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scuola che tormento

Ultimo Aggiornamento: 21/06/2010 23:12
24/09/2009 12:57
 
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Ciao, ho sentito Marcella di Segrate è mi ha pregato di comunicare che in questo periodo non può collegarsi ad internet, per contattarla potete scriverle sul suo indirizzo di posta elettronica.
Grazie
24/09/2009 15:03
 
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Tocchi i nervi scoperti aries...

Un bel confronto su questa materia lo possiamo fare nell'incontro a segrate per chi verrà, ora solo due parole.

Primo: sempre detto che TS é malattia se fa soffrire, se é così (anche per ciò che impedisce, ad esempio a scuola) ovvio che bisogna essere condeguenti.

Secondo: sapete, a proposito di ciò che dice aries, al momento come vengono formati gli "insegnanti di sostegno"? Al massimo con 50 ore di formazione quando va bene, 25 nelle altre situazioni. Nel mio personale codice etico a maggior difficoltà dovrebbe corrispondere una maggiore formazione degli operatori, non il contrario.

Terzo: con quelle poche ore di formazione non si riesce neppure a formare gli insegnanti su quelle che dovrebbero essere le procedure previste dalla legge 104. Ad esempio che la scuola dovrebbe redigere un PDF (profilo dinamico funzionale) e che in base a questo dovrebbe compilare un PEI, che PDF e PEI devono avere delle specifiche che la famiglia deve essere partner informato e che un programma non può essere attuato senza il suo consenso, che il PEI deve essere consegnato alla famiglia entro il novembre di ogni anno...e tante altre cosine di questo tipo.

Quarto: non fatemi passare come quello che è in assoluto contro gli aiuti differenziati, mi occupo di "pedagogia speciale".

Quinto: sono contrario in linea di massima alla certificazione di handicap per i nostri bambini, ma ovviamente non in casi particolari. Però una cosa mi vien da dire...ed é che spesso gli "aggravamenti" sono il prodotto di interventi sbagliati (riabilitativi e farmacologici), di differenziazione eccessiva, di forzature ossessive sullo studio, di incitamento o di squalifica. Penso che molti nostri bambini "ossessivi" lo diventerebbero proprio per lo stigma sociale che ne deriverebbe dalla presenza di un insegnante di sostegno...per loro. Sarei preoccupato se un nostro bambino cominciasse a disinteressarsi del suo ruolo sociale tra i pari.

Sesto: gli insegnanti, intendo quelli curricolari, hanno un ruolo educativo fondamentale e giustamente dovrebbero prepararsi anche nell'educazione, non solo nella didattica (anche se didattica dovrebbe comnprendere anche "metodo" e non solo contenuti). Un docente di Pedagogia Speciale di Verona ha sviluppato degli studi sul cosidetto "handicap indotto"...nel senso di misurare quanto, quando e come, é proprio l'incompetenza di alcuni insegnanti che innesta un handicap (uno svantaggio) là dove prima vi era solo "una differenza". L'educazione non é acqua, essa si imprime nel sistema nervoso e lascia tracce tanto quanto, ed a volte di più, un farmaco.


Ma qui lo posso dire e lo ammetto, verso gli insegnanti sono mediamente prevenuto, alla fine ognuno di noi giudica il mondo a partire dalla sua esperienza. Ho fatto tanta formazione agli insegnanti, in ogni scuola di ordine e grado...ed é da tanto tempo che non ne voglio più fare, che mi rifiuto.
Poi ho incontrato anche insegnanti FAVOLOSI, ma ogni volta ho scoperto che lo erano per percorso loro e loro personali motivazioni, questi stupendi incontri purtroppo non sono riusciti a cambiare l'idea che mi sono fatto della classe insegnante in generale.

E' vero, sono sindromicamente rancoroso.
Sono anche spiacevole lo so, spesso anche a me stesso, siate prudenti .


