Succedono anche a me certe cose.
Per esempio Se vedo persone a rischio di incidente vedo già nella mia mente il futuro tragico incidente.
E spesso insieme all’ansia ne percepisco le immagini e le grida e il dolore dei malcapitati quasi anche il dolore. Quando poi sento di incidenti avvenuti e ci è scappato anche il morto, la mia mente è tormentata su cosa ha provato la persona appena prima dello schianto, che sensazione ha avuto, che reazioni fisiologiche si sono messe in moto, che cosa ha visto prima di morire. E avvolte "provo a rivivere" nella mente quel tragico momento che ha avuto quella persona.
Non che voglia provare a fare un incidente così da soddisfare la mia curiosità, ma questi pensieri rimangono per un po dopo che ho sentito la notizia e mi faccio tutte queste domande inquietanti. Mi inquietano ma ci devo pensare.
Per quanto riguarda di azioni pericolose, non ne faccio di grosse o eclatanti. Solo quando sono in bici, per esempio, mi piace fare lo slalom tra due persone che passano dalla strada. E più lo spazio tra le persone è stretto più sento l’impulso di farlo.
Comunque, se mi accorgo che diventa eccessivamente pericoloso mi fermo. Avvolte sono attratto e spaventato contemporaneamente da avvicinarmi a sporgenze alte. Avrei l’impulso di arrivare al limite e poi tornare indietro. Ma questo rimane più delle volte solo un impulso impellente dentro di me. Ma non lo faccio.
Un altra cosa, che non è pericolosa, ma fastidiosa, se devo fare una compulsione la devo fare sentendo fatica fisica. Tipo, mi capita quando faccio le pulizie, se pulisco il pavimento devo toccare gli angoli della stanza (se no è come non aver pulito per niente la stanza) e avvolte, tra un mobile e l’altro faccio fatica ad arrivare a tutti gli angoli. Invece di semplificare spostandoli, sento che devo toccare l’angolo ma farlo in maniera faticosa. Solo così mi sento di averlo fatto bene.
Mi viene in mente un altra cosa ora. Anche questa è fastidiosa e forse può diventare pericolosa. Quando sono in ansia, i miei occhi vanno a puntarsi o si muovono a guardare un punto che non voglio. Quando ero dal mio psichiatra ed ero un po in ansia mi succedeva che lo sguardo si spostava in alto a sinistra e non guardavo il medico. Infatti lui si è chiesto se c’era qualcosa nel punto che l’occhio mi andava. Ora è molto che non guido e non so se questo mi succederebbe e comprometterebbe la sicurezza della guida.. Non mi ricordo se lo facevo tempo fa.
Per contro invece di farmi del male, ho paura di fare male agli altri. Pochi giorni fa, un mio amico mi ha regalato un coltellino svizzero molto carino, da mettere insieme al porta chiavi. Io ho sorriso del buon gesto fatto ma, arrivato a casa, ho levato il coltellino dalle chiavi. Il sol pensiero di andare in giro con un oggetto che potrebbe colpire qualcuno mi angoscia. Ho paura di fare male agli altri. Anche quando ho coltelli in mano e ho persone vicine, lo poso subito perchè mi viene la nausea. Vedo come dei flash nella mia mente di pensieri che uso il coltello in maniera avventata.
C’è una cosa interessante che dice Beck padre della terapia comportamentale.
Dice una cosa molto interessante e vera.
Per chi ha il DOC pensare un’azione equivale ad averla compiuta. Quindi se penso che con quel coltello colpirò un mio parente o amico e ho paura e solo l’idea mi ripugna anche se non lo fatto ho la sensazione di averlo compiuto. E mi sentirò terribilmente in colpa.
Sapere questo si può riuscire ad aiutare come si sente una persona col DOC.
Poi è vero, ci pensavo in questi giorni. E’ di nuovo un paradosso. Io ho pace se sono in ansia. Se non succede niente di tragico sono felice, ma l’ansia mi dice che qualcosa di terribile rovinerà quei bei momenti. L’ansia sale fino al punto che desidero disperatamente che la cosa tanto temuta si avveri. Meglio che succeda che rimanere in attesa. L’attesa uccide.
Sulle medicine, non bisogna demonizzare la cura farmacologica, quando serve serve. Ma deve essere scelta da Bravi psichiatri e non fare cocktail di antispicotici che distruggono la persona. Nella mia esperienza purtroppo sono stato impottito di ogni tipo di psicofarmaci e hanno tirato fuori in me azioni e atteggiamenti che forse non avrei mai fatto se non assumevo tutta quella roba. I giusti e mirati farmaci se scelti bene e la persona risponde bene al trattamento e ne trova beneficio e non ha eccessivi effetti collaterali perchè non deve usarli? Poi ognuno deve fare come vuole e come ha deciso di scegliere valutando i pro e i contro.
Un saluto a tutti!
[Modificato da owlly 04/04/2018 10:00]