frammenti 8

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AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 08:42
m eddie

Scusatemi... ma non ce l'ho fatta... nonostante i miei precedenti post di mancanza di tempo... non ce l'ho proprio fatta ... DEVO SCRIVERE... anche se la qualità del contenuto è molto impersonale...

Questo post è dedicatissimo a Nicola06
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Caro collega mi chiedi cosa ne penso del tuo post? Ti rispondo con alcune considerazioni e magari rilancio con ulteriori domande a te rivolte... QUINDIIIIIIIIII.... vedi di rispondere

Sono d'accordo sul fatto che i tourettici hanno un sovrappiù di energia non risolta, non adeguatamente incanalata nei suoi
binari naturali (tu usi l'espressione molto ottimistica di "un' energia straordinaria molto maggiore rispetto alle altre
persone") come sono d'accordo che questa energia non è gestita dal nostro cervello... in poche parole mi stai dicendo, giustamente, che tale energia non si riesce a controllare, non abbiamo il dominio su tale energia... anzi lei controlla noi e
ci domina perchè, come tu sai bene, quando arriva, non c'è santo che la possa fermare... e qui mi sembra che siamo in
sintonia o sbaglio?

Affermi di sentire pensieri che vagano nella tua testa e quando cerchi di incanalarli in un unico pensiero ecco che arriva
la mitragliata di tic... questo succede anche a me... da questi pensieri che si aggrovigliano fra loro fino a confondersi
uno nell'altro parte quella pulsione fastidiosa che ci porta a scaricarla nel tic per poterla eliminare... dico bene? Quello
che ti voglio chiedere a questo proposito però... senti qualcosa prima di sentire i pensieri che si accavallano nella tua testa? voglio dire, secondo te, a priori c'è dell'altro? senti che c'è una sorta di molla che fa si che questi pensieri si accavallino l'uno con l'altro per poi risolversi nel tic? C'è qualche strano meccanismo fisico o mentale antecedente
all'aggrovigliarsi del pensiero? In caso affermativo dimmi dove lo senti, da dove parte, se è nel corpo o nella tua testa...
Non so se mi sono spiegato... tu riflettici e poi dammi il tuo parere...

E' chiaro che quando rivolgi l'attenzione all'ambiente circostante hai meno tic... non puoi certo mostrarli, pena la derisione di chi ti è vicino (con derisione intendo anche "il mezzo sorrisino di scherno malcelato" che tutti noi abbiamo sperimentato e che ci ha fatto e ci fa tuttora soffrire tantissimo)... questo è un aspetto alquanto curioso della Tourette... perchè quasi senza sforzo riusciamo a trattenerla... esempio: in questo momento che ti sto scrivendo sono pieno di tic... se qualcuno fosse davanti a me e io gli
stessi parlando non si accorgerebbe di nulla... quello che mi chiedo è come mai che in questo istante che scrivo faccio
tanta fatica a controllarmi e quando sono davanti a una persona non faccio nessun sforzo in quanto non sento l'impulso di farli? per non parlare poi di quando mi trovo a corteggiare una bella donna... voglio dire il paradosso è che oltre a riuscire a controllarli, sento anche meno il bisogno di farli... viene meno quella sensazione fastidiosa che mi costringe ad emettere un tic... quando ci troviamo di fronte a una situazione che, se trapelasse il tic, ci umilierebbe ai massimi, non solo i tic, ma anche l'impulso che li scatena diventa meno incessante e di conseguenza più controllabile... e' giusto quello che, tra le righe, tu dici e cioè che i tic diminuiscono in proporzione all'ambiente circostante e soprattutto in funzione delle altre persone, alle impressioni che possono avere, ai giudizi che possono dare... cmq questo mi sembra un discorso da approfondire, non trovi? Morciano che ne pensa?