GFM

24/09/2009 20:12
 
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La più grande difficoltà di mio figlio è sempre stata ed è tutt'ora la relazione con i coetanei, il confronto con i pari. Lui preferisce relazionarsi con gli adulti. Lui o si mette in competizione o li snobba. Risultato? Isolamento. Noi al docente di sostegno chiediamo aiuto proprio per questo. Lasciarlo da solo non è servito, lui non riesce a gestire le dinamiche di confronto con i pari.
[Modificato da Angela.Angie 24/09/2009 20:15]
25/09/2009 08:50
 
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Concordo dobbiamo essere prudenti, ma quando a un genitore viene prospettata l'ipotesi che in caso della mancanza dell'insegnante di sostegno il proprio figlio non può entrare a scuola, cosa deve fare, credetemi a sentire queste cose sembra di vivere in un sogno.
Eppure esiste un Decreto che cita come reato l'interruzione allo studio in caso di assenza dell'insegnante di sostegno, come anche per quanto riguarda le ore di sostegno che in una classe deve esserci solo un bambino con handicapp sono ammessi due nel caso di lieve entità. Come mai tutto questo non viene applicato?
Cosa possiamo fare noi genitori a tutelare i ns. bimbi? Ed' è giusto che si debba ricorrere ai carabinieri per fare entrare un bambino a scuola (scuola dell'obbligo) e le conseguenze che le forze dell'ordine potrebbero avere su un bambino con crisi da separazione d'ansia. Non è giusto far vivere tutto questo ai nbs. bambini. Si parla tanto di integrità, ma dove? Quando ancora assistiamo a queste cose?
Le scuole speciali non esistono, ma se esistessero penso che sarebberro affolate, chi oggigiorno non ha qualche problema?.
Ed è giusto convincere un genitore a somministrare dei farmaci al proprio figlio?
Lorenzo aveva iniziato la scuola serenamente, ha avuto 3 crisi molto forti (a distrutto la biblioteca), ebbene come mai mercoldì, giovedì e oggi tutto bene? Forse era il caso di procedere lentamente dandogli un suo spazio e poi inserendolo piano piano in classe. Attuando questo le crisi per ora non ci sono.
Spero che tutto si possa discutere nel prossimo gruppo d'incontro.

A presto.
25/09/2009 09:27
 
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Non voglio intromettermi, ma perchè se c'è una legge, invece di chiamare i carabinieri per far rientrare il figlio a scuola, una volta che il fattaccio è successo, non si fa una bella denuncia della scuola intera, del preside e dell'insegnante (che presumo ne esegua le disposizioni) e la si inoltra a carabinieri, provedditorato, Tar se serve, associazioni di categoria e ad ogni altro organo interessato?
Io credo che gli insegnanti e la scuola abbiano anche una qualche responsabilità penale in merito all'incolumnità degli alunni, e se un bambino varca la soglia dell'istituto e poi scopre che non può restare, esce e si fa male?

A queste situazioni più che rimediare giorno per giorno a spese di energia e fegato prorpio, bisognerebbe porre termine definitivamente.
Se la legge c'è fatela valere .... che le scuole oltretutto la cattiva pubblicità la temono...

Tenete duro !

Owlly

25/09/2009 21:40
 
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---------------
Sono d'accordo con owlly!
La questione va affrontata in dimensione macro. Ciò che sta accadendo con il nuovo ordinamento va fronteggiato dalle associazioni. Bisogna che ci si possa esprimere e far valere la legge.
Sono decisamente molto preoccupata per il futuro.
26/09/2009 13:05
 
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Mah, credo che le questioni che ha posto MIlena abbiano già trovato delle ripsoste da parte di Chiara, che ha raccolto una buona parte di normativa e sentenze...che tra le altre cose dicono che: "l'aasenza dell'insegnante di sostegno non può precludere la frequenza a scuola dell'alunno con handicap", se l'insegnante di sostegno non c'é si nomini un supplente dentro o fuori l'organico della scuola.
Questo per quanto riguarda l'applicazione di una normativa che non é nuova, ma dell'82 (legge 104). Per cui Milena se tuo figlio lo si lascia a casa, chiama i carabinieri.

Poi nel merito della questione, la scuola sapeva bene quanto delicato fosse il risultato raggiunto da L., ottenuto con l'utilizzo di un operatore retribuiito dalla famiglia (visto che la scuola si era rifiutata conm molte scuse di sostenere questa spesa). L'equilibro si basava sulla regola della gradualità, L. veniva aspettato fuori da scuola e accompahgnato in una sorta di aula di "compensazione" appena si sentiva pronto entarva in aula. Questa cosa l'aveva portato a chiedre che la "compensazione" fosse sempre più breve...fin tanto che di questa non vi era più bisogno e L. entrava direttamente a scuola. L'errore é stato partire a Settembre come se si potesse la fine di giugno...un educatore dovrebbe sapere che a quel punto é meglio ripartire dai presidi più sicuri e già sperimentati, non scaraventarlo in classe (specia nella confusione dell'inizio scuola) e senza il sostegno all'ingresso. Così stiamo rischiando che la scuola "bruci" la spesa fatta in precedenza dalla famiglia e che avrebbe dovuto sostenere lei.
Punto.

