un giorno di bilanci

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
tourette1234
00martedì 2 febbraio 2010 22:18
Salve a tutti.
vi conosco e vi seguo da tempo, scrivo in questo forum in maniera anonima, per evitare di espormi perchè la mia posizione non mi permette altro modo, e ho bisogno di un punto di sfogo.
In questo periodo della mia vita mi assalgono due cose principali i tic e delle forti problematiche ansiose.
Al lavoro e al contatto con le persone mantengo un comportamento e un atteggiamento dignitoso, ma nella sfera famigliare e privata le mie manifestazioni sono a livelli intollerabili, intollerabili per me ed anche per chi mi sta vicino e sommato a queste cose per rendermi la vita ancora più difficile a spot arrivano anche gli attacchi di panico.
Non ho tic veri e propri ma compulsioni che mi spingono a fare strani movimenti ripetuti, a volte lanciare grida, e più di tutti sputare continuamente, o per terra o addosso, emettendo oltre allo spunto un fastidiosissimo rumore.
Parte tutto da un pensiero indesiderato e improvviso, che si ripete e si ripete ancora ogni volta che cerco di allontanarlo, altre volte invece sono visualizzazioni, una sorta di ologrammi, (che non sono allucinazioni per intenderci) che rappresentano un qualcosa o qualche
pensiero che mi infastidisce, e da li partono tutti i rituali ticcosi, per sentirmi meglio.
A volte mi lego alla religione, quasi come se dire certe frasi, mi faccia sentire meglio, all' inizio è stato così, poi ha cominciato a non bastarmi più.
Io sono perfettamente cosciente che le cose che faccio, che le urla emetto, gli sputi, sono cose perfettamente inutili, e sono in grado di dare un nome alle mie manifestazioni, ma il problema è
che non sono in grado di fare a meno, quantomeno nell' ambiente privato.
La cosa più brutta è che di recente ho cominciato anche com tic autolesivi.
Vi risparmio poi le manifestazioni ossessive, (tipo toccare le cose o controllare 1000 volte le cose) mi vergono a raccontarle tutte.
Per quanto riguarda gli attacchi di panico, non mi accadono più con frequenza come una volta, ma sono latenti, aspettano il momento buono per uscire e per rovinarmi le giornate; stasera ad esempio
avrei dovuto fare una cosa che mi piace molto, e ho dovuto rinunciare perchè sono stato male durante il tragitto, ero bianco come il latte, nausea, vertigini e tachicardia, tremori e spasmi addominali; sui disturbi d' ansia cerco sempre di fare sforzi per voltare pagina, perchè sto meglio rispetto a tempo fa, ma non riesco a scrollarmeli
da dosso completamente.

In questa serata di malesseri e di delusioni, faccio bilanci, e mio chiedo se forse frequentare alcuni ambienti che io frequento possa in realtà davvero peggiorare la mia condizione, forse anche per via di alcuni tipi di stimoli, e mi chiedo se chi mi sta vicino anche in piccola percentuale abbia le sue ragioni a non capirmi e nel giudicare
inutili tutte le cose che faccio.

L' unica verità è che SONO SOLO, e che in qualche modo devo stare a galla, per non farmi schiacciare ne dai problemi veri ne da quelli legati alla ST.

La voglia di combattere è tanta, la voglia di recuperare è tanta, ma è altrettanto forte sia l' ansia e sopratutto la solitudine; sono uno che non reagisce, non mi lascio traposrtate dalle onde,
ma a volte lo sconforto è tanto.

Grazie a tutti per la Vostra attenzione.
owlly
00martedì 2 febbraio 2010 23:29

[Post rimosso dall'autore]
tourette1234
00mercoledì 3 febbraio 2010 10:15

come ho detto prima vi conosco e vi seguo da moltoooo tempo, scrivo in anonimato perchè la mia posizione attuale con il mondo esterno, non me lo permette, o perlomeno non in certi modi, non tanto per voi, ma quanto per gli altri.
Sei sempre molto gentile nel modo in cui rispondi sul forum, te ne ringrazio, a volte è solo qualche scambio che un pò aiuta, è solo il piacere di sentirsi un pò meno soli in certe situazioni.