Vibri a livelli altissimi quando citi la tua "preoccupazione nell'apparire davanti alla gente"... sei assolutamente
strepitoso quando dici "questo mi porta a pensare che la mia attenzione rivolta a come io appaio alla gente occupa
largamente la mia mente, che non ha quindi bisogno di sfogarsi in altra maniera"... in sostanza affermi che la cosa ti fa
avere meno tic, curioso non trovi? E cmq sei sicuro che non sia la paura dell'imbarazzo a frenarti e non il fatto che la tua
mente sia "largamente occupata"? O per meglio dire... si, la tua mente è largamente occupata, ma non perchè è impegnata a
parlare e a interagire con altre persone, è "largamente occupata" perchè tesa a non manifestare il tic in quanto, se ciò avvenisse, non riusciresti ad evitare la situazione di imbarazzo e di conseguenza il mancato consenso delle persone con cui ti stai confrontando...

Il fatto che quando si provano emozioni forti i tic tendono a cessare mi trova in parte in disaccordo. Per meglio dire... se provo un'emozione nel vedere un incidente stradale oppure vedo una persona che sta male per un qualche svariato motivo (VITA BLANDA), i miei tic aumentano. Se provo un emozione che converge sulla mia persona, nel senso che sono io a essere colpito da un determinato episodio e che tale episodio potrebbe procurarmi seri danni, tipo sto guidando e un TIR mi sta venendo addosso(VITA VERA) allora certo, i tic diminuiscono. Quindi, per dirla con le tue parole: in modalità "VITA BLANDA" ho tanti tic... in modalità "VITA VERA" non ho nessun tic... non so cmq se ho detto bene in quanto non so che valore dai ai 2 concetti VITA BLANDA/VITA VERA... magari se mi approfondisci la cosa con degli esempi potrei dire di averti capito... se cmq definisci "VITA VERA" anche il trovarti nella situazione sopradescritta e cioè quella di evitare l'imbarazzo davanti ad altre persone... allora forse direi che ci siamo...

Molto bella la descrizione di quando provavi ad addormentarti e indirizzavi la tua mente in modo tale da avere un unico pensiero
e, riuscendoci, di conseguenza ti sentivi benissimo... potresti dare una descrizione più accurata della "tecnica"... magari
potrei farla mia e mi potrebbe tornare utile nei momenti di maggior stress quando proprio non riesco a controllarmi, chiaro che una descrizione approfondita servirebbe a tutti noi cmq... mi raccomando ci conto eh?

Spero di essere stato abbastanza esaudiente...

A rileggerci Nicola06
Eddie

To be continued...

AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 08:43
risp nicola

si molto esaudiente...ti invito però a vedere 1 cosa che (forse l'unica)non hai analizzato:
"e se fosse che il trattenere i tic avesse questo tipo di effetto,ma svolgere un attività che ci porti naturalmente a non farne(tipo quelle sopra elencate)fosse una cosa naturale?"
Poniamo che questa mia ultima affermazione sia vera,e cioè che vi sia una netta distinzione tra il trattenere i tic,e trovarsi in una situzione che ci porta a diminuirli.
Ora chiamo modalità "VITA BLANDA"le situazioni in cui i miei tic agiscono come di consueto(cioè sono tanti),e in tale modalità posso cercare di trattenermi,ma ciò mi richiede grandissimo sforzo e mi porta in una situazione che mi suona innaturale,e magari alla lunga può provocarmi crisi di panico(come è successo a simon).La "VITA VERA" è invece l'altra modalità.
te dici:
"la tua mente è largamente occupata, ma non perchè è impegnata a
parlare e a interagire con altre persone, è "largamente occupata" perchè tesa a non manifestare il tic in quanto, se ciò avvenisse, non riusciresti ad evitare la situazione di imbarazzo e di conseguenza il mancato consenso delle persone con cui ti stai confrontando... "
ora,se così fosse il trattenermi mi costerebbe fatica e mi porterebbe in una situazione di malessere,mentre in questo caso sono i tic che diminuiscono spontaneamente.ciò mi porta a pensare che sono entrato in modalità "VITA VERA".
mi spiego meglio: secondo ciò che affermi,il desiderio che nasce in me di apparire normale alla gente mi spinge a trattenere i miei tic,e quest azione occupa largamente la mia mente che non ha quindi bisogno di sfogarsi in altra maniera.io ritengo invece che avvenga un processo differente all'interno del mio cervello,e cioè che il desiderio di apparire normale,l'attenzione che io rivolgo a tutti gli sguardi e gli atteggiamenti,etc... portano la mia mente ad essere largamente occupata,e quindi diminuiscono i tic. Perchè se fosse come te dici questo trattenersi sarebbe uguale a quello che potrei provare quando sono da solo in casa, ma non è così, perchè in questo caso mi troverei in quella solita e cazzutissima situazione in cui si non faccio tic,ma non mi sento proprio me stesso, mi sento innaturale, trattenuto, è come se stessi trattenendo il mio io,mi sento "rallentato" e quant' altro. invece quando cammino per strada parlando con un amico e cercando di apparire normale,tutto ciò mi riecse in maniera naturale.(sono in VITA VERA)
La domanda che viene ora da porsi è: cosa manda il mio cervello in modalità VITA VERA?
e la risposta è secondo me l'essere come ho detto prima "largamente occupato",e questo avviene (sempre secondo me) ad esempio quando entrano in gioco le emozioni,che biologicamente devono essere anche delle reazioni più complicate dei normali pensieri.oppure anche quando dobbiamo concentrarci intensamente su qualcosa,ad esempio la guida.