Invece del "nuovo ordinamento" non so nulla, a cosa ti riferisci Roberta? Di cosa si tratta e quali norme sarebbero penalizzanti per i nostri ragazzi.
Ad esempio io totalmente favorevole alla maestra unica...si tratta di questo?

GFM


26/09/2009 13:45
 
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26/09/2009 16:23
 
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Ti dirò Gianfranco, qui gli insegnanti sono stati tutti spostati soltanto in base a criteri di ruolo e precariato tutto è stato applicato in modo molto molto rigido, senza minimamente poter contrattare uno straccio di continuità educativa.
Con j. ce lo fatta a contrattare la continuità educativa dei sostegni e per lui questo è stato fondamentale per un suo miglioramento.
Adesso con A. patisco le pene dell'inferno... dopo tutta la sofferenza vissuta quest'estate.. proprio non ci voleva!
Ci avevano assicurato almeno che l'insegnante con cui A. aveva messo mesi a istaurare una relazione educativa proficua, avrebbe potuto continuare il lavoro con mio figlio. (A. è in terza media e nei tre anni sono sempre stati cambiati gli insegnanti di sostegno.) Tutti convinti di ciò ..insegnante compreso. Il giorno prima dell'inzio della scuola : doccia fredda a me ed ad A.! Ci siamo ritrovati due belle insegnanti di ruolo con un certa esperienza... ma che non sanno minimamente, ovviamente, come entrare in relazione con A.
Che le sfida a volontà, perchè arrabbiato nero.
Insomma una bella fatica per me visto che adesso A. è a casa.
Solo il nominargli la parola scuola, scatena il suo modo, ti assicuro non molto urbano, di esprimere l' aggresività e la sofferenza, nel senso che rischia il Diagnosi e Cura.
Esperienza che gradirei vivamente evitare a 13 anni.
Tanta rigidità pesa solo sui ragazzi e sulle famiglie.

Sono decisamente [SM=g8083] [SM=g6274]


Un abbraccio
[Modificato da roberta.montinari 26/09/2009 17:21]
27/09/2009 11:37
 
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27/09/2009 15:39
 
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Gli insegnanti di ruolo in tutto questo che fanno? Gli insegnanti di sostegno cambiano in continuazione purtroppo, ma gli attori nella 104 non sono solo gli insegnanti di sostegno, anche quelli di ruolo partecipano al PEI...
A volte non è così importante "la relazione educativa" ma la continuità delle tecniche d'intervento, nel PEI dovrebbero essere esplicitate e l'insegnante successivo dovrebbe solo proseguire e integrare in linea a quello che sono le procedure e gli obiettivi del progetto!

Questo però mi sembra centri poco con il nuovo ordinamento, nelle linee guida sull'integrazione degli alunni disabili del ministero ci sono delle indicazioni molto adeguate, addirittura viene finalmente riportato l'ICF dell'OMS...

Per me rimane un problema di formazione e scarsa motivazione personale degli insegnanti che continuano a lamentarsi... questa rimane la mia esperienza...ma sembra un copione troppo spesso interpretato!!! [SM=g8171]

27/09/2009 17:29
 
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Roberta,
ci siamo presi la briga di leggere le Linee Guida del ministero emanate a luglio...ti dirò che non posso non condividerle, e lo dico in modo del tutto indipendente credimi dalle mie personali opinioni sull'attuale governo.
In quelle linee ad esempio si fa riferimento, come ha scritto Chiara, all' ICF, sistema di classificazione che già anni fa in questo forum avevo indicato come auspicabile e sostitutivo della classificazione delle disabilità.
L'ICF al contrario di altri sistemi di classificazione (es. ICD10 o DSM4°) non va a cercare l'handicap, ma valuta tutte le aree di sviluppo misurandone il livello, non é uno strumento diagnostico per i disabili MA PER TUTTI. Di ogni area permette di valutare il livello raggiunto, quello ancora raggiungibile e le eventuali difficoltà da superare...scende cioé a descrivere la funzione e non etichetta con niente (tourette, adhed, autismo o altro). L'ICF è una rivoluzione di prospettiva, il futuro...ma in Italia non passa nonostante gli accordi internazionali sottoscritti in proposito dal nostro paese. Cioè passa a livello istituzionale (vedi linee guida appunto) ma non passa in quello degli insegnanti e dei vari specialisti. La ragione? Mah, forse la resistenza a cambiare abitudini, oppure la poca voglia di prendersi l'impegno per imparare una cosa nuova. Escludo che sia la mancanza di tempo...perché da 18 a 36 ore dovute settimanalmente il tempo c'é ed avanza!!
Pretendere poi che lo imparino gli insegnanti di sostegno, con poche decine di ore di formazione é davvero velleitario, mi accontenterei che questi conoscessero almeno le loro incombenze per quanto riguarda la corretta applicazione della Legge 104...che ha più di 20 anni. GIà quello sarebbe un grande risultato.