La crisi grossa è stata ieri sera, dopo aver inserito il post sul forum, ho dormito come un sasso fino alle 8,30, sembra quasi che l' attacco di panico, mi abbia prosciugato tutte le energie ed oggi mi sento come uno che ha superato la sbornia della sera prima
Ora sto comunque un pò meglio e sono tornato alla mia quotidianità "ticcosa e compulsiva".
Non è il mondo del lavoro il problema, quella è spazzatura ovunque e ho le ossa ben robuste, il problema probabilmente è interno all' ambiente in cui vivo, e e forse alcuni stimoli (ma non tutti) che vivo in alcuni ambienti che frequento possono accentuare le tensioni, ma non escludo che sia un ossessione creata dal mio disturbo nella ricerca di trovare una causa a tutti i costi, anche se nelle ultime settimane per una cosa o per le altra, alcune tensioni le ho sentite.
Prendo da alcuni mesi 20 mg di paroxetina al mattino, la mia
vita è tornata quasi normale, dico quasi perchè comunque non è
esattamente come vorrei che fosse, non riesco a scrollarmi
l' ansia da dosso,come ero già riuscito una volta, mi chiedo se alzare il dosaggio a 30 mg possa aiutarmi di più, ma questa è una valutazione che chiederò al medico.
Per quanto riguarda i tic, aldilà di ieri che ero piuttosto
demoralizzato, io ci convivo da sempre, anche se in questo periodo li sento più del solito, ma più che me è una cosa che disturba gli altri, come detto li tengo ben nascosti a contatto con il mondo esterno.
Ringrazio anche il Dr. Morciano, per il post che ha scritto ieri sera in risposta a Marmotta, non era una risposta probabilmente solo per me, ma ho riconosciuto i miei lineamenti.
Ciao

marmotta@
00mercoledì 3 febbraio 2010 15:36
ma la risposta di GF non era per me, almeno credo. Credo piuttosto che fosse in risposta a figlispeciali
tourette1234
00mercoledì 3 febbraio 2010 15:50
Per chiunque sia non cambia il concetto
sisifo@
00giovedì 4 febbraio 2010 00:21
Assiomi

Uau....la marmotta e il gufo insieme...bho come al solito mi scattano nella mente straordinarie scene di caccia alla Super Quark...

Comunque...

Se vi riferite al post sugli assiomi...bhe...anche io ne sottoscrivo la straordinarietà...credo che molti tourettici vi si siano riconosciuti.

Per quanto riguarda Tourette 1234...scusa se non ti do il benvenuto, nulla di personale...ma la sequenza 1234 unita al nome tourette mi provoca una certa nausea; mi ispira una brutta sensazione. Nulla di personale, ripeto.

Certo che potevo evitare di scrivere certe cose....ma ho scritto ciò perchè questo è un problema di cui prima o poi discuterò. Spero...
sisifo@
00giovedì 4 febbraio 2010 00:22
tourette 1525...questo sì che è un bel nome...mi ricorda l'azzurro.
sisifo@
00giovedì 4 febbraio 2010 01:01
Ciao Tourette 1525...

Scusami sono stato davvero un idiota...sappi solo che so cosa significa avere un attacco di panico o provare ansia...e credo che il mio post non ti sia stato per niente di aiuto...

Inoltre, in questi minuti, senza volerlo, mi sono un po' immedesimato in te...il ritmo delle tue frasi mi mette un po' di ansia, quindi suppongo che non te la passi un gran che bene in questo periodo.

Se ti puo essere di consolazione, immaginati un po' che tipo di problemi mi ha provocato questa "idiosincrasia" nel mondo reale: dire a una persona che mi sta sul c***o solo per la sua faccia...bhe...qualche problema te lo crea...se non qualche occhio nero.

Ti faccio un grande abbraccio....cioè nella realtà non ti abbraccerei davvero...il mio è un abbraccio virtuale, di scuse più che altro...o meglio, ecco...un abbraccio di conforto ;)

owlly
00giovedì 4 febbraio 2010 02:52

[Post rimosso dall'autore]
GiglioDellaTorretta
00giovedì 4 febbraio 2010 09:59
Sai, Sisifo

è una cosa molto lieve, ma a volte mi è capitato di approciarmi un po' aggressivamente con qualcuno perché mi dava fastidio il suo cognome...
marmotta@
00giovedì 4 febbraio 2010 10:21
PER SISIFO
come marmotta mi sento offesa e ti giro le spalle!!!

[SM=g1362237]


tourette1525
00giovedì 4 febbraio 2010 10:30
Caro Sisfo,
ti va meglio il mio nuovo nick???? Ho cercato di accontentarvi tutti...
1234 non ha nessun significato, è che quando non stai bene, se hai bisogno di scrivere qualcosa metti le prime cose che ti vengono in mente per fare più veloce.

Non mi sono offeso, ti assicuro ci vuole ben altro, e poi non auspico a risolvere i miei problemi su un forum, al massimo condiveiderli e cercare uno sfogo nei momenti del bisogno, per curare o attenuare i miei problemi mi rivolgo al mio "santone" che però non ha nulla di magico, solo un approccio scientifico.
Ciao!

PS: con la marmotta più che mangiarla farei una pelliccia...
Gianfranco Morciano
00giovedì 4 febbraio 2010 15:13
numeri!

MI interessa questa cosa del rapporto tra numeri e sensazioni, questa cosa del cielo azzurro ad esempio é legata al numero espresso in migliaia o alla successione di ciascuno dei quattro numeri? Forse alla somma? Col numero c'é un calcolo oppure é davvero solo una sensazione? Sensazione analogica o calcolo?

