frammenti 10

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AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 09:50
mess eddievedder

Dunque... ieri sono andato a Milano e ho incontrato a casa sua il dott. Morciano. Ho avuto anche il piacere di conoscere
personalmente quel simpaticissimo orco di Simone (il gestore del forum ndr) e il nostro ultimo acquisto, il compositore
Giglio della Torretta.

Dopo una colazione a dir poco terrificante, fatta di croissant brucacchiati e caffe' all'acqua sporca, preparata amorevolmente dal nostro dott. Morciano (fortuna che Giglio ha avuto la meravigliosa idea di portarci al suo arrivo dei veri croissant freschi freschi di pasticceria), ci siamo calati in una full immersion senza compromessi di quattro ore sull' argomento a noi più caro: la sindrome di Gilles de la Tourette.

Che dire. SBALORDITIVO!!!! A mio parere e a sostegno della tesi che "IL MIGLIOR GUARITORE E' IL GUARITORE FERITO", Gianfranco
è di una preparazione senza eguali. Una preparazione che, oltre ad essere accademica, e il frutto di un'esperienza fatta
sul campo e soprattutto su se stesso (è bene ricordare che anche Gianfranco è Tourettico). Mi ha dato l'impressione di un
terapista che sa di cosa parla, sa quali corde toccare e soprattutto sa come e quando farle suonare. Non mi vergogno ad
ammettere che ero inizialmente scettico sulle sue teorie e sulla sua capacità di penetrare il segreto della Tourette. Anche dopo un paio d'ore che ero a casa sua il mio giudizio su di lui si manteneva inalterato. E' bastata però una sensazione
durante una sua spiegazione relativamente alla dinamica del pensiero ossessivo a far scattare prepotentemente la scintilla,
l'INSIGHT, e a farmi vedere le cose sotto una luce che non definirei nuova, ma che avevo ritenuto, da sempre, di scarsa
importanza. Non è che ho CAPITO, ho prima SENTITO e di conseguenza ho CAPITO. Chiaro il concetto?

Quello che vorrei sottolineare è il fatto che Gianfranco non mi ha spiegato nulla di nuovo, non mi ha furbescamente
propinato la NUOVA TEORIA PER DEBELLARE LA SINDROME, ma mi ha fatto realizzare che la sua competenza è figlia di uno sforzo
dovuto ad una sua intima necessità e soprattutto mi ha fatto capire che quello che teorizza è capace di metterlo concretamente in atto. Non è un medico da una pillola e via... Gianfranco ha una TECNICA CONCRETA. Ha dei FATTI non delle
BELLE PAROLE. Ha la sindrome di Tourette in ultima istanza. Non so se mi spiego...

A proposito di quello di cui abbiamo parlato...

Praticamente, da quel che ho capito nella mia ignoranza, Gianfranco usa una tecnica che oserei definire "LA TECNICA DI SBUCCIAMENTO DELLA CIPOLLA". Partendo dall'ipotesi che in molti tourettici il tic è suffragato da un pensiero ossessivo primario, puntellato da tanti pensieri ossessivi minori che lo difendono, lo nutrono e lo mantengono attivo dandogli la possibilità di irradiare tutta la sua forza senza mostrarsi, Morciano cerca CONCRETAMENTE tramite un colloquio mirato col paziente, a smantellare uno alla volta tutti i pensieri ossessivi che gravitano nell'orbita di quello centrale, partendo prima dai più deboli per arrivare gradatamente al nucleo principale. Da li'in teoria si dovrebbe sferrare il colpo finale e far cadere la sindrome. Ma come tutti sappiano la vita è molto più complicata della teoria. Cmq, anche se, per svariate difficoltà, non si arriva al nucleo centrale ma ci si accontenta di smantellare i pensieri ossessivi minori, si può raggiungere un buon grado di vivibilità perchè, e Simone ne è testimone visto che questo lavoro l'ha fatto, la maggior parte dei tic o vocalizzi tendono ad affievolirsi... Direi che è già un discreto risultato, molto meglio che essere schiavi di un farmaco, non trovate? E tenete conto che non si sa mai quale sorprese può regalarci questa tecnica nei suoi sviluppi futuri.