IO non posso che essere felice del fatto che vi siano nostri ragazzi che hanno la fortuna di avere insegnanti di sostegno capaci di agganciarli nella relazione, me ne compiaccio credimi perché nella mia esperienza (ed in una vecchia discussione anche il neuropsichiatra Seragni era d'accordo con me) questa cosa non é affatto scontata, anzi. Ma il problema é generale e volevo porlo in termini generali.
Ti credo se mi dici che l'insegnante di prima era migliore, ma dalle tue parole deduco che non era di ruolo mentre lo sono le due nuove insegnanti. Dal punto di vista particolare é un danno, ma da quello generale é un vantaggio...chi é di ruolo dovrebbe dare maggiori garanzie di continuità no?

Dal punto di vista pedagogico non trovo idiosincrasia con le linee guide sulla scuola dell'attuale ministra (e sappiamo chi sono i suggeritori). Ma forse il problema che tu poni riguarda la riduzione degli organici degli insegnanti di sostegno.
Rispetto a questo devo dirti che pure non lo vedo di malocchio se in loro sostituzione vengono assunti operatori laureati provenienti dai servizi territoriali. Gli Educatori, che siano laureati in Medicina o in Scienze della Formazione, sono mediamente più competenti e disponibili degli attuali insegnanti di sostegno...che sono spesso insegnanti di materie sature riciclati (e quiindi per questo anche tantop demotivati).

Tu dici che sono stati usati criteri rigidi? Ma allora questo riguarda il Provveditorato della tua Provincia non le linee guida, il relativo ufficio handicap. Siamo ancora lì, questi problemi, affatto nuovi (la baraonda degli insegnanti itineranti dei primi mesi di scuola é fatto storico ormai), deriva dal fatto che nella scuola..."si fa carriera" più o meno come nelle altre branche del lavoro di Stato. SI avanza per punteggio di anzianità, e chi trova modo di avere punteggio facendo l'insegnante di sostegno lo fa anche se dei disabili gliene può fregar meno che meno, poi quando ha il suo punteggio torna a candidarsi per la sua materia preferita.
Non posso escludere che vi siano insgenanti che si appassionano e rimangono, ne conosco anch'io, ma non fanno percentuale purtroppo.

E' pure vero che ci sono stati diversi tagli di fondi, almeno così hanno detto anche alla scuola di mio figlio e che per questo sono saltate tante attività integrative come corsi e corsetti vari gestiti da personale esterno alla scuola, dentro l'orario scolastico. Serve che dica di non sentirmi poi così addolorato? Certo mi dispiace per coloro che da queste attività ricavavano un reddito...ma magari é la volta buona che gli insegnanti capiscono che le 18 ore sono una concessione ormai obsoleta, un diritto parassitario che cozza contro ogni buon senso, a maggior ragione in tempo di crisi. Magari é la volta buona che queste "integrazioni" diventino vita scolastica vera invece di appesantire lo studio con inutili nozionismi.

Ma lo sapete che la scuola italiana ha il rapporto alunni-docenti più alto dei paesi idustrializzati? Confrontate questo dato con la posizione, credo 20 o 30 esima (sotto la Turchia), dell'italia nella sua capacità formativa (valutata dall'OCSE) e capirete perchè sono così acido.
In Italia la scuola é stata usata per dare una risposta alla disoccupazione intellettuale, mi piacerebbe arrivasse il tempo in cui la svolta sia a favore degli alunni, del loro apprendimento, della loro educazione (come dice Aries) e perché no, anche delle loro diversità. Si può.
I paesi scandinavi non hanno tutti gli insegnanti di sostegno che ci sono in Italia, la quota percentuale dei docenti é bassissima se confrontata all'italia, ma i tassi di apprendimento sono altissimi, anche quelli di recupero. Non a caso sta in cima alla sudetta graduatoria di efficacia.