Riprendendo il discorso delle amozioni ti faccio alcuni esempi,perchè mi sembra incredibile che ti succeda l'opposto.
Esempio cazzone:vedo il film million dollar baby(gran film) con finale tristissimo che mi colpisce personalmente,il mio animo è scosso e un po' mi viene anche da piangere.i tic spariscono.
Altro esempio:un mio amico mi parla di un problema che ha e capisco quale sia il dolore che sta provando.
Con la felicità è in po' diverso i tic diminuiscono un po' di meno,ma mi porta in uno stato di semi-iperattività...
Comunque quando dico "emozioni" mi riferisco a un discorso più ampio,ad esempio nelle emozioni farei rientrare anche il desiderio.Un azione che normalmente mi lascia spazio ad i tic(mi viene in mente un altro esempio cazzone quando anni fa giocavo ai videogiochi con mio fratello),se guidata da un forte desiderio mi manda in VITA VERA.
Lo sport che faccio è uno sport individuale,nelle partite di campionato ti trovi a giocare te e il tuo avversario e tutti che ti guardano.In quei momenti il desiderio è fortissimo,oltre ad essere concentrato sulla partita è come se mi vedessi in3a persona,mi immagino come dovrei muovermi come dovrei apparire,è come se mi immaginassi un enorme scenario con me dentro, penso alla mia immagine che propongo alle persone circostanti e la rispecchio perfettamente,ma senza alcuno sforzo,in maniera perfettamente naturale,ed è bellissimo.questo è uno esempio perfetto di VITA VERA.
Ora devo andare,e la mia concentrazione sta anche un po' finendo perchè è veramente faticoso (e bellissimo)scrivere ste cose....la tecnica cercherò di spiegartela nel prossimo post,sempre che ci riesca, alla tua domanda sul meccanismo fisico antecedente penso che si,esista, in termini fisici deve essere come dicevate un impulso ,se penso alla sensazione che ho io è qualcosa di ignoto, non saprei bene come definirlo,se penso alla mia energia interiore come un continuo fluire è qualcosa che la blocca o che mi impedisce di incanalarla disturbandola in continuazione....
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 08:44
risp eddie

X Nicola

Probabilmente mi sono spiegato male io... anzi, rileggendomi, mi sono SICURAMENTE spiegato male... sai com'è... fare tutto in fretta... e in piu' la stanchezza di una notte di lavoro... per non parlare poi...

Cmq direi che concordo su tutto quello che dici a parte il discorso dello sport... io giocando a calcio e a tennis non sono mai riuscito ad andare in modalità "VITA VERA" e in questa situazione ho sempre avuto tantissimi tic... cosa che non mi succede con una ragazza o quando parlo con un amico o conoscente o collega di lavoro... nello sport questa "spontaneità" nel trattenere non si è mai verificata...

