tecniche di rilassamento?

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aries1
00martedì 10 marzo 2009 18:57
come aiutare un bambino a rilassarsi?
salve a tutti

Vorrei sapere se esistono tecniche di rilassamento o esercizi da fare per aiutare un bambino di 11 anni a rilassarsi un pò e allentare la tensione che sfocia nei tic complessi ( testa spalle gambe etc.)
Il training autogeno è ancora ben lontano dalla sua portata credo.
Mi chiedevo se nella vostra esperienza avete trovato benefici utilizzando qualche tecnica particolare.

ringrazio chiunque voglia rispondermi

Eraldo
matisse123
00martedì 10 marzo 2009 19:19
Con Andrea (7anni) funzionano i bagni caldi.
Cominci a far scorrere l'acqua calda e fai entrare il bambino,lasci scorrere l'acqua fino a quando riesce a sopportare il calore,poi rimane dentro dieci minuti.
Andrea si rilassa tantissimo,stai attento però a non farlo rimanere molto con Andrea una volta abbiamo esagerato e il bambino si è collassato.
SIMONA8
00mercoledì 11 marzo 2009 09:16
Ciao, anch'io ho un bimbo di quasi 11 anni un mese fa ha avuto una crisi fortissima che gli causava dolori al collo e alle spalle...anche io gli ho fatto fare un bagno caldo e un'altra cosa che gli faccio fare e lui mi dice di avere dei benefici è il verso yoga "aum" fatto con gli occhi chiusi consumando il più possibile l'ossigeno....sono metodi fai da te...adesso sto provando il magnesio e la vitamina B6 e non so se è una combinazione ma da 10 giorni circa sta meglio...
marmotta@
00mercoledì 11 marzo 2009 09:42
io ho imparato la tecnica del training autogeno in occasione delle mie gravidanze. Non so se è stato per questo, ma ho vissuto l'esperienza del parto molto bene. Quando sono in tensione (ad esempio dal dentista) provo ad adottarla.
L'ho insegnata alle mie figlie sin da quando erano molto piccole, un po per gioco, ed è diventata una pratica familiare ma non la proporrei mai a mio marito (il TS di casa) perchè per lui tutto ciò che normalmente viene visto come un metodo per rilassarsi (es:bagno caldo [SM=g11010]) è fonte di stress. Invece si rilassa molto vedendo un film fortemente coinvolgente (thriller) o nuotando. E qui mi viene in mente il post di m00n296 in cui parla del bambino che c'è in lui e che lui distrae con dei giochi.

Forse è tutto molto soggettivo


m00n296
00mercoledì 11 marzo 2009 10:52
Molto tempo fa ho provato a fare il tai-chi, non mi è servito a nulla, fuori dalla palestra il solito di prima, non si può spegnere un incendio con una tazzina d' acqua!!!!
Possiamo parlare di ago-puntura, di respirazione, di erboristeria, non
dico che non servano a nulla a priori ma personalmente ci credo molto poco.
Ci sono tecniche "concrete", per spostare i tic in fasce muscolari meno evidenti, e poi c'è da capire se non sono tic "ideici", la cosa è MOLTO soggettiva secondo me e non ci sono tecniche universali, bisogna "inquadrare" le caratteristiche di tuo figlio, e trovare gli esercizi giusti (e non è detto che siano esercizi fisici).

Sul discorso che ci rilassiamo quando vediamo un film o quando facciamo uno sport, dal mio punto di vista personale non è una questione di rilassarsi ma è perchè la nostra mente concentra le proprie risorse su altre attività fisiche o mentali, il problema è che non si può essere concentrati 24 ore al giorno.
E' un motore scattante.... se vai veloce tipo su una pista funziona bene.... se vai in città a bassa velocità con il traffico...soffre e va a scatti... [SM=g7576]
Ciao
S.
Milena 62
00mercoledì 11 marzo 2009 11:25
Concordo, Lorenzo l'anno scorso ha provato a fare un corso di Karate all'inizio tutto bene poco tempo dopo si è rifiutato di andare perchè a mio parere era per lui uno stress e i tic aumentavano. Lo stesso succede quando gioca o corre a un certo punto si deve fermare, mamma mi batte forte il cuore o mi manca l'aria, questa è puramente ansia
Rocca1
00mercoledì 11 marzo 2009 11:26
Con mio figlio (ora 13 anni) ho notato che funzionavano due cose. Una me la chiedeva lui ed era il massaggio (piedi, gambe, spalle e collo). In particolare provava piacere e sollievo con il massaggio del piede e mi chiedeva di fare forte pressione con le dita sulla pianta, mi diceva che lo rilassava molto e voleva che lo facessi a lungo. Dell’altra, che era quasi una mia insistenza, lui non era tanto contento in quanto diceva che lo faceva addormentare. Erano gli esercizi di respirazione che gli facevo fare disteso sul letto che andrebbero però fatti con la finestra aperta. A lui lo rilassavano molto al punto che diceva sempre: “ma così mi prende il sonno”. Glieli facevo fare in questa maniera:
-Inspirazione - 10 secondi (con il naso)
-Ritenzione - 10 secondi
-Espirazione - 10 secondi (con la bocca)
-In questo tempo la mente dev'essere occupata con pensieri positivi.
Da fare 3 volte al giorno per la durata di qualche minuto per volta (anche 10).