Sì lo so che un'associazione dovrebbe essere più pragmantica, strategica e moderata. Lo sò che questa durezza non fa bene alle relazioni esterne e che può essere considerata isterica.
Ma se dotessi davvero dare voce a tutti quei tourettici che dalla scuola più che guai non hanno avuto...non sarebbe una polemica, ma un'esplosione. Forse un rutto.

Ovviamente se abbiamo degli insgnenti buoni o condizioni molto favorevoli, come quella del figlio di Angie, teniamocele strette...ma senza confondere il particolare col generale.

GFM

29/09/2009 00:01
 
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------
Grazie Chiara e grazie Gianfranco, per la risposta così dettagliata.
Penso come voi che il mio problema non abbia a che fare con il nuovo ordinamento. Anche se ad ogni mia domanda a scuola mi viene risposto che è tutta colpa del nuovo ordinamento.
Devo dire che ha messo un bel fermento e tanta scontetezza.
Le linee del PEI ci sono, ma vengono messe in pratica da persone cosi differenti nella formazione...

Ho notato nella mia esperienza che ciò che conta sono le persone e la loro sensibilità nonchè formazione, la relazione che riescono ad istaurare con il razazzo/a e quanto riescono a lavorare con la classe, perchè ci sia un gruppo-classe armonico e collaborante.

Queste sono classi che crescono maggiormente a livello emotivo!

Sappiamo, la legge parla di insegnante di sostegno alla classe non al ragazzo/a!

La questione che mi dispiace ammettere e che sembra che mio figlio J. sia stato più fortunato di mio figlio A.

J. ha potuto godere e beneficiare della continuità nei tre anni, richiesta da me, ma anche dagli stessi genitori della classe.
Questo ha permesso di far maturare in lui sicurezze che altrimenti non penso sarebbero state raggiunte in tempi così rapidi. O forse ma raggiunte.

Penso che il principio della CONTINUITA' sia di grande importanza per tutti i ragazzi a maggior ragione per chi fa fatica ad affrontare i cambiamenti.

Vi ringrazio tanto!
roberta
[Modificato da roberta.montinari 29/09/2009 00:30]
15/10/2009 18:22
 
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Mi ricollego a Luce per quanto riguarda l'insegnante di sostegno. Personalmente col senno di poi non avrei accettato di certificare mio figlio neanche per 24 ore, ma quando è presa dallo sconforto cade in questa situazione, quindi se puoi evitare evita.
E' giusto che ad un bambino certificato con handicap gravissimo vengano tolte delle ore senza nemmeno mettere a conoscenza i genitori?
E devono venirlo a sapere dal proprio figlio di 8 anni? Avremmo voluto saperlo per poter preparare Lorenzo.
Meno male che va a scuola regolarmente e riesce anche bene. Allora questo handicap grave cosa è, non è pù così grave?

15/10/2009 22:08
 
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Lor non ha alcun ritardo mentale, tantomeno grave, non ha problemi di apprendimento....il neuropsichiatra ha fatto una diagnosi senza neanche vederlo (bisogna che i genitori lo sappiano). Lor aveva solo un'ansia da separazione...tutto qui il suo handicap, basta questo per una certificazione di ritardo mentale così grave da oottenere un quota di sostegno che non viene data neppure agli autistici più profondi? Ma si é girato il mondo?

Ora lo vedi qual'é la logica...si é in difficoltà con un bambino? Possibile visto che non siamo tutti uguali. Questo vuol dire più fatica, ore di programmazione, riflessioni, più tempo a scuola per incontrare gli specialisti e per raccogliere consigli.
Ecco che una soluzione é a portata di mano: certificare l'handicap per avere l'insegnante aggiuntivo...così la fatica si distribuisce, si sposta.

Ora Lor. riesce a tener sotto controllo la sua ansia (chissà come mai, magia? E chi ha pagato il mago?)...serve ancora l'insegnante di sostegno? NO ovviamente, ma siccome fa comodo, siccome nelle classi c'é sempre qualche difficoltà non "certificata" teniamolo no st'insegnante, fa niente se per tenerlo quella "certificazione" rimane appicicata addosso a Lor.

