frammenti 2

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AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 08:27
m eddievedder

I miei tic hanno avuto forme di manifestazione molteplici. Dai primi pseudo-tic interiori e cioè quelli simili al pensiero coercitivo della spirale che vi ho narrato nella prima parte di questo racconto, al tic del "dire di no" con il capo, per passare poi a toccarmi compulsivamente le stanghette degli occhiali (fino a 17 anni di età ho portato gli occhiali) originatosi per la prima volta quando ho sentito il suono della sirena di un'ambulanza (dalle mie parti si usa dire "tocca ferro" quando passa un carro funebre o un'ambulanza, va da se' il tic corrispondente), che si è trasformato poi in quello di "fare le corna", fino ad arrivare a toccarmi i genitali (anche quest'ultimo un'ulteriore trasformazione del "tic delle corna" in quanto anche toccarsi i genitali è considerato un gesto scaramantico nella città in cui vivo) e così via, passando attraverso una vasta gamma di tic pronti all'uso per tutte le esigenze.

Da queste mie parole potete ben cogliere l'essenza camaleontica del tic nervoso. Potete coglierne l'essenza apotropaica e cioè scaramantica. Quello che non avete ancora colto è sicuramente la sua essenza sessuale, perchè secondo me, il tic "è" sessuale.

Non so se avete presente il "concetto di libido" reso noto al pubblico da mister Sigmund Freud nei primi anni del '900 nel suo scritto intitolato "Tre saggi sulla sessualità". In linea di massima "la teoria della libido" dice quanto segue:

" ...la libido è un'energia di natura sessuale, che cerca soddisfacimento ed è sensibile di aumenti e di diminuzioni; essa sta alla base delle trasformazioni delle pulsioni, che non sono istinti ereditari, ma processi psichici in movimento, che hanno la loro fonte nell'eccitazione che si attua in qualche organo del corpo. Questa eccitazione causa uno stato di tensione e, dunque, una specie di impulso che fa tendere ad una meta, tale meta consiste nell'eliminazione dello stato di tensione; la meta, dal canto suo, può essere raggiunta o nell'oggetto verso il quale tende la pulsione stessa o in virtù di esso, ma questo oggetto non è fisso e identico per tutti, ma cambia a seconda della specificità delle storie individuali e delle fonti da cui può essere dipendente. La libido e le pulsione ad essa connesse possono infatti spostarsi di volta in volta in zone privilegiate del corpo, dette zone erogene, a ciascuna delle quali corrispondono fantasie particolari ecc... ".

Da questa frase è possibile desumere che se la libido, per qualche misteriosa causa, viene bloccata nel suo sbocco naturale e cioè l'arrivo ai genitali, è chiaro che deve trovare una via d'uscita sostitutiva per potersi sfogare; ecco allora che in funzione di ciò nasce il tic. Esso, a mio parere, è una sorta di deviazione della libido dai suoi binari naturali. La libido, non riuscendo ad arrivare ai genitali, inizia a girovagare senza meta per il corpo aumentando notevolmente la tensione interna fino a che non crea una via d'uscita artificiale. Questa via d'uscita è il tic. So che questa frase farà storgere il naso a molti di voi, soprattutto a quelli che professano il credo "neurologico" della Tourette. In effetti la teoria di un eccesso di dopamina è corretta, ma questa, a mio modo di vedere, è solamente la dinamica fisiologica che sottende al tic. E' la spiegazione di quanto avviene fisiologicamente al nostro interno ma non spiega in alcun modo l'origine del tic.

Se noi osserviamo la forma che assume il tic nel suo manifestarsi, non possiamo negarne il suo carattere sessuale. Fateci caso... sembra quasi che il punto in cui si manifesta il tic venga "erotizzato", quasi diventasse un sostitutivo dell'organo genitale. Per non parlare poi della "coprolalia" (per i profani: emissione di parole dal significato osceno) e questa continua sensazione di sentirsi sessualmente insoddisfatti anche dopo un rapporto sessuale o dopo un bel raspone (molti tourettici mi hanno confessato questa cosa). Quello che mi chiedo è se c'è in ognuno di voi la percezione di ciò. Avete qualche storia da raccontarmi che possa avere delle relazioni col carattere sessuale del tic nervoso? So che è un argomento particolarmente scabroso da trattare e soprattutto anacronistico in quanto la cosidetta "psicologia del profondo" si è evoluta da Freud ai giorni nostri. MA QUESTA NON E' PSICOLOGIA DEL PROFONDO. Io intendo la manifestazione del tic nervoso non dal punto di vista psicologico ma da quello organico. L'errore che, sempre secondo il mio modesto quanto inutile parere, ha fatto Freud è quello di avere psicologizzato la "teoria della libido". Secondo me tutto ciò è organico. La libidio è fisiologica sia nella sua essenza che nella sua dinamica. Freud ha avuto una grandissima intuizione a scoprirla, ma l'ha teorizzata dal punto di vista psicologico non essendo riuscito a coglierne l'essenza fisica.

Cari ragazzi e ragazze, so per certo che questa mia dichiarazione può sembrare un delirio senza senso e in linea di massima non lo posso certamente negare, ma questa è la conclusione a cui sono personalmente arrivato dopo anni di elucubrazioni al riguardo (bel genio, direte voi...). So che fondamentalmente la mia "teoria" è sbagliata, ma ci deve essere una briciola di verità in questa mia deduzione in quanto, interiormente, ho la percezione di qualcosa di esatto. Come voi ben sapete, cari colleghi, quando noi tourettici abbiamo una percezione difficilmente è sbagliata o perlomeno è parecchio vicino alla verità. Forse è nella forma in cui ho dato volto al problema che mi sto impantanando (cosa dovuta in parte alla mia formazione e alle mie letture), ma anche se la forma non è quella giusta, la sostanza mi sembra alquanto degna di indagine e soprattutto di un approfondimento da parte di tutti noi. E' per questo motivo che ho scritto, a costo di prendermi una sequela interminabile di insulti da parte vostra. Sarei potuto starmene tranquillamente in silenzio nel mio orticello, ma ho voluto mettervi ugualmente al corrente di tale sensazione in quanto vorrei che se ci fosse anche la più piccola similitudine con le mie percezioni, non esitiate a parlarmene e a descrivermela.

Ritornerò comunque su questo... non è facile mettere su "carta" un sensazione astratta e parecchio confusa, anche perchè la mia è solo una percezione di un profano "autodidatta" che cerca disperatamente un punto in comune con tutti voi per capire da dove si origina il "guasto"... Tempo permettendo, continuerò a rifletterci e vi metterò al corrente di ulteriori sviluppi, fatelo anche voi... sarebbe un bene che mi scriveste un vostro parere sulla cosa, anche negativo (ma motivato mi raccomando), avrei qualche spunto di riflessione in più...

Tutto questo lo sto facendo per devozione alla causa... non lapidatemi vi prego

A rileggerci
Eddie

To be continued...
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