IL figlio di Bruna ricordo che era terrorizzato dal numero 17, cercava di non guardare tutti i numeri 17...ma nello stesso tempo "per evitare di guardare quel numero finiva per guardare tutti i numeri" , così aumentando la probabilità che il 17 sarebbe stato visto, da una parte. Dall'altra essendo l'evitamento un modo per aumentare l'ossessione alla fine scoprì che il 17 tornava anche quando non c'era, ad esempio 71 era una specie di 17 al contrario, poi cominciava a sommare o sottrarre i numeri ed arrivò a scoprire quanto era terribile scoprire che il numero 23 poteva divenire 17 facendo 20 - 3, e via di questo passo pochissimi numeri riuscivano ad evitargli il problema, certamente ogni volta che riusciva a vedere un numero senza la comparsa del 17 era una gran goduria...forse come un cielo azzurro. E' così con le ossessioni, lo abbiamo scritto tante volte: più le si evita e più queste tornano forti.
Fosse un problema davvero numerico non sono sicuro che aver cambiato numero possa aver fatto bene a Sisifo [SM=g7550]

Poi ci sono gli associati "analogici" dei numeri, diciamo le sensazioni (oddio questa cosa ha un nome ma ora non mi viene) che hanno cioé un valore diverso da quello del numero in sè. E' stato dimostrato che coloro che "pensano in immagini" memorizzano anche in immagini, per questo un numero può avere forma, odore, gusto e richiamare diverse sensazioni emotive (che nulla hanno a che vedere col numero in sè).
I numeri d'altra parte hanno di sicuro un peso ed una loro personalità, una sorta di fisiognomica, non é difficile vedere la diversità analogica tra il 4 ed il 6 ad esempio, e chi non ha mai trovato un senso di pienezza col numero 50? Col 50 non si può non fare una pausa e non tirare un sospiro, é rassicurante.
Insomma un mondo parallelo, quello del pensiero analogico, difficile da condividere senza mettersi in sintonia.

La maggior parte dei tourettici che ho conosciuto, ma anche degli autistici e degli ossessivi come dire...puri, si legano al 3 ed ai suoi multipli. Ma qui torniamo al calcolo, seppure inquinato dall'analogico...qualcosa deve averne accennato Giglio qualche tempo fa a proposito della ritmica. NOn mi ricordo nè dove nè quando, ma c'é(o forse me ne ha accennato a voce, boh)**.

GFM


**il mio rapporto col tempo e con la memoria é numericamente disastroso, però ricordo bene la sensazione che mi ha lasciato e so di averci per un po' rimuginato sopra (non deve essere accaduto molto tempo fa)


GiglioDellaTorretta
00giovedì 4 febbraio 2010 16:01
sì, ne avevamo parlato a voce, recentemente. Ora devo scappare, poi lo riprendiamo
tourette1525
00giovedì 4 febbraio 2010 16:12
Secondo me in alcuni casi più che un problema di numeri è un problema di pensiero magico, il 13 il 17 sono legati a credenze, magari alcuni di noi, pur crescendo per via della STD rimangono un pò più sensibili a certi significati.


Gianfranco Morciano
00venerdì 5 febbraio 2010 00:58


Sì certo, il 17 era temuto per via della sfortuna che una credenza popolare attribuisce a quel numero...ma era divenuta un'ossessione, la pratica di somme e sottrazione era arrivata dopo come complicazione dell'evitamento. Una trappola.

owlly
00domenica 7 febbraio 2010 19:15


[Post rimosso dall'autore]
sisifo@
00martedì 9 febbraio 2010 00:24
Marmotta che mi dà le spalle è molto simpatica: mi ispira simpatia:))

So che commetto un errore a scrivere adesso, perchè oggi non sono in forma e quanto sto per dire andrebbe forse trattato con più chiarezza.

Tourette 1234 mi dava fastidio; tourette 1525 no; il numero 1234 isolato non mi dà nessun problema. Unito al nome sì. Ora non mi crea nessun fastidio: l'esposizione è stata così prolungata da farmi passare il fastidio.

il numero 1234 mi ricorda un computer con lo schermo verde su cui scorrono una serie di numeri, tipo matrix. Non è che proprio me lo ricorda...lo vedo. Tuttavia vedo anche la realtà, cioè la mia stanza. Vedo ciò che ho davanti più il computer suscitatomi da 1234.
Lo stesso 1234 unito al nome tourette mi dava una brutta sensazione. Il colore era giallo. Questo colore mi rimandava alla mente l'avatar di un pagliaccio che scrive su questo forum. Ho odiato quell'avatar. Poco serio! Grande fastidio. Forse era il pagliaccio che mi disturbava. Non lo so. Devo abbandonare questo ragionamento perchè nella mia mente si ammassano le immagini e poi non la finisco più. E' come seguire un filo.