Si certo, in questa "modalità" non faccio nessun sforzo è vero... hai messo in risalto una cosa parecchio importante a mio modo di vedere, dovresti approfondire la cosa e magari parlarne anche con Morciano... penso che dovresti rifletterci e riportare sul sito le tue impressione in modo tale che io o altri ne possiamo usufruire per noi stessi e soprattutto per ampliare un ragionamento che io reputo alquanto interessante... è importante quello che hai scritto in quanto se a qualcuno capita di leggerlo potrebbe cogliere degli aspetti che a noi sfuggono e magari darci qualche dritta in proposito, cosa questa che farebbe allargare la nostra visione sulla questione...

Ora ci vado un po' a pensare su... grazie della dritta Nicola...

A rileggerci
Eddie

P.S: Ah, dimenticavo... sei per caso stato operato di fimosi da piccolo? oppure circonciso?
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 08:44
r nicola

niente fimosi o circoncisione mi spiace...cmq trovo veramente strano ciò che mi dici che ti viene più naturale trattenerti mentre parli con qualcuno piuttosto che mentre fai sport...x me è proprio il contrario..cioè ci riesco bene anche con le persone ma mentre faccio sport è proprio naturale...
riguardo all argomento di prima sarebbe bello avere modo di parlare,xchè scrivere è lungo e difficile da spiegare in questo caso...
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 08:46
r morciano


