mess di eddievedder
Questo post e' dedicato soprattutto a Gianfranco Morciano...
... premettendo che avrei bisogno di un corso approfondito per quanto riguarda la questione autocontrollo (a questo proposito sono ben accetti tutti i tuoi consigli e spiegazioni sulle strategie che addotti in quanto, in tutti questi anni, ho certamente imparato a controllarli ma ci sono momenti in cui, per la frenesia del lavoro che svolgo e per altre cause che non ti sto a elencare, metto da parte la mia censura interiore lasciandoli venire fuori)... vorrei chiarire alcuni punti chiave del mio pensiero... ?!?!?!?!?!?
Credi davvero possibile che non ci sia un'unica causa scatenante? Probabilmente non hai tutti i torti ma fino a che "qualcuno" non mi dimostra il contrario ho intenzione di continuare a cercare, dovessi perderci il resto dei miei anni... a questo proposito mi sarebbe d'aiuto che "qualcuno" si decidesse a tracciare una sorta di mappa che identifichi con precisione alcuni PUNTI COMUNI a tutti i tourettici in modo tale da poter iniziare una riflessione personale sui dati che "sempre quel famoso qualcuno" mi metterà gentilmente a disposizione. L'ideale sarebbe che quel "qualcuno" avesse la possibilità di avere frequenti contatti con un numero
abbastanza alto di tourettici, sarebbe fondamentale questo, per non parlare del fatto che, di conseguenza, quello che andrei a indagare sarebbe una garanzia di affidabilità e serietà. Ma dove lo potrò mai trovare questo famoso "qualcuno"? E' una vita che lo cerco ma non l'ho ancora incontrato... mah, chissà se salterà fuori prima o poi. In appendice a tale questione riporto una frase scritta in "Frammenti VI", la frase è la seguente:
RICORDA CHE ANCHE UN'ESPRESSIONE FANTASIOSA O UNA TEORIA NON PROPRIO ORTODOSSA SE TROVA DEI RISCONTRI IN ALTRI SOGGETTI
PUO' DIVENIRE UN OTTIMO SPUNTO PER APPROFONDIRE LA COSA IN MANIERA MOLTO PIU' SERIA...
Intendevo dire che se trovi qualche relazione fra i soggetti relativamente alla loro riflessione sulla malattia e soprattutto
determinate idee personali legate all'origine del disturbo, tutto ciò sarebbe molto utile per essere investigato in modo
più razionale e sistematico... troppe volte si dà per scontato quello che il soggetto affetto da tourette dice su se stesso,
ma a mio modo di vedere, questa è un'inesauribile fonte per penetrare e capire ancora più a fondo l'enigma tourettico. Lo so
gli enigmi mi hanno sempre affascinato... questa, assieme al "terzo occhio", è un'altra cosa positiva che la Tourette mi ha regalato.
Questione "dito nella piaga". Probabilmente ho esagerato con tale affermazione... stavo passando un brutto periodo da un
punto di vista professionale (ora le cose vanno ottimamente comunque) e mi sono fatto prendere un pò troppo dal rancore...
mi scuso per questo.. è difficile liberarsi da anni di tourette e benchè abbia metabolizzato adeguatamente il mio disagio,
vecchie reminescenze di atteggiamenti passati, in relazione a determinate situazioni percepite come negative, possono
ancora saltare fuori. Con la frase "il dito nella piaga" intendevo dire che forse ho parlato di argomenti che possono avervi messo un attimino a disagio in quanto parlare di sessualità, libido, fimosi ecc. in relazione ai tic, può sembrare una cosa alquanto strana per non dire anacronistica, visto come si è evoluta la medicina ai giorni nostri. E' bene
comunque tenere presente che la mentalità classica ha gettato le basi per tutta l'odierna conoscenza medica, ma a ben
vedere molte vie che un tempo erano considerate all'avanguardia sono state abbandonate per seguire quelle che davano più
risultati nell'immediato... questo è da capire, è logico, ma allo stesso tempo è tremendamente sbagliato... perchè, tornando
a noi, se la teoria freudiana della libido fosse stata ripresa e soprattutto sviluppata adeguatamente, oggi con le
conoscenze mediche moderne potrebbe dare dei frutti inimmaginabili. Torno a dire che la libido ha una sua sede organica e tale libido se non trova sbocco in quanto arginata nella sua naturale espressione crea delle vie d'uscita alternative per potersi sfogare. Nel nostro caso si manifesta col tic, il quale non e' che l'espressione travestita di un impedimento al suo naturale scorrere. Se non vi piace il termine libido, la possiamo chiamare anche energia, flusso vitale, prana, kundalini ecc. basta saperlo eh? ma secondo me il termine "libido" è il più adatto in quanto spazia nella sfera sessuale, un ambiente questo in cui la "nervosità" dell'uomo è il più delle volte di casa, anche se ai giorni nostri non si prende minimamente in considerazione in quanto argomento scabroso e, per non doversi sobbarcare l'onere di affrontarlo, si tende a censurarlo affermando che la medicina da allora si è largamente evoluta. Il pudore miete più vittime che la malattia stessa.