Altra peculiarità che è emersa dal nostro incontro è stata quella di aver realizzato che il cervello di alcuni tourettici
assorbe come una spugna. Ieri ad esempio ho avuto, in determinati frangenti, parecchia ansia, soprattutto quando si toccavano determinati argomenti relativamente alle ossessioni, quasi che avessi paura di mostrare agli altri tourettici le MIE ossessioni, le MIE debolezze. Mi sono sentito molto PICCOLO in questa situazione. Molto DISONESTO e FALSO. Sicuramente il contatto con altri tourettici ti fa capire veramente che non sei una persona esclusiva come pensi di essere, che ci sono persone che soffrono del tuo stesso disturbo che però hanno la forza di portarsi la croce addosso con una grande dignità e senza mascherarsi dietro false personalità prefabbricate dalla vergogna di mostrarsi per quel che si è. Persone che
hanno quel coraggio a cui manca alla maggior parte degli altri.

Che questo ti serva da lezione... piccolo Eddie-Vedder

A rileggerci...
Eddie
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 09:51
risp di simone

Ciao Eddie,
grazie davvero per le tue parole; togli una curiosità perchè orco? Mi diverte l' aggettivo ma non trovo l' associazione :-)p
Una volta tanto intervengo al tuo post per dare una precisazione, la sindrome di Tourette è un disturbo a base neurologica, gli interventi che esegue il Dr. Morciano sono utilissimi per diminuire o eliminare le manifestazioni più eclatanti, (che spesso sono causate dall' ocd) ma non si può rimuovere totalmente un problema neurologico.
Siamo abbastanza sicuri di ridurre le manifestazioni peggiori, ma di certo non è posssibile rimuovere un problema genetico con una terapia (per quanto mirata sia), e inoltre in alcuni casi i farmaci sono necessari o addirittura indispensabili.

Tutti noi, me compreso, abbiamo vissuto questo problema come
se fosse una vergogna, qualcosa da nascondere, da celare, vivere come persone costrette ad avere una "doppia faccia" o ignorare totalmente questo problema, ma il fatto di accettarlo, di comprenderlo, di capire che non c'è nulla cui vergognarsi è il primo passo che bisogna avere il coraggio di fare per avere una vita migliore e riprendersi la propria autostima.
Non si tratta di una malattia mentale ma di un disturbo neurologico, come non ci si vergogna di un raffreddore, o di qualunque altra malattia non bisogna vergognarsi di questo disturbo; indubbiamente non bisogna dirlo a tutti, perchè non tutti sanno o sono in grado di capire ma alle persone che ci stanno vicine, ai colleghi di lavoro più stretti, per vivere meglio per essere capiti è necessario che capiscano cos'è questo disturbo, perchè si deve diffondere la conoscienza e dobbiamo avere il diritto di riscostruirci una dignità.
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 09:53
r morciano

lobby?


Diciamo che Simone....mi ha tolto quasi le parole di bocca.
Grazie Eddie delle tue parole.
Se anche fossi davvero coì efficace da togliere la tourette, mai lo farei, e dove le trovo poi delle persone eccezionali come quelle di ieri mattina, senza la tourette? Sono stato felice tutto il giorno ed ancora ora "rievoco".

Ci sono momenti in cui la tua vita sembra all'improvviso ritrovare un senso che temevi perduto, le tue costruzioni ad essere abitate....lì capisci che sei utile e che volendo ti potresti anche ritirare perché altri andranno avanti, non per te, ma per loro stessi.