Certo che non é giusto che tu lo sappia da Lor. delllo spostamento di "ore sue" su altri, ma alla fine fattelo scrivere MIlena e fatti scrivere il perché, metti insieme la pagella che dice che Lor. segue il programma degli altri, dimostra che l'insegnante di sostegno sta più con gli altri che con lui...eppoi togliamogli questa etichetta credimi.
Tanto alla fine il personale per l'intervento l'hai dovuto comunque portare tu dall'esterno.

La scuola ha potuto vedere come fare a ridurre lo stato di ansia di separazione, ci siamo lasciati così a fine giugno. Basta tenersi questa tecnica ed applicarla quando serve, per questo non é necessario l'insegnante di sostegno. Gli altri dovrebbero fare fino a 36 ore.


Ciao

[Modificato da Gianfranco Morciano 15/10/2009 22:09]
16/10/2009 08:20
 
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Milena, ricordati che la decisione suprema sul sostegno spetta al genitore; se tu ora ritieni che tuo figlio non ha più bisogno del sostegno non devi fare altro che scrivere due righe al Dirigente Scolastico e alla ASL in cui comunichi che tuo figlio non ha più bisogno di sostegno. Per esperienza ti dico che l'ho visto togliere, il sostegno, anche in corso d'anno. Loro poi ti faranno ostruzionismo perchè diranno che il bambino è ingestibile, e tu gli risponderai che impareranno a gestirlo. Devi essere forte e decisa se pensi veramente che questa sia la strada giusta. Non lasciarti confondere.
16/10/2009 10:34
 
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Grazie Gianfranco e Angela per le belle parole., è vero è stato certificato con un handicap gravissimo e e tutti sappiamo che non è così. Ma la situazione che si sta verificando ultimamente ci buutta nello sconforto. Lorenzo è circa una decina di giorni che racconta quello che succede a scuola (cosa che prima non era mai accaduta) che lui sta lavorando da solo e che l’insegnate a lui assegnata si dedica ad altri bambini, noi abbiamo cercato di spiegargli che siamo orgogliosi di lui ma evidentemente non abbiamo fatto un buon lavoro, sta di fatto che dalle 22 ore di sostegno per altri motivi si sono ridotte a 16 ore ben venga (anche 16 ore sono tante), il problema è un altro sono due giorni che Lorenzo ha ricominciato ad avere delle crisi (che rientrano in poco tempo fortunamente), ma perché non si può dire ad un bambino io quest’anno sono rimasta qui per te e poi di fatto è da solo è quale il modo per Lorenzo (anche se pur sbagliato) per attirare l’attenzione? Semplicemente attuando le sue crisi a quel punto l’insegnante per forza di cose si deve dedicare a lui. Su questo argomento faremo di tutto per parlare con lui e spiegargli le cose.
Quindi le crisi di Lorenzo non sono dovute all’ansia da separazione da noi ma bensì di far pagare all’insgnante il non mantenimento delle cose dette.
E poi è giusto far deciderea Lorenzo con chi lavori con me o con l’assistente comunale (con cui ha instaurato un buon rapporto) , queste decisioni non devono essere prese da un bambino ma da un adulto.
Non dimentichiamoci che Lorenzo ha un deficit attentivo ed è disgrafico e quindi deve essere seguito non solo a casa, non mi sembra che per i bambi dislessici (e non per loro) che dico ciò la legge prevede dell’insegnante di sostegno.
Spero che tutto il lavoro fatto da Gianfranco e dall’educatrice e da noi con notevoli sforzi non vada in fumo.

A presto
13/06/2010 08:01
 
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bravo S.
S. quest'anno ha frequentato il 1° anno della scuola superiore, una scuola peraltro impegnativa e non facile: ieri sera abbiamo saputo che è stato promosso! Bravo S., sei stato molto bravo, hai affrontato tante difficoltà quest'anno, hai avuto momenti difficili, scontri da non poco eppure hai resistito fino alla fine, sei sempre stato presente e hai sempre fatto l'orario completo (41 ore settimanali). Hai molto coraggio e molta forza di volontà, sei speciale e noi ti vogliamo bene. Mamma e papà.
13/06/2010 09:01
 
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Post: 405
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Socio AST SIT
Bravissimo e complimenti S.,è stato difficile ma ci sei riuscito.
13/06/2010 12:55
 
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Post: 1.485
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Responsabile Scientifico

...ne sono felice per S. e per le due firme insieme, felicissimo.


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