentiva era una specie di malattia, che abbiamo chiamato malattia della rabbia. Da quel giorno non è più stato lo stesso. A periodi più o meno buoni, ma quando scaturisce partono botte, parolacce, poi si ritira dicendo che tutti ce l'hanno con lui. Secondo letteratura psicologica, sembrerebbe la fase embrionale del comportamento oppositivo provocatorio che dovrebbe svilupparsi dai 7 anni

Si, potrebbe essere.. il ns Emanuele ha comportamenti identici ma comparsi da circa 3/4anni quindi fino a 9 non erano così presenti o almeno a noi evidenti. Noi quando esagerava cercavamo disolarlo, anche come monito.. e lui poco dopo, il tempo di deca tare la rabbia e ci cercava con più miti atteggiamenti. . Anche se poi i giorni seguenti eravamo da capo, tutto questo principalmente per gli atteggiamenti violenti mentre per i nomi o maldicenze lo abbiamo assecondato spiegando che non ci faceva piacere ma che sapevamo non era facile evitare ma sopratutto che non era cattivo.. ma una specie di tic. In questo modo siamo arrivati ad oggi dove non c'è giunta ancora nessuna critica dall'esterno, a quanto pare si comporta bene fuori casa, ma dentro siamo i suoi cuscinetti. .

Ottimo. Se si comporta bene fuori casa, comunque, non penso sia C.O.P che a quanto pare è alquanto prorompente e incontrollabile. Voglio dire che la strategia educativa (che adottiamo identicamente anche noi) è servita a soffocare la tendenza. Ottima notizia e speriamo bene. Grazie molte