1525 colore azzurro. Nel 1525 Pietro Bembo pubblica le prose della volgar lingua. Vedo di fronte a me un libro fotocopiato dalla compertina plastificata azzurra. Bellissima sensazione. Sarà l'argomento interessante. Sarà l'odore di inchiostro. Sarà l'insegnante amabile. Bellissima sensazione comunque.

I numeri...per me sono un ritmo. Oserei dire un tic. So che questo non avrei dovuto scriverlo perchè in futuro dovrò dare spiegazioni che, forse, non avrò la forza di affrontare. Riassumendo posso dire questo:

Dante (1265-1321) Non vi è logica. Un tempo vedevo la copertina della Divina Commedia, e vedevo la data. Ora sento uno scatto dentro di me. Un clic nella mia mente. Se sbaglio data so di sbagliare perchè non si produce lo stesso clic. Lo stesso piacere. Non so se sia una soddisfazione intellettuale o una soddisfazione legata allo scaricamento interiore del tic. Ma dire le date a memoria mi fa stare bene. Dirle nella mia mente. A volte le dico così veloce che non le dico. Solo tanti scatti. Ma so di averle dette.

Numeri telefonici. Per ovvie ragioni qui di seguito riporto numeri fasulli, a titolo d'esempio, purtroppo questi numeri non mi danno nessun piacere, perchè inventati...anzi, cambio idea.
Prima scrivo quelli reali, così catturo l'immagine, e poi li modifico per ragioni di privacy:

3222222450 il mio amico F. che beve birra. Il 450 mi ricorda la sua pancia.

0007705227 05 è un la mia ex amica con un ago. 227 una cascata. Non vedo proprio un ago. e' una sensazione. non una puntura. Un ago che si infila in un cerchio azzurro. Sensazione. Immagine. Indescrivibile. Ora ho in mente la cartolina di un famoso monte giapponese. Maledizione...mi pare inutile continuare.

Il sunto è questo: il numero, o meglio, la sequenza numerica, è un ritmo. Da tale ritmo, però, nella mia mente possono nascere immagini. Tali immagini sorgono da ricordi, sensazioni o associazioni.

Codici fiscali. Sono goloso di codici fiscali. Ripeterli dà pace. è bello quanto una sequenza di bestemmie.

Comunque....nessun problema coi numeri, anzi. Il problema è un altro...

Ora sto male. Starò male se ne parlo. Allora ve lo accenno. Ho gravi problemi coi lineamenti delle persone. I lineamenti dei visi scatenano in me le stesse sensazioni che provocano i numeri o altre immagini.

I lineamenti mi causano gravi analogia. Vedo il viso di una persona. Alla mente mi giunge un'altra persona che ha in comune con la prima quel lineamento; poi una terza persona che con la seconda ha in comune un altro lineamento ancora...e così via.
Le immagini di ogni singola persona si sovrappongono, arrivano a coincidere.

A volte vedo una persona per la prima volta e mi pare di conoscerla da anni.

Ma il problema non è questo. Il problema è che ogni volto è accompagnato da una sensazione, spesso sgradevole, e vedo anche la scena dove tale sensazione ha avuto luogo per la prima volta. E amo o odio una persona in base a queste sensazioni analogiche, anche se l'ho vista per la prima volta. Amavo tantissimo la mia ragazza perchè il suo volto era nuovo, i suoi lineamenti non mi ricordavano niente. Era lei e basta, e non un milione di immagini che si sovrapponevano.

Io ricordo per immagini. Ragiono per immagini. E purtroppo ricordo anche per sensazioni. Terribile. Terribile perchè la sensazione suscita altre immagini.

Terribile perchè a volte non riesci a leggere. Pensiero analogico visivo. Così mi piace chiamarlo. Io leggo "nave" e vedo una nave...e fin qui nessun problema. Ma se poi all'immagine della nave si associa magari il "mare in cui ho fatto il bagno" e poi si assoccia "una persona con cui ho passato le vacanze" e altre immagini ancora...allora a quel punto leggere diventa impossibile.

Grazie a Dio l'analogicità non è sempre presente. A volte leggo "nave" e vedo una nave...ma non vi assoccio nessun altra immagine.

Non so. Forse ho sbagliato forum. A volte credo di essere schizzofrenico. Immagini e sensazioni che scorrono a una velocità incerdibile nella mia mente.

Dovevo dire altre cose, ma mi fermo qui. Scusate la sintassi frammentata, ma non ho la forza di creare dei bei periodi lineari.

Eppure c'è un'altra cosa...mi è successa stasera. Mi succede spesso. E' questo uno dei miei dolori più grandi. Questa cosa delle facce. Facce che richiamano altre facce unite a sensazioni. Terribile.
Stasera ho pensato che se mi fossi lasciato andare ad una scarica di tic forse tutto questo sarebbe scomparso. Non so...