All’inizio si può partire con meno secondi per poi aumentarli gradualmente anche a più di dieci. Dopo qualche giorno si possono aumentare soltanto i secondi di ritenzione, una volta e mezzo o il doppio dei secondi dell’inspirazione ed espirazione. Scusate se ho detto delle sciocchezze. Comunque Eraldo mi farai sapere. A Simona8 chiedo se può indicare il dosaggio del magnesio e della vitamina B6 che assume il suo bimbo. Vi ringrazio
Rocca1
SIMONA8
00mercoledì 11 marzo 2009 13:18
Per Rocca1 se vuoi più informazioni sul magnesio e vitamina B6 leggi il post: "Magnesio e Vitamina B6 per ridurre i sintomi della TS"..io però non sono ancora andata dal medico per valutare, dalla traduzione di Gabriele, il dosaggio suggerito....per adesso io do a Vittorio 1 pastiglia di vitamina B6 (comprata in erboristeria) e una fialetta insapore (comprata in farmacia come omeopatico)...Ciao Simona
Gianfranco Morciano
00mercoledì 11 marzo 2009 15:04

...Simone ha già detto quanto avrei voluto scrivere io.



vergager
00mercoledì 11 marzo 2009 19:45
scusate
Scusate se ho aspettato un poco ad aggiungere, nel post "magnesio e Vit B6" il mio pensiero e soprattutto i miei suggerimenti.
Ero indeciso, volevo pensarci un poco, aspettavo qualche consiglio esperto, ma ...
visto che qualcuno è già partito, 5 minuti fa mi sono deciso.
Qui voglio ricordare solo che ci sono delle precise controindicazioni, indicazioni (non va bene sempre) limiti (va utilizzato per un breve periodo di tempo!).
Non va bene il "fai da te"
Non ripeto quel che ho già scritto sull'altro post.
ANDATE A LEGGERE SULL'ALTRO POST E SCRIVETEMI LA' QUEL CHE PENSATE
grazie
Gabriele
Gianfranco Morciano
00mercoledì 11 marzo 2009 20:03


Perfetto Gabriele, giusta precisazione, conosco almeno un tourettico che dopo l'assunzione di magnesio ha visto un forte peggioramento dei tic motori (vanno distinti da quelli che Simone chiama ideici), poi non dimentichiamo che quello nervoso é un sistema che tende a ripristinare l'equilibrio già acquisito...anche per questo spesso si torna indietro nonostante la continuità di cure farmacologiche che inizialmente funzionavano.

aries1
00giovedì 12 marzo 2009 12:25
vi ringrazio per i vostri suggerimenti.Alcuni già li attuo, ad esempio il massaggio alla schiena ed agli arti.
Chidevo in particolar modo se ci sono degli esercizi anche comportamentali per ridurre l'ansia e lo stress.
chiaragrossi
00giovedì 12 marzo 2009 13:14
Ci sono, ma è un percorso individualizzato.
Prima è importante capire che cosa si intende per ansia:

www.sindromeditourette.it/la-sindrome/fenomeni-correlati/ansia-...

- poi quali pensieri, situazioni, eventi la provocano e successivamente si possono attivare delle tecniche cognitivo/comportamentali per impare a gestirla
m00n296
00martedì 17 marzo 2009 00:45
Anch'io quando ho molti tic con il massaggio sto meglio....
C'è una certa Morena che fa massaggi rilassanti per gli uomini e Mandingo per le donne... [SM=g9244]


Scherzo ovviamente, sono stato provocatorio perchè è senza offendere nessuno, queste pratiche mi sembrano un pò al limite della famosa "evidenza scientifica" e che come detto trovo molto soggettive queste soluzioni e mi sembrano spesso pagliativi che fanno da effetto placebo, contrariamente, invece credo più agli esercizi che sopra ho menzionato