differenze...vive la difference

Caro Eddie, mi chiami in causa,
ma vedi io ho più domande che risposte,più intuizioni che conferme,più sensazioni che chiarezze. Un po' penso ai casi che incontro, altre volte penso a come faccio io, poi a mio figlio (non basta per generalizzare cause, anche se sui suoi figli Piaget ha scritto centinaia di libri validissimi).
L'altra notte mio figlio Giò non riusciva a prendere sonno ed era molto inquieto, mi ha detto che più di un pensiero si accavallava e che ciò lo rendeva nervoso,e si girava e rigirava nel letto. Nessun pensiero in sè importante, ma quando più pensieri si accavallano anch'io mi sento così, lo capisco ed é una cosa che che una volta era pittosto frequente in me. Si diventa molto irrequieti anche come risposta motoria.
Io ho imparato ad agganciare un pensiero unico, possibilmente quello che mi permette più visualizzazioni, mi sforzo di trattenerlo attaccandomi alle immagini e quasi sempre la cosa funziona. Ho aiutato mio figlio a visualizzare le immagini di uno di questi pensieri, ho usato la voce sempre più tranquilla, flebile e calda, coccola sulla testa, e si é addormentato.
Spero un giorno riesca a farlo da solo (io non sempre riesco) perché so come in molti tourettici questo accavallarsi di pensieri, o la presenza di un solo pensiero angoscioso possa essere disturbante ed elicitante di tic.
Credo che il cervello abbia più valvole e quando sale la tensione ad ognuno di noi se ne aprono una o più, anche per questo siamo tutti diversi (nelle manifestazioni).
Qui non é questione di essere d'accordo o meno, se Nicola mi dice che per lui é così io gli credo e colgo la sua particolarità, così come prendo atto della tua (fimotica?), che evidentemente é diversa.
Ma a non tutti i tourettici i tic partono da pensieri ossessivi o stati di confusione o tensione, altri li manifestano come accompagnamento al ragionamento, alla verbalizzazione, altri ancora li associano ad alcune emozioni.
La questione dello stimolo iniziale é però una questione fondamentale, a me non ha permesso di "capire" la sindrome, ma mi ha dato lo spunto per recuperare alcune tecniche pavloviane che puntano ad infrapporsi tra lo stimolo iniziale (che alza la tensione) e la forma di "scarico"...che si può modellare o sostituire (almeno sul piano teorico).
Non lo intuite anche voi mentre lo dico?
Ciò che dice Nicola l'ho incontrato con una certa frequenza nei tourettici, e vorrei dirgli che non esiste "vita vera" ed altra che non é vera...tutto é vita vera, e la vita é plurima come il pensiero. Di fronte a certe emozioni alcuni aumentano i tic ed altri li spengono, ma non come sforzo per non farli apparire Eddie, proprio naturalmente senza alcuna fatica e senza neanche pensarci (invidia eh?). Succede, e pure io mi domando il perché...me lo domando e non so rispondere.
Una cosa che accomuna poi tutti i tourettici é il fatto che in ambiente "familiare" o dentro le relazioni "domestiche" i tic aumentano, ed anche qui non so dire perchè, anche se la ripetizione del fenomeno indica che una spiegazione deve esserci, altrimenti non si ripeterebbe.
Un'altra cosa che ho visto é che quando ad un tourettico arrivano le crisi di panico scompaiono i tic, perché? Mi viene una rabbia a non riuscire a trovare il capo del filo, a volte mi sembra di afferrarlo ma poi lo perdo!!
Ma penso che la spiegazione non la troveremo così, cioè solo con argomentazioni logiche e solo col ragionamento (altrimenti dopo più di un secolo dalla scoperta della sindrome ci saremmo già arrivati), credo che oggi si possa e si debba debba trovare una spiegazione neurofisiologioca.
Come dice il mio amico Parisi (si, il nostro neurologo) nel suo testo "i bambini dallo sguardo sfuggente" (edizioniscientifiche italiane, Napoli), ci sono spiegazioni che possono essere date solo comprendendo le funzioni neurologiche, studiandole a fondo. Già Ritvo (un noto studioso del cervello), ci dice ancora Parisi, "ha individuato in un metabolismo anormale della serotonina un'ipotesi di studio"(p.35). In proposito voglio dire che proprio i farmaci SSRI, quelli contro la ricpatzione della serotonina, quelli che si usano contro la depressione, aumentano nei tourettici i tic....e li aumentano solo nei tourettici!! Questo sembrerebe contro tutte le logiche perché più serotonina dovrebbe moderare la dopamina, quindi dare meno tic. Invece non é così...ma come accade nel mondo reale spesso il contrasto o l'equlibrio tra due molecole (dopamina e serotonina) può lasciare spazio ad altre "terze", ad esempio il sistema della neradrenalina (e quindo ecco l'agitazione notturna/diurna e lo stato di tensione) oppure a quello colinergico (ed ecco quindi l'agitazione muscolare, l'irrequietezza motoria).
Cosa fa alla fine l'infiltrazione di tossina botulinica, quella che che tanti tourettici hanno sperimentato per bloccare i tic motori ed anche vocali,blocca l'azione della colina, che non é che l'ultimo anello della catena di eventi che porta ai tic, la tossina blocca la colina che provoca lo spasmo del muscolo, lo scatto motorio. Per questo chi la usa blocca temporaneamente i tic ma non gli stimoli, non il resto della dinamica chimica implicata...e spesso si sente come legato.
Noi vogliamo invece andare più a fondo, lavorare sui meccanismi che provocano le manifestazioni, oppure collocarci in mezzo al processo, ma é una scommessa, non siamo sicuri di riuscirci...sempre, o nella maggior parte degli esperimenti.
Sono riuscito a togliere dei tic in qualcuno, ma poi vedo che spesso é come se io avessi agito da tossina botulinica e a quel qualcuno l'impulso appunto rimane. Per ora mi accontento di estinguere o placare i tic più distruttivi...e basta. Ma non mi basta, perché vorrei di più, mi devo accontentare.
Vedi é necessario che la ricerca continui, e che sia integrata, questo é il modello che vogliamo diffondere col nostro sito. Non é accettabile che oggigiorno (io penso) si deducano spiegazioni e risposte solo con la comparazione empirica ,é un modo vecchio di procedere...che tanti equivoci ha generato in passato. Ci sono strumentazioni all'avanguardia oggi, non possiamo procedere a vista.

Con affetto a tutti Gianfranco

PS Eddie...ma non ho capito bene che tipo di lavoro hai fatto, la notte scorsa.
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