| | | OFFLINE | | Post: 1.485 | Registrato il: 09/07/2007 | Responsabile Scientifico | |
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Roberta,
ci siamo presi la briga di leggere le Linee Guida del ministero emanate a luglio...ti dirò che non posso non condividerle, e lo dico in modo del tutto indipendente credimi dalle mie personali opinioni sull'attuale governo.
In quelle linee ad esempio si fa riferimento, come ha scritto Chiara, all' ICF, sistema di classificazione che già anni fa in questo forum avevo indicato come auspicabile e sostitutivo della classificazione delle disabilità.
L'ICF al contrario di altri sistemi di classificazione (es. ICD10 o DSM4°) non va a cercare l'handicap, ma valuta tutte le aree di sviluppo misurandone il livello, non é uno strumento diagnostico per i disabili MA PER TUTTI. Di ogni area permette di valutare il livello raggiunto, quello ancora raggiungibile e le eventuali difficoltà da superare...scende cioé a descrivere la funzione e non etichetta con niente (tourette, adhed, autismo o altro). L'ICF è una rivoluzione di prospettiva, il futuro...ma in Italia non passa nonostante gli accordi internazionali sottoscritti in proposito dal nostro paese. Cioè passa a livello istituzionale (vedi linee guida appunto) ma non passa in quello degli insegnanti e dei vari specialisti. La ragione? Mah, forse la resistenza a cambiare abitudini, oppure la poca voglia di prendersi l'impegno per imparare una cosa nuova. Escludo che sia la mancanza di tempo...perché da 18 a 36 ore dovute settimanalmente il tempo c'é ed avanza!!
Pretendere poi che lo imparino gli insegnanti di sostegno, con poche decine di ore di formazione é davvero velleitario, mi accontenterei che questi conoscessero almeno le loro incombenze per quanto riguarda la corretta applicazione della Legge 104...che ha più di 20 anni. GIà quello sarebbe un grande risultato.
IO non posso che essere felice del fatto che vi siano nostri ragazzi che hanno la fortuna di avere insegnanti di sostegno capaci di agganciarli nella relazione, me ne compiaccio credimi perché nella mia esperienza (ed in una vecchia discussione anche il neuropsichiatra Seragni era d'accordo con me) questa cosa non é affatto scontata, anzi. Ma il problema é generale e volevo porlo in termini generali.
Ti credo se mi dici che l'insegnante di prima era migliore, ma dalle tue parole deduco che non era di ruolo mentre lo sono le due nuove insegnanti. Dal punto di vista particolare é un danno, ma da quello generale é un vantaggio...chi é di ruolo dovrebbe dare maggiori garanzie di continuità no?
Dal punto di vista pedagogico non trovo idiosincrasia con le linee guide sulla scuola dell'attuale ministra (e sappiamo chi sono i suggeritori). Ma forse il problema che tu poni riguarda la riduzione degli organici degli insegnanti di sostegno.
Rispetto a questo devo dirti che pure non lo vedo di malocchio se in loro sostituzione vengono assunti operatori laureati provenienti dai servizi territoriali. Gli Educatori, che siano laureati in Medicina o in Scienze della Formazione, sono mediamente più competenti e disponibili degli attuali insegnanti di sostegno...che sono spesso insegnanti di materie sature riciclati (e quiindi per questo anche tantop demotivati).
Tu dici che sono stati usati criteri rigidi? Ma allora questo riguarda il Provveditorato della tua Provincia non le linee guida, il relativo ufficio handicap. Siamo ancora lì, questi problemi, affatto nuovi (la baraonda degli insegnanti itineranti dei primi mesi di scuola é fatto storico ormai), deriva dal fatto che nella scuola..."si fa carriera" più o meno come nelle altre branche del lavoro di Stato. SI avanza per punteggio di anzianità, e chi trova modo di avere punteggio facendo l'insegnante di sostegno lo fa anche se dei disabili gliene può fregar meno che meno, poi quando ha il suo punteggio torna a candidarsi per la sua materia preferita.
Non posso escludere che vi siano insgenanti che si appassionano e rimangono, ne conosco anch'io, ma non fanno percentuale purtroppo.
E' pure vero che ci sono stati diversi tagli di fondi, almeno così hanno detto anche alla scuola di mio figlio e che per questo sono saltate tante attività integrative come corsi e corsetti vari gestiti da personale esterno alla scuola, dentro l'orario scolastico. Serve che dica di non sentirmi poi così addolorato? Certo mi dispiace per coloro che da queste attività ricavavano un reddito...ma magari é la volta buona che gli insegnanti capiscono che le 18 ore sono una concessione ormai obsoleta, un diritto parassitario che cozza contro ogni buon senso, a maggior ragione in tempo di crisi. Magari é la volta buona che queste "integrazioni" diventino vita scolastica vera invece di appesantire lo studio con inutili nozionismi.
Ma lo sapete che la scuola italiana ha il rapporto alunni-docenti più alto dei paesi idustrializzati? Confrontate questo dato con la posizione, credo 20 o 30 esima (sotto la Turchia), dell'italia nella sua capacità formativa (valutata dall'OCSE) e capirete perchè sono così acido.
In Italia la scuola é stata usata per dare una risposta alla disoccupazione intellettuale, mi piacerebbe arrivasse il tempo in cui la svolta sia a favore degli alunni, del loro apprendimento, della loro educazione (come dice Aries) e perché no, anche delle loro diversità. Si può.
I paesi scandinavi non hanno tutti gli insegnanti di sostegno che ci sono in Italia, la quota percentuale dei docenti é bassissima se confrontata all'italia, ma i tassi di apprendimento sono altissimi, anche quelli di recupero. Non a caso sta in cima alla sudetta graduatoria di efficacia.
Sì lo so che un'associazione dovrebbe essere più pragmantica, strategica e moderata. Lo sò che questa durezza non fa bene alle relazioni esterne e che può essere considerata isterica.
Ma se dotessi davvero dare voce a tutti quei tourettici che dalla scuola più che guai non hanno avuto...non sarebbe una polemica, ma un'esplosione. Forse un rutto.
Ovviamente se abbiamo degli insgnenti buoni o condizioni molto favorevoli, come quella del figlio di Angie, teniamocele strette...ma senza confondere il particolare col generale.
GFM
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