La realtà non è ciò che vedo. Cioè, non è ciò che sento. Se odio una persona è perchè il mio pensiero analogico visivo è un po' fuori controllo. Questo mi dico. Ma così non va. Allora, se non posso credere a quello che vedo, a quello che sento, che cosa è reale??
E le persone che mi stanno simpatiche, sono realmente tali?
So che è tutta una questione di tensione neurologica.

Una volta è successo un miracolo. Camminavo e vedevo i visi delle persone....e non provavo nulla. Potessi vivere per sempre così.

Inizialmente il problema dei visi era limitato a persone con le quali ero legato...e dunque soffrivo ma non ci badavo. Dicevo a me stesso che se mi davano fastidio doveva pur esserci un motivo.

Poi questa cosa ha dilagato. Il problema sorgeva anche con persone sconosciute. Sono stato all'estero, con persone mai viste, e il problema sorgeva. Allora ho capito.

E' scattato un campanello d'allarme. Se provavo lo stesso con persone sconosciute significava che il problema proveniva da dentro di me, e non dal mondo esterno.

Ma così non ho risolto niente. La sgradevole sensazione e l'esplosione analogica persiste. E poi mi chiedo: come si può amare una persona, quando il tuo sentimento è "analogico"?? Amo lei, o amo il fatto che i suoi lineamenti non siano "linkabili"??

Ma lasciamo stare questi ragionamenti filosofici. Vorrei solo riuscire a leggere vedendo una "nave", ma senza vedere tutte le altre immagini e sensazioni che nulla hanno a cha fare col testo che sto leggendo.

Detto ciò, ci tengo a precisare che il pensiero visivo analogico mi ha dato anche degli immensi vantaggi. Ma è piuttosto complesso controllarlo.


Ragiono per immagini. Concetti quali nuora, suocera, genero per me, da bambino, risultavano incomprensibili. Ho dovuto iniziare a costruirmi delle immagini mentali. Ora per me la suocera è una signora che lava i piatti mentre il figlio rientra a casa e gli presenta la fidanzata.
Fosse così facile. Non è un filmino a rallentatore. Sono piuttosto una serie di scatti veloci, da cui intravedo le immagini che mi aiutano a capire.

I concetti astratti....nella mia mente assumono concretezza. Altrimenti mi è impossibile capirli.

Il lampo di genio è un'immagine che poi trasformo in parole. A volte è solo una sensazione, che trasformo o diviene da sola un colore...e poi, se sono fortunato diviene un immagine.

Non ho mai parlato di ciò col neurologo. Forse mi avrebbe spedito dallo psichiatra.

Questo post è troppo lungo. E i post lunghi generano confusione. Molte delle cose che ho detto qui sono importantissime per me, perchè trasformandole in parole gli ho dato una realtà, mentre prima per me erano solo una sensazione fatta di scatti.
Molte cose saranno ignorate. Ma non sono riuscito a trattenermi.

Non ho vogli di rileggermi. Scusate dunque gli errori.

Ah, cosa più importante: alcune immagini mi provocano ansia. E lì sono fregato. Basta un'immagine ansiosa e il pensiero analogico mi porta alla mente solo altre immagini ansiose...che fregatura!

Vorrei solo riuscire a leggere con maggiore tranquillità.

Ora, mentre scrivevo, le immagini sono diminuite. Non sono sempre presenti. Questo è un buon periodo. Ma ci sono stati mesi in cui ero disperato.

Ah dimenticavo: la natura delle immagini??? Non sono animazioni...sono frammenti di realtà, fotografie in movimento, e io sono lì dentro...anche se non mi vedo. Vedo l'immagine, il frammento di realtà come se io fossi dentro quella realtà. E indovinete un po' che faccio lì dentro? Indovinate un po'??? Faccio il tic!! Non è che proprio mi veda facendolo...sento di farlo. Un tic. una Sensazione.

Perdonatemi se non vi saluto...ma non mi va...e questo è un altro grave problema. Disturbo oppositivo provocatorio.

E' già tanto se non vi insulto...così, senza motivo O__O
marmotta@
00martedì 9 febbraio 2010 07:34
mi sono un po stancata a leggere ma sono arrivata fino alla fine perchè l'argomento mi sembrava estremamente interessante.

La stanchezza è derivata da una certa dose di empatia, non dalla lunghezza del testo.

Comunque non credo che tu abbia sbagliato forum. Che ne dite voi altri esperti?

Volevo concludere con una delle tante faccine carine a disposizione ma poi mi sono chiesta... esprimerà per te quello che io voglio che esprima?

E allora ho cambiato idea, niente faccine (smiles).




owlly
00martedì 9 febbraio 2010 11:25


[Post rimosso dall'autore]


Seeking
00mercoledì 10 febbraio 2010 01:51


Il forum è quello giustissimo.. e anzi grazie della preziosa condivisione..