In home page avevo scritto, ormai tanto tempo fa, che i tourettici temono l'incontro con i tourettici, e che in parte hanno ragione, ma che ero sicuro che continuando non ci sarebbero stati che vantaggi.....ci si fiuta e va bene, ma se parte la sintonia e la cooperazione...ehhh!!!??

Ciao

PS anche un'esperienza sociale forte (ad esempio una grande paura o un abbandono) può lasciare una traccia neurologica perenne, specie se viene fatta in prima infanzia, tanto quanto un'infezione batterica o un difetto genetico (non é sempre ereditaria, genetica, la tourette). Non si può cancellare quella traccia e molti ne ricaveranno sempre dei problemi (ma anche dei vantaggi), però si può cercare di conviverci bene....senza che essa SIA un problema.
AST-SIT
00martedì 7 agosto 2007 09:55
r giglio

Ed ecco il quarto elemento dell’ormai leggendario incontro. Vi do subito un dato concreto della mia emozione. Sono tornato a casa e ho camminato su e giù per 4-5 ore ascoltando musica, senza riuscire a fermarmi. Questo mi avviene quando ho emozioni positive, ma 4-5 ore sono veramente parecchie! Non ho la competenza di Gianfranco, tantomeno la lucidità di Eddie. Pura emozione. Ho raccolto dati, con qualche buchetto, dovuto al deficit attentivo, e ora li lascio macinare nella mia inquieta testolina.

Sono stato fortunato. Grazie a Eddie, che, con la sua calda irruenza tourettico-bolognese, mi ha coinvolto in questo incontro a casa del Dott. Morciano. Sono stato fortunato, perché mai più pensavo di poter avere un incontro dal vivo con altri tre amici del forum, dopo solo sei giorni dalla mia iscrizione. E soprattutto di incontrare il Dott. Morciano, che, a leggere qua e là nel forum, è evidente che sia oberato di lavoro e incontri come non mai. Invece sono volate 4 ore tra confidenze, riflessioni, delucidazioni e brioches. E poi sono stupito, che Gianfranco stesso ci rimandi una forte emozione per questo incontro. Io sono appena arrivato, pensavo che contatti tra amici del forum avvenissero comunemente.

Io sono il tourettico gioioso, il tourettico invisibile, il tourettico negato. Il mio vissuto della TS si scosta da quello che prevalentemente viene riportato. Mi riferisco in particolare alla sofferenza causata dall’esclusione, dai complessi, per i tic. Ho sofferto per altri aspetti, legati (o meno) alla TS, depressione, ansia, panico, incomprensione, solitudine. Desideravo, conoscere, vedere, altri tourettici. Ed eccoli. Gianfranco scrive: “e dove le trovo poi delle persone eccezionali come quelle di ieri mattina, senza la tourette?”. Ed eccoli. Non ero più da solo ad avere un personalità intinta nella dopamina, a guardare il mondo con una lente tourettica. Ehi, alt, scusate! Sono il solito esaltato, non voglio calpestare i sentimenti di chi ne soffre o ne ha sofferto. Credo e spero di saperli comprendere ed accogliere. Mi auguro che il mio continuo sparpagliare per il forum testimonianze, anche intime, dei miei sintomi e dei miei vissuti non serva solo a sfogare solo i miei bisogni egoici. Mi piacerebbe servisse a stanare ancora altri tourettici, nascosti dalla paura o dalla vergogna. Personalmente ho un tremendo bisogno di condividere, scambiare vissuti e tesimonianze, di capire.

L’incontro di ieri è stato prezioso. Ho letto l’intervento di Marcimari di ieri, dalla Sardegna, che lancia l’appello ai tourettici sardi per un incontro. Bene! Ti auguro possa avvenire al più presto. Mi fermo. Avrei altre riflessioni ma sono esausto, sono reduce da una settimana emotivamente debordante, per via del forum. E ho anche la nausea di me stesso.

Grazie, compagni di brioches.

Un abbraccione a tutti.


Giglio Della Torretta
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