Dovresti leggerti la teoria sessuale di Freud e soprattutto un libro di Otto Fenichel intitolato "Trattato di psicanalisi: delle nevrosi e delle psicosi", potresti trovarci delle cose interessanti alla luce della tua conoscenza medica che, e non mi dovrei sbagliare di molto, è una commistione tra Pavlov, Watson, Chomsky, Lorenz, Watzslavick e Lurija e quindi
comportamentismo/behaviourismo, cognitivismo e neuropsicologia. In funzione di ciò, dovresti imparare a osservare la malattia
da un punto di vista percettivo oltre che razionale, farti guidare dalle sensazioni e non solo dalla logica, dopodichè
elaborare queste tue sensazioni in maniera più sistematica e renderle intelleggibili ai più e soprattutto a te stesso.
Te l'ho detto, serve un lavoro d'equipe, una reciproca collaborazione, in quanto se tu manchi da un punto di vista percettivo, non c'è ombra di dubbio che io manco da quello razionale, che tu però hai fortemente sviluppato. Non dobbiamo fare una gara su chi ha ragione, dobbiamo semplicemente collaborare e scambiarci opinioni nel tentativo di vederci più chiaro. Non è il nostro primato personale quello che ci giochiamo, è il benessere dei nostri simili e con nostri simili sai cosa intendo vero? Ritengo ciò che hai scritto su questo forum molto esatto, degna di nota è la tua applicazione e il tuo costante impegno nei confronti di questo problema che, se ho ben capito, colpisce anche te oltre a tuo figlio. Sarebbe uno spreco di elogi dirti che ti si dovrebbe fare un monumento in tutte le piazze italiane per aver portato alla ribalta una questione che da sempre non è mai stata presa in minima considerazione nel nostro paese. Non so se ti rendi conto di come sia importante per me (e non solo per me) che tu continui (assieme a Simone) a tener vivo questo forum... come è molto importante che tu mi fornisca suggerimenti e dati e consigli per avere una visione più larga della questione... per me non è un problema di profondità, è soprattutto un problema di ampiezza... ho bisogno di fare miei anche i punti di vista altrui per poter vedere la cosa sotto altri aspetti, capisci?
Molto curioso il tuo discorso "tic nervoso/ombrello protettivo contro la malattia mentale". Devo ammettere che anch'io in
passato arrivai a questa conclusione. Sentivo presenze, mi sentivo osservato e giudicato, ma questa è una conseguenza del
fatto di avere dei tic e soprattutto è una conseguenza del fatto che, essendo 24 ore su 24 impegnato nel tentativo di non
far trapelare nulla, dopo anni di questa minestrina inizi a credere che qualcuno ti guardi anche dove non c'e' nessuno,
sviluppi una sorta di "senso di allarme", sei sempre in allerta... voglio dire... è normale questo, succede anche a me,
il problema è che ci sono soggetti che non riescono ad affrontare la cosa con il rischio che la sensazione si amplifichi diventando patologica (tieni conto che poi sentire presenze che ti osservano e essere osservato e giudicato potrebbe essere la stessa cosa... ma bisognerebbe parlare con i diretti interessati per provarlo.) Posso dire che il mio grado di tourette non mi ha mai fatto avere forti pensieri ossessivi, anche se a ben vedere il pensiero ossessivo, per quanto mi riguarda, c'è... anche se molto ma molto lieve. E cmq è la tourette stessa a creare il pensiero ossessivo in quanto ESSA E' COMPULSIVA, PULSA CONTINUAMENTE, IL SUO INTERCEDERE E' RITMICO se ci fai caso, FA INCANTARE IL DISCO per intenderci, è logico che anche i pensieri siano plasmati dalla sua dinamica... arriva la sensazione di fare il tic... tutto inizia a pulsare... tutto diviene compulsivo... TAC TAC TAC TAC... il pensiero diventa ossessivo in quanto si incanta, si fissa sulla sensazione... fino a che... AAAAAAAH... lo sfogo... il tic si manifesta e veniamo liberati dalla sensazione spiacevole. Sembra quasi che nel nostro interno ci sia una sorta di corrente che va a sbattere contro a un ostacolo e bussa, bussa, bussa finchè non trova una via d'uscita alternativa per liberarsi. E' come se noi, con la casa che brucia e le fiamme che ci stanno raggiungendo non riuscissimo ad aprire la porta di casa e all'ultimo momento, per salvarci, usciamo dalla finestra. Piccola postilla conclusiva al paragrafo: tutto ciò non assomiglia a un orgasmo? Prova a rileggere in questa chiave la dinamica che ti ho descritto, là dove ci sono i puntini di sospensione.
Ora mi fermo perchè sono stanco... vado un po' a suonare la mia chitarrina... un ultimo appunto però... tu hai detto:
MI SEMBRA DI POTER DIRE CHE TUTTI I TIC HANNO ANCHE UN CONTENUTO DI "PIACERE"... UNA SODDISFAZIONE CHE NON SI RIESCE A
SPIEGARE CON LE PAROLE, FORSE PROPRIO PERCHE' ANALOGICA.
Vedi che esistono dei punti in comune? E il fatto che "NON SI RIESCE A SPIEGARE PERCHE' E' ANALOGICA" e' proprio lo scoglio
su cui sto cozzando da tempo, da 10 anni ormai...
A rileggerci
Eddie