Mi ricorda il mood che avevo in certi post, in cui vomitavo considerazioni cavalcando un onda..

Ora vado a nanna che domani mi sveglio presto..ma ci sono vari punti sui quali vorrei tornare perchè, magari il piccolo, ma li vivo pure io..

Ah, sei stato chiarissimo, e non ho fatto alcuna fatica a seguirti.. [SM=g7566]
sisifo@
00mercoledì 10 febbraio 2010 09:43
Grazie
Grazie Owlly e Marmotta...

Grazie Seeking...i miei post hanno come modello proprio i tuoi ;)

L'onda...è proprio quella, quando arriva riesco a scrivere...tutto ciò che scrivo sembra più vero...senza l'onda sembra invece una cosa astratta, che non mi riguarda, in cui non mi rispecchio...

E' tutto così nuovo,così strano...

Attendo di nuovo l'onda...

A presto
Seeking
00giovedì 18 febbraio 2010 13:11
Ciao Sisifo,

Scusa il ritardo..ma il mio mare interiore è abb burrascoso ultimamente..o più che burrascoso, c'è un disastro di correnti contrastanti, e trovare un onda e che duri è difficile..

Intanto, qui saremmo off-topic, essendo il topic di presentazione di Tourette1525.. ma sappiamo anche che a volte il tempo di aprire un nuovo topic adatto e puff..tutto sparito..per cui, ne aprofitto pure io, scusandomi con 1525..

Riprendo alcune delle cose che hai detto..

Il discorso sui numeri:

In maniera meno forte di quanto descrivi tu capita pure a me..
Mi condiziona poco, e infatti se non lo avessi detto tu non c'avrei quasi pensato.. ma a me tourette1234 ha subito dato l'impressione di una cosa spenta..senz'anima, inquadrata..
Però non gli associavo un colore..
Pure a me era l'accoppiata tourette e numero che dava questa impressione..forse proprio perchè stride col concetto di fuori schema e variabile impazzita che suggerisce "l'universo tourette"..

1525 invece me lo vedo rosso..un pò spigoloso.. non so proprio perchè ma mi compare un immagine di una maestrina con gli occhiali con la montatura rossa un pò spigolosa..forse anche un pò antipatica..
Il numero però, guardandolo meglio, mi piace molto.. il numero 5 è un bel numero, è lui che lo associo al rosso, e il rosso è un colore di energia, di forza, di vitalità..infatti il colore "rosso fuoco" fin da piccolo mi ha sempre dato impressione di energia..addirittura di "speranza"..
Mi piace il fatto che ci siano due "5", anticipati una volta dall'"1" e la seconda volta dal "2"..ordinato ma forte.. come dire, "due volte forza e vitalità"..

Per molto tempo sono stato ossessionato dal 3.. credo sia nato da una questione religiosa..per via della trinità..chissà quanto ho sentito dire che il 3 era il numero perfetto, anche soprattutto per questo.
Allora molte cose dovevo farle tre volte..cioè, non proprio cose eclatanti..ma piccoli spostamenti di un oggetto, o piccoli movimenti..spesso anche piccoli tic..
Se non li facevo 3 volte mi sentivo a disagio, come fosse un piccolo rito per assicurarmi che tutto andasse per il meglio..
Tuttora lo faccio, anche se meno..
Il 3 però è un numero disapri.. e i numeri dispari li vedo spigolosi (eh..ora che ci penso..il 5..) e in realtà cercherei di evitarli..
Il 3 però si salva per essere il numero perfetto..
Poi cmq vado molto ad umore..

Non so se è legato ai numeri in se o sia legato alla mia ossessione sugli spostamenti e sul tempo (tempo intesto come istante che passa..)
ma è da un pò che faccio una certa fatica a guardare i video su youtube, per via del contatore dei minuti..
Mi da un gran fastidio, tanto che spesso cerco di mettere il mouse sui secondi che scorrono per non vedere nulla che si muove..
Se li vedo muoversi non riesco a fare a meno di togliere lo sguardo e guardarlo solo nei secondi pari..in pratica devo vedere tutto fermo ma un numero pari, se lo vedo muoversi devo rifarlo..e ad ogni modo, lo rifarei lo stesso..
A volte invece guardo apposta il numero dispari che diventa pari, per poi soddisfatto, togliere lo sguardo..(per poi rifarlo..)
Nel momento in cui tolgo lo sguardo faccio dei tic..
Questa cosa cmq mi capita anche col cursore, proprio quello che partorisce le lettere che sto scrivendo ora..
Finchè digiti, non lampeggia..appena si ferma inizia.. e davvero non lo sopporto..
In effetti questo ce l'ho da tanto..ma non mi era mai venuto in mente prima d'ora..
E, per l'appunto, quel vecchio discorso del premere la "j" con la lineetta sulla tastiera, per poi cancellarla, è ANCHE (non solo), per mantenere "acceso" il cursorse..
Spesso, soprattutto se devo leggere, mi manda in bestia il suo lampeggiare, tanto che lo vedo posizionare in alto sul testo, "fuori schermo"..così da non vederlo..
Nel caso di youtube, credo sia un misto tra numerettei che si muovono e simpatia o antipatia per certi numeri.