Rocca1
00martedì 9 giugno 2009 20:43
BIOFEEDBACK
Un professore di psicologia al quale di recente mi sono rivolto per mio figlio ha proposto il metodo terapeutico “BIOFEEDBACK”. Chiedo se qualcuno abbia avuto a che fare con questo metodo e con quali benefici. Prego astenersi da risposte ironiche, non è il momento e questo non è il posto giusto. Saluti e grazie a tutti.
Rocca1
Milena 62
00mercoledì 10 giugno 2009 12:02
Io non conosco questa tecnica, sicuramente vi siete documentati, ecco un dei tanti link che ho trovato:

www.elemaya.com/XBiofeedb.htm

Milena
Danza Ballerina
00mercoledì 10 giugno 2009 14:02
Tempo fa io e Gianfranco abbiamo partecipato ad un incontro nel corso del quale ci hanno mostrato come funziona uno di questi dispositivi. In pratica ci si siede davanti al computer che viene collegato al copro mediante degli elettrodi applicati ai lobi delle orecchie e in testa. Si fa partire il programma che presenta una schermata divisa in due parti: da un lato una serie di contatori che mostrano i valori rilevati da computer tramite gli elettrodi (p.es. pulsazioni, pressione, e altri indicatori del livello di ansia) in forma di grafici nei quali si vedono le oscillazioni dei valori registrati e sui quali è indicata la fascia all'interno della quale tali valori devono essere contenuti. L'altra metà dello schermo invece era occupata da un videogioco che funzionava fintanto che i suddetti avlori erano contenuti all'interno della fascia predeterminata, altrimenti si bloccava. Premetto di non averlo provato direttamente, ma l'impressiona che ho avuto è che tale dispositivo fosse piuttosto complicato da gestire per un bambino. Prima di tutto perchè, nel caso specifico, l'utente non gioca direttamente ma interagisce con il videogioco solo in maniera diretta (per intenderci non è lui che manovra l'astronave che abbatte i meteoriti, ma è l'astronave che si muove in maniera autonoma solo se l'utente riesce a mantenere il controllo dei valori registrati, quindi immagino che un bambino possa scocciarsi presto. Inoltre immagino il fastidio di avere elettrodi appiccicati addosso e di essere costretti e limitati nei movimenti. Ripeto, si è trattato solo di un'impressione non avendolo testato direttamente, ma anche personalmente bastava già l'idea ad infastidirmi. Infine, mi è parso abbastanza complicato il funzionamento del dispositivo, in quanto lo stesso tecnico che ce lo mostrava non era in grado di dare istruzioni precise sul modo in cui controllare i valori registrati, ma diceva che l'utente l'avrebbe capito da solo.

Quando Gianfranco mi aveva parlato di questi dispositivi, mi ero informata e ho scoperto che ce ne sono di diversi tipi. Dovrebbero essercene alcuni che funzionano più o meno così: sono piccoli apparecchietti che si tengono in mano e tramite sensori registrano il livello di ansia. Tali dispositivi emettono dei suoni la cui frequenza aumenta all'aumentare dell'ansia. Io ho cercato di capirne il funzionamento e alla fine mi sono arrangiata facendone a meno: quando mi accorgo che il livello di ansia sta aumentando (e quindi aumenta il battito, mi sudano le mani, ecc), immagino di avere quel coso in mano che suona all'impazzata e allora metto in atto la mie tecniche di rilassamento, immagino che la frequenza di quel suono si riduca e mi rendo conto che il livello di ansia si sta scendendo..

Scusate, forse sono stata poco chiara, ma sono sempre disponibile per chiarimenti, meglio se per via telefonica che si fa prima.

In sintesi per quel che ne so ci sono diversi tipi di dispositivi, alcuni sembrerebero piuttosto complessi da usare. In ogni caso è necessario un periodo di affiancamento con un esperto che guidi l'utente nell'uso del dispositivo, specie nel caso dei bambini. Il concetto di fondo però mi sembra più che valido, tant'è che, come spiegato, io lo applico con notevoli risultati.

Spero di poter essere in qualche modo d'aiuto.
Simona
3339375294
Angela.Angie
00mercoledì 10 giugno 2009 19:45
grazie Simona, sei stata molto chiara. Sto incominciando a capirci qualcosa, mi rassicura sapere che a te sia servito per apprendere una metodica che ti aiuti ad affrontare l'ansia. Mio figlio sarà affiancato da una psicologa e siccome le sedute sono a caro prezzo mi premeva capire se questa cosa avesse o meno un fondamento. Deduco che conviene tentare, spero che S. sia collaborativo.
Stasera ti chiamo
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