Sui collegamenti mentali..

In generale soffro pure io di collegamenti non voluti che fa la mia mente..
L'olfatto per esempio è un gran catalizzatore di ricordi e "bolle spazio-temporali".. a volte un profumo mi rimanda all'istante a un momento passato, nel quale resto incastrato trovando grossa difficoltà a tornare al presente..e da qui parte anche della mia paranoia per lo scorrere del tempo..
Mi interrogo senza sosta sul significato universale di "coscienza passata" e coscienza presente..
Quest'ultima nel momento stesso in cui la pensi va in archivio "cosicenza passata"..
Tralascio quanti anni..e ripeto ANNI..ho perso dietro a questo ragionamento..e tuttora quanto mi inghiotte..mi viene male a pensarci..

Come già detto in precedenza, mi sono accorto di essere poco attento a ciò che succede nella mia testa..o meglio, prendo tutto come fosse naturale, senza accorgermene mentre succede..
Come il discorso del cursore..lo vivo come fosse normale, ma credo che chiedendo in giro nessuno provi questo fastidio..però, ho dovuto collegarlo a youtube, per rendermi conto che era la stessa cosa.
Non so come interpretare questo, forse una mia poca presenza?

Sui lineamenti..

Anche qui forse meno forte di quanto capita a te e in maniera diversa..ma pure io sono condizionato dai lineamenti delle persone..
In particolare dalle movenze.. cosa che però acquisisco dopo abb tempo che frequento una persona..
Possono esserci persone alle quali voglio un bene dell'anima, che sono importanti per me, ma che a loro insaputa dentro di me critico aspramente per un modo..esempio a caso, di muovere le mani..
O di muovere la testa parlando..
Anche ora, pensando a due amiche che sono state molto importanti per me, provo antipatia per le loro movenze..
Solo a pensare a come muovono una mano, le dita, come un lampo rivedo la persona, il gusto che ha per me, i dicorsi i sentimenti, l'odore che ha, i lineamenti, il timbro di voce e il modo di parlare..tutto mischiato assieme e che definisce quella persona.
In un certo senso, è come se provassi imbarazzo per loro, nel vedere certe movenze..è come se pensassi "ma come fai a non vedere quanto sei buffo/a".. e altra cosa, non sopporto che quelle movenze siano sempre uguali. Questo è ovvio, lo schema motorio di una persona deriva da un infinità di cose, e non può certo cambiare.
Se pensate, ogni singolo movimento anche impercettibile è mosso da un modo di interpretare il mondo interiore ed esteriore di quella persona..si potrebbe dire che dice tutto di lui/lei (pur non sapendo io interpretarlo..)..
Nonostante questo, mi da fastidio che una persona non sappia camibare delle movenze, apparendo quindi "diversa" da com'era prima..vedendo da fuori il suo modo di muoversi e riderne potendolo cambiare..
Ecco, ciò che mi da fastidio è quel "recitare se stessi" accettandolo senza mai ombra di dubbio..
Quell'identificarsi in se stessi..

Ovviamente io non faccio eccezione.. e anche quando mi vedo in qualche video ripreso, mi sto di un antipatia terribile..tanto che spesso mi manda letteralmente in depressione..
Faccio gli stesso ragionamenti che faccio sugli altri..

In generale, provo disagio per la fisicità altrui..provo come imbarazzo, sembra assurdo, per come sono gli altri..
Come se mi dicessi: Provo imbarazzo per te, ma mi imbarazza al quadrato fartelo sapere e pensarci..
Mi imbarazza anche solo parlare di una cicatrice.. fino ad andare a discorsi che ora non posso davvero fare, che sto cercando di affrontare ma che non riesco a gestire e che sono un pò l'apice di tutto questo.

Poi tutto questo si estende rapidamente nella mia mente al mondo intero..
Mi invento luoghi, persone, penso a odori, e sensazioni..spesso penso a miseria, oscurità, follia, sporcizia, odori, pericolo, caratteristiche fisiche imbarazzanti.. tutto assieme provando un gran senso di disagio e oscurità..
Nei miei ideali c'è anche quello di girare il mondo per conoscerlo, affrontarlo, amarlo.. e credo che in gran parte sia quel meccanismo tourettico che ti fa sfiorare il limite e andare anche oltre..
Nell'immaginarmi inserito nel mondo, sento un gran timore di poter cadere ai margini della società..di diventare un barbone, di stagnare nell'oscurità e nel "male"..(non male in senso dogmatico..ma come mancanza di consapevolezza..di presenza..di luce appunto..)..
E proprio per questo a volte ho dei flash nei quali mi immagino tale, come per rompere quel limite, toccare quel disagio..
Solo che, tutto questo può funzionare se sei in "vita vera" (per riprendere un termine a me caro..) cioè immerso in quel paradigma, non se lo immagini solo.. in quel caso ti da solo disagio..
E infatti, da anni son bloccato anche per questo..quella spinta di affrontare non la sento.. dovrei crearmi un paradigma potente per affrontarla, nella mezza misura non esiste gran beneficio.
Infatti cose come cercare un lavoro, creare un futuro ecc..cozzano contro quei disagi, e allo stesso tempo con la difficoltà di cambiare paradigma in cui sono..e nel quale ho già accettato quei disagi.

Anche leggendo mi scattano collegamenti mentali..
Pure a me non sempre, e soprattutto se sono molto preso dall'argomento..
Ma anche così, a volte una parola mi evoca un ricordo, una situazione..e devo per forza fermarmi a ragionare su quell'istante della mia vita, e di nuovo cado nella "bolla spazio-temporale"..proprio come con l'odore..
E' come se mia vita fosse fatta di momenti rimasti orfani, orfani di me..e quando un collegamento mentale li raggiunge sento come di avermi abbandonato, di non aver vissuto a pieno quel flusso di coscienza, di doverlo rivivere e capire e gustare a fondo..

In particolare le stagioni, il clima, li odori mi evocano cotinui salti spazio-temporali..
Per me ogni cambio stagione è un parto..una vera sofferenza..mi sento strappare da ciò che ho accettato, rivivendo continui flash, per poi dopo un travaglio accettare il nuovo stato di coscienza e "sedermi" di nuovo in quella bolla presente..

La tua frase: "Allora, se non posso credere a quello che vedo, a quello che sento, che cosa è reale??"


Mi fa venire i brividi..perchè evoca ragionamenti che ho fatto e che faccio tuttora esistenziali senza uscita..
Ragionamenti che hanno toccato l'apice lo scorso agosto in messico..

E poi si lega molto a ciò che dicevo delle persone anche a me molto care..
Cosa cerco davvero in una persona? Come posso voler bene e allo stesso tempo provare antipatia per la stessa persona?

E ieri sera è successo pure a me un piccolo miracolo..
Uscivo da un incontro e prima di tornare a casa passavo a prendermi un falafel..
Me lo sono mangiato in macchina, con fuori clima uggioso e umido..
Di solito, soprattutto in questi giorni, un clima così mi spezza, portando alla mia mente tutti quei disagi sul mondo, sul futuro ecc.. invece ieri sera ero tranquillissimo, col mio falafel, rincagnato in macchina..
Mi immaginavo in giro per il mondo e mi sentivo tranquillo..accettando tutto ciò che vedevo..

Mamma che casino..
A volte scrivo pure di getto..ma in questo caso ho letto e riletto molte volte..e c'ho perso mezza mattinata..
sisifo@
00giovedì 18 febbraio 2010 22:03
Caro Seeking,

ti ringrazio tantissimo per quello che hai scritto...oggi come ho guardato il forum ero deluso: nessun post di tourettici adulti! Solo altri genitori...

Poi ho visto questo....caspita...sento di nuovo l'entusiasmo!!!

Vorrei scriverti di getto, e risponderti, ma non posso perchè ieri ho raggiunto un obiettivo molto importante della mia vita, che non posso dire perchè altrimenti si intuirebbe la mia età, e per l'eccitazione non dormo da ieri mattina....sono tutto in fibrillazione.

Questo mio stato è legato non solo all'evento in sè, ma al mio temperamento ciclotomico, di cui un giorno spero di parlare.

Insomma, non ti rispondo perchè risponderei in maniera "schizzata"...e verba volant, scripta manet...quindi evito...

Appena avrò la tranquillità risponderò...perchè hai toccato punti fondamentali per me....

Se, nel frattempo, dovessi vedere altri miei post parlare di tutt'altro, non te la prendere, non ti sto ignorando...semplicemente in quel momento la mia onda, il mio flusso, era più adatto a trattare altri argomenti...piuttosto che questo....

Ma tornerò, caspita...il tuo post mi apre un mondo, il mio mondo, e il tuo...ed è importante...

In "Sei personaggi in cerca d'autore" il Figlio o il padre (non ricordo) dice al capocomico:

"Abbiamo tutti dentro un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose. E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e il valore che esse hanno per sè, del mondo come egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai."

Ora sento che possiamo non dico intenderci, ma almeno comprenderci un po' di più...il mio mondo di cose, il tuo mondo di cose...hanno in comune certe cose....cose tourettiche!

Grazie
A presto
owlly
00giovedì 18 febbraio 2010 22:49

[Post rimosso dall'autore]